Monte Guglielmo (Golem) da Pezzoro
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"Buon anno!"
"Grazie......e buon anno anche a voi!"
Questo è l'augurio che circola oggi continuamente tra coloro che solcano le pendici del Golem.
Ovvio! E' il primo giorno dell'anno....
Non è altrettanto ovvio per me trovare in giro così tanta gente.
Ci aspettavamo di goderci questa giornata in solitudine, immaginando che tutti gli altri indugiassero a lungo nei loro giacigli per smaltire i "bagordi" della nottata appena trascorsa.
E invece la cima del Guglielmo è affollata, come sempre.
Evidentemente siamo in tanti a pensare che andare in montagna sia il modo migliore per iniziare il nuovo anno.
Una bella salita quella che porta fino in cima a questo imponente massiccio. Non per niente è considerata una "classica"
La copertura nevosa diventa uniforme e costante poco prima del Rifugio C.A.I. Valtrompia: poca neve per la verità, ma così ghiacciata da indurci a calzare i ramponi.
Tranne Mauro che, più sicuro di noi, procede senza il loro ausilio.
Il "Ratu", il ripido pendio che dalla Malga Pontogna porta fino alla sella, è comunque ben tracciato e dalla sua base riusciamo già a vedere la cima, grazie all'enorme e discutibile costruzione che la sovrasta.
Vedere la propria meta dal basso però...... non fa che renderla più lontana.
Sembra lì, a portata di mano, facile da raggiungere ...... ma quando arriviamo alla sella e guardiamo la cresta da percorrere, ci rendiamo conto che la strada è ancora lunga.
Impieghiamo quasi un'ora per arrivare in vetta, su una neve poco consistente intervallata, di tanto in tanto, da tratti prativi.
Dalla cima la vista è stupenda e in una giornata di sole come questa riusciamo a intravedere e a distinguere molte vette conosciute.
Giù in basso il lago d'Iseo è avvolto da un etereo velo di bruma, che ne sfuma i contorni e rende meno definiti i dettagli.
Mi giro, guardo sconcertata l'edificio che deturpa la vetta e penso che si poteva essere più discreti.....
All'orizzonte comincia a comparire qualche nuvola e dopo una breve sosta decidiamo di riprendere la via del ritorno, che viene rallentata dallo zoccolo che si forma continuamente sotto i miei ramponi e che tolgo a suon di colpi sferrati con i bastoncini.
Al bar di Pezzoro una fumante cioccolata calda riaggiusta il nostro sistema di termoregolazione, messo a dura prova dal freddo della salita.
E' stato un buon inizio d'anno, un anno che....... già lo so .........non sarà facile, come non è stato facile quello appena trascorso.
Speriamo che sia almeno un anno pieno .................. di montagne!
Con me hanno camminato: Esilde, Marika e Mauro
"Grazie......e buon anno anche a voi!"
Questo è l'augurio che circola oggi continuamente tra coloro che solcano le pendici del Golem.
Ovvio! E' il primo giorno dell'anno....
Non è altrettanto ovvio per me trovare in giro così tanta gente.
Ci aspettavamo di goderci questa giornata in solitudine, immaginando che tutti gli altri indugiassero a lungo nei loro giacigli per smaltire i "bagordi" della nottata appena trascorsa.
E invece la cima del Guglielmo è affollata, come sempre.
Evidentemente siamo in tanti a pensare che andare in montagna sia il modo migliore per iniziare il nuovo anno.
Una bella salita quella che porta fino in cima a questo imponente massiccio. Non per niente è considerata una "classica"
La copertura nevosa diventa uniforme e costante poco prima del Rifugio C.A.I. Valtrompia: poca neve per la verità, ma così ghiacciata da indurci a calzare i ramponi.
Tranne Mauro che, più sicuro di noi, procede senza il loro ausilio.
Il "Ratu", il ripido pendio che dalla Malga Pontogna porta fino alla sella, è comunque ben tracciato e dalla sua base riusciamo già a vedere la cima, grazie all'enorme e discutibile costruzione che la sovrasta.
Vedere la propria meta dal basso però...... non fa che renderla più lontana.
Sembra lì, a portata di mano, facile da raggiungere ...... ma quando arriviamo alla sella e guardiamo la cresta da percorrere, ci rendiamo conto che la strada è ancora lunga.
Impieghiamo quasi un'ora per arrivare in vetta, su una neve poco consistente intervallata, di tanto in tanto, da tratti prativi.
Dalla cima la vista è stupenda e in una giornata di sole come questa riusciamo a intravedere e a distinguere molte vette conosciute.
Giù in basso il lago d'Iseo è avvolto da un etereo velo di bruma, che ne sfuma i contorni e rende meno definiti i dettagli.
Mi giro, guardo sconcertata l'edificio che deturpa la vetta e penso che si poteva essere più discreti.....
All'orizzonte comincia a comparire qualche nuvola e dopo una breve sosta decidiamo di riprendere la via del ritorno, che viene rallentata dallo zoccolo che si forma continuamente sotto i miei ramponi e che tolgo a suon di colpi sferrati con i bastoncini.
Al bar di Pezzoro una fumante cioccolata calda riaggiusta il nostro sistema di termoregolazione, messo a dura prova dal freddo della salita.
E' stato un buon inizio d'anno, un anno che....... già lo so .........non sarà facile, come non è stato facile quello appena trascorso.
Speriamo che sia almeno un anno pieno .................. di montagne!
Con me hanno camminato: Esilde, Marika e Mauro
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