Piz Terri
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Tante volte ci si interroga sul senso della vita, lo hanno fatto filosofi, poeti, mistici e anche i Monti Piton
su cosa sia importante, necessario,indispensabile.
Una cosa è certa, la salute è importante, il denaro è necessario ma una cosa penso sia proprio indispensabile e questa è la splendida vista che si ha dal Piz Terri sull'Adula.
E non importa se non hai ancora salito l'Adula ne tantomeno la Cassin al Badile.................oggi cominciamo con il Piz Terri per il resto..............
Ci sarà tempo.
Diga del Luzzone ore 7.00
- Ale, non vorrai mica costeggiare tutto il lago a piedi in quella grotta angusta e buia?
- Ma!!!!!
-Dicono che è abitata da nani bagonghi ai quali per errore è stata prescritta la stessa cura ormonale che ha fatto Lui.
-Lui chi?
-Il fondatore del Partito della Gnocca!!
-O c..a..z..z..o!
-Penso che in macchina fino all'Alpe Garzott saremo più al sicuro, che ne dici.
-Dico che il medico condotto di campo Blenio poteva stare più attento!!!!!!!
Alpe Garzott ore 7.30
Dall'Alpe Garzott il sentiero costeggia il lato terminale del lago fino a inoltrarsi nell'orrido che precipita dopo un bel salto nel sottostante riale, da li in poi si apre la Val di Garzora con bei pascoli e larici, il sentiero da li sale con pendenze piu sostenute per bel sentiero.
Dopo 1 ora e mezza osserviamo già dall'alto la Capanna Motterascio, la giornata e soleggiata e limpida ma la cima del Cavadross ancora ci tiene in ombra e ci fa desiderare il caldo sole di questo primo giorno di Ottobre.
Saliamo fino al colle che separa il Piz di Güida dal Terri, giriamo sul lato nord dove su sentiero di sfasciumi arriviamo al camino di solida roccia (la sola su tutta la montagna) che in poco tempo ci porta in cresta.
Finalmente il sole e lo splendido panorama sull'Adula e il Grauhorn dei quali gli azzurri ghiacciai resistono fieri e orgogliosi.
Per sentiero facile ma molto friabile arriviamo in cima dove da li ora il panorama si apre più a nord su Oberalpstock e l'imponente Todi, dopo saluti baci e abbracci ( anche l'aria è rimasta viziata dagli ormoni)
scendiamo veloci e in 5.30 dalla partenza siamo di ritorno alla macchina, la quale in riserva spianata già da Olivone spero riesca a portarci al primo benzinaio.
Fortunatamente i 1300 multijet Fiat consumano molto poco!
su cosa sia importante, necessario,indispensabile.
Una cosa è certa, la salute è importante, il denaro è necessario ma una cosa penso sia proprio indispensabile e questa è la splendida vista che si ha dal Piz Terri sull'Adula.
E non importa se non hai ancora salito l'Adula ne tantomeno la Cassin al Badile.................oggi cominciamo con il Piz Terri per il resto..............
Ci sarà tempo.
Diga del Luzzone ore 7.00
- Ale, non vorrai mica costeggiare tutto il lago a piedi in quella grotta angusta e buia?
- Ma!!!!!
-Dicono che è abitata da nani bagonghi ai quali per errore è stata prescritta la stessa cura ormonale che ha fatto Lui.
-Lui chi?
-Il fondatore del Partito della Gnocca!!
-O c..a..z..z..o!
-Penso che in macchina fino all'Alpe Garzott saremo più al sicuro, che ne dici.
-Dico che il medico condotto di campo Blenio poteva stare più attento!!!!!!!
Alpe Garzott ore 7.30
Dall'Alpe Garzott il sentiero costeggia il lato terminale del lago fino a inoltrarsi nell'orrido che precipita dopo un bel salto nel sottostante riale, da li in poi si apre la Val di Garzora con bei pascoli e larici, il sentiero da li sale con pendenze piu sostenute per bel sentiero.
Dopo 1 ora e mezza osserviamo già dall'alto la Capanna Motterascio, la giornata e soleggiata e limpida ma la cima del Cavadross ancora ci tiene in ombra e ci fa desiderare il caldo sole di questo primo giorno di Ottobre.
Saliamo fino al colle che separa il Piz di Güida dal Terri, giriamo sul lato nord dove su sentiero di sfasciumi arriviamo al camino di solida roccia (la sola su tutta la montagna) che in poco tempo ci porta in cresta.
Finalmente il sole e lo splendido panorama sull'Adula e il Grauhorn dei quali gli azzurri ghiacciai resistono fieri e orgogliosi.
Per sentiero facile ma molto friabile arriviamo in cima dove da li ora il panorama si apre più a nord su Oberalpstock e l'imponente Todi, dopo saluti baci e abbracci ( anche l'aria è rimasta viziata dagli ormoni)
scendiamo veloci e in 5.30 dalla partenza siamo di ritorno alla macchina, la quale in riserva spianata già da Olivone spero riesca a portarci al primo benzinaio.
Fortunatamente i 1300 multijet Fiat consumano molto poco!
Tourengänger:
lazyback73

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