By grandemago
Oggi avremmo voluto salire oltre i tremila, in Valle d’Aosta, ma l’incertezza del tempo mi ha fatto preferire ancora le valli bergamasche, nello specifico la Val Seriana, dove il meteo promette bene fino al tardo pomeriggio.
Tra l’altro l’andare in Vallèe costa quasi come una settimana a Minorca, di conseguenza questo è un gettone che mi voglio giocare solo con bel tempo assicurato!
Nessun ripiego comunque, nelle Orobie ci sono ancora angoli selvaggi e solitari che vale la pena percorrere, nonostante i continui attacchi del nemico....l’uomo del “fare”!
In fondo, anche la Vallèe non scherza.....trovatemi un’escursione che inizi su sentiero....ne sono rimaste veramente poche, ormai quasi ovunque ti devi prima sobbarcare qualche chilometro di sterrata!
Tornando alle nostre Orobie, oggi saliremo alla Vigna Vaga lungo la Val Sedornia e il Lago Spigorel, per scendere poi dai pascoli di Fontana Mora, un territorio lambito dagli stupri ma per ora rimasto integro e solitario.
Sveglia alle 4,30.....ormai è questo il nostro orario estivo; partenza e pausa al solito bar-pasticceria. Arriviamo a Tezzi Alti sopra Gandellino e alle 7,30 c’incamminiamo, zaino in spalla, lungo la mulattiera che risale la Val Sedornia in uno splendido bosco.
Arrivati al torrente di fondovalle, guadiamo e risaliamo la sterrata sulla sponda opposta fino alle bucoliche “Stalle Prato di Vigna”.
Superata una baita, abbandoniamo la sterrata che prosegue in Val Sedornia e ne seguiamo un’altra sulla destra che conduce alla Baita Bassa di Fontana Mora, dalla quale transiteremo nel ritorno.
Dopo qualche centinaio di metri abbandoniamo anche questa e prendiamo sulla sinistra il sentiero segnato che ci porta al Lago Spigorel, passando prima dalle Baite di Vigna Vaga Bassa e di Mezzo, dove con le mucche troviamo anche alcuni cavalli coi puledrini di pochi giorni.
Al Lago sosta banana.....e non solo, poi proseguiamo oltre, fino ad immetterci sul “Sentiero delle Orobie” (n. 401), che seguiremo fino al Passo di Fontana Mora.
Questo tratto è sicuramente il più spettacolare. Si attraversa una stupenda conca, racchiusa tra le verticali pareti del Pizzo di Petto e della Vigna Vaga, poi si risale un ripido sentiero fino ad affacciarsi sulla Val Conchetta, presso l’intaglio del Passo di Petto.
Da questo, Alberto, Lumi e Lella hanno raggiunto in breve la cima del Pizzo di Petto (non ne hanno mai abbastanza!), mentre io con Marica e Memi abbiamo proseguito per il Passo di Fontana Mora.
Dal Passo, abbandonato il sentiero che si dirige verso il rifugio Albani, abbiamo risalito tra le stelle alpine la facile cresta orientale della Vigna Vaga fino alla cima, dov’è posta una piccola croce, molto discreta, in linea con ciò che rappresenta......niente a che vedere con alcuni “tralicci” piazzati sulle montagne bergamasche, e non solo!
Qui ci siamo fermati un’ora, abbiamo pranzato e ci siamo riposati, poi, a malincuore come sempre, siamo tornati al Passo di Fontana Mora per iniziare la discesa aggirando la Vigna Vaga sul versante opposto, seguendo le indicazioni per il Passo degli Omini e Tezzi Alti.
Per il primo tratto di discesa non esiste sentiero, ma risulta comunque facile da individuare nonostante si svolga in terreno aperto, essendo segnato abbastanza bene, ma soprattutto perchè dall’alto si vede nettamente il sentiero che si deve raggiungere, cioè quello che collega il Passo degli Omini al Lago Spigorel, passando per la Baita Zuccotto. Ovviamente in caso di scarsa visibilità la musica cambia!
Raggiunto senza difficoltà il sentiero, lo abbiamo seguito in direzione del Passo degli Omini, ma prima di raggiungere la Baita Alta di Fontana Mora lo abbiamo abbandonato, seguendo le indicazioni per Tezzi Alti e, nuovamente “fuoripista” , ci siamo portati sul sottostante sentiero che ci ha condotto alla Baita Bassa di Fontana Mora.
Da questa, scendendo ora lungo la sterrata, abbiamo raggiunto nuovamente le Stalle Prato di Vigna ed infine Tezzi Alti. Sosta birra a Gandellino e via.....a casa!
Dislivello: m 1430
Lunghezza: km 20 circa
Difficoltà: T2 (T3 solo per i pochi metri attrezzati prima del Passo di Petto)
Nota: Difficoltà di orientamento in caso di nebbia scendendo dal Passo di Fontana Mora
By lumi
Stavo aspettando qualcosa...non saprei dire esattamente che...forse uno stimolo, e oggi la montagna me l’ha regalato. Mi ha regalato la magia di sentire per un attimo che le montagne ti appartengono...
Stare là, in cima al Monte Vigna Vaga, circondata dalle vette selvagge e suggestive delle Orobie ...sola con i tuoi compagni di cammino, senza nessun altro essere umano intorno, è una gioia immensa...è come se avessi toccato le ali di un angelo e ti senti ipnotizzata.
‘’Il rovescio della medaglia’’…...non sono riuscita a ‘’catturare’’ questa magia perché la mia macchina fotografica mi ha abbandonato. Ma forse è stato meglio cosi….ho respirato profondamente, l’ho assorbita tutta nel mio corpo, dalla testa ai piedi, l’ho passata bene dentro…e quando c’è bisogno …chiudo gli occhi e me la immagino….
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