Il monte Bisbino ed il "Sentee di Sort"


Publiziert von rambaldi , 22. Januar 2011 um 00:56.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum: 4 Dezember 2010
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Schneeshuhtouren Schwierigkeit: WT1 - Leichte Schneeschuhwanderung
Wegpunkte:
Geo-Tags: Gruppo Monte Generoso   I   CH-TI 
Zeitbedarf: 7:00
Aufstieg: 1100 m
Abstieg: 1100 m
Strecke:Sagno (CH) - Alpe Merlo - Alpe Cavazza - Monte Bisbino - Colma del Bugone - Monti di Liscione - Tosnacco - Casarico - Rovenna - Casnedo - Monti Duello - Monti Pievenello - Monti Piazzola - Croce dell'uomo - Sagno (CH)

Partenza da Sagno a circa 750 m, scelgo il sentiero che sale lungo il crinale. Il primo tratto è ripido e innevato ma posso fare a meno di usare le ciaspole. Uscito sul crinale arrivano i primi raggi di sole che illuminano il bosco. Un gruppo di 5-6 cinghiali attraversa il sentiero: sono talmente impauriti che faccio appena in tempo a fotografare l'ultimo. Terminato il bosco arriva la parte che preferisco del percorso di salita grazie alla vista a 360° su pianura padana, Alpi occidentali e sulle cime principali delle prealpi del gruppo del Generoso.  Superata l'alpe Merlo calzo le ciaspole e salgo a monte dell'alpe Cavazza sfruttando una traccia già esistente. Sul colmo noto un bel boschetto di faggio dove invece preferisco addentrarmi fuori traccia per scattare qualche foto, la luce radente del sole accentua le tonalità rosse di questi alberi.

Raggiungo in breve la vetta del Bisbino dove mi fermo poco, non amo particolarmente la selva di antenne che ormai corona il piazzale della chiesa.
Proseguo verso il rifugio Bugone addentrandomi nella pineta . Raggiunto il rifugio ed il caratteristico faggio secolare, trovo Silvano, un amico del CAI di Olgiate Comasco. Mentre ci salutiamo arrivano tre cavalieri che montano robusti cavalli da lavoro, non so se si tratta dei famosi Avignonesi del Bisbino. I cavalieri sembra si stiano divertendo parecchio a cavalcare in mezzo alla neve.

Dal Bugone proseguo verso i Monti di Liscione lungo la ripida mulattiera : con la neve e le ciaspole la discesa è veloce e divertente, la neve fresca ammortizza bene, quindi sollecito molto meno le ginocchia. Arrivo a Liscione e purtroppo la neve è ormai scomparsa, il resto della discesa verso Moltrasio diventa quindi molto più difficile a causa del fondo estremamente ripido e scivoloso. Iniziano a dolermi le ginocchia e devo quindi procedere con molta cautela. Mi godo il panorama.

Arrivato a Tosnacco (Moltrasio) imbocco il panoramico Sentee di Sort, percorso a mezza costa che raggiunge Rovenna. Pausa pranzo e sole sul balcone naturale del Niasc, dove un tempo erano attive le cave per l'estrazione della famosa pietra di Moltrasio.

Riprendo il cammino verso Rovenna (Cernobbio) dove mi aspetta il tratto più “difficile” dell'escursione, vorrei evitare di sbagliare sentiero ma non ho più voglia di consultare la cartina. Scendo lungo l vicoli del centro, seguendo l'intuito raggiungo Casnedo dove inizia il sentiero che vorrei prendere. Ad un certo punto vedo un cimitero, mi pare di ricordare che da li parte la mulattiera che arriva a Piazzola. Trovo una coppia di anziani che mi ispira fiducia e che conferma l'ipotesi.

La mulattiera che imbocco è ripidissima e, a questa punto della giornata, decisamente faticosa. Dai 300 metri di Casnedo risalgo ai 750 dei monti di Duello dove mi fermo per ammirare la vista su Como. A sinistra si vede il campanile di Rovenna, da dove sono passato. Di fronte ho Brunate, in basso la conurbazione di Cernobbio e Tavernola che sembrano un unico paese, a destra sfumato dalla foschia, il centro storico di Como. Riprendo a salire ed in breve arrivo a Pievenello, dove splende il sole. Attraverso la valle del Greggio per arrivare a Piazzola , sul versante idrografico opposto, dove invece mi sembra di entrare in un frigorifero.

Da Piazzola a Sagno ci sarebbe un sentiero diretto, che però deve essere sommerso dalla neve, non provo nemmeno a cercarlo. Scelgo quindi di ripetere l'itinerario panoramico, un po' più lungo ma che già conosco dove ci sono simpatiche sculture di legno ad indicare la via.
Inoltre non mi dispiace passare per la Croce dell'uomo e la chiesa di Sant'Abbondio dove ammiro per l'ultima volta Como dall'alto con la luce già arrossata del tramonto. Termino l'escursione a Sagno tornando nel bosco che ora si va illuminando di rosso.


Tourengänger: rambaldi


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