Fibbia (2739 m)
|
||||||||||||||||||||||||
![]() |
![]() |
Ritorno dopo due giorni alla Fibbia, questa volta con le racchette da neve e con quattro amici.
La giornata è splendida: una ciaspolata in omaggio del WED, il World Environment Day, ossia la Giornata Mondiale dell’Ambiente. Un’unione simbolica tra cinque piccoli mortali amanti della montagna con la natura, con la rinnovata promessa di amarla e rispettarla.
È stata quindi anche un’occasione di riflessione e di grande ammirazione per questi splendidi scenari!
Inizio dell’escursione: ore 7:10
Fine dell’escursione: ore 11:15
Temperatura alla partenza: 12°C
Temperatura al rientro: 16.5°C
La sveglia suona alle 4.15: un intenso canto di grilli mi accompagna durante la colazione.
Il frinire dei grilli mi suggerisce che il tempo è bello; meno male!
Tutti gli amici sono puntuali, così che arriviamo poco prima delle sette al Passo del San Gottardo. Ai nostri occhi si presenta il solito canovaccio di fine maggio – inizio giugno. È una simpatica fibrillazione di decine di amanti della neve che si preparano per la classica salita alla Fibbia o al Pizzo Lucendro. Un desiderio irrefrenabile di vivere una giornata indimenticabile in un paesaggio da far invidia ad ogni parco naturale del mondo!
La temperatura è già elevata alla partenza: alcuni temerari affrontano la salita con i pantaloni corti e la maglietta senza maniche. Il sottoscritto opta per l’affidabile maglietta termica con le maniche lunghe e il cappellino sahariano per riparare la nuca dal sole molto intenso.
Affrontiamo di petto la prima salita, con un ritmo forse troppo sostenuto per i muscoli, non ancora riscaldati. Inevitabile il fiatone, che ci induce a procedere senza ciance e senza commenti: un silenzio rotto solo dall’incedere delle ciaspole sulla neve ancora gelata.
Un rumore che induce la nostra amica a ipotizzare che il nome ciaspole sia onomatopeico.
Raggiungiamo i laghi della Valletta di San Gottardo in 50 minuti. Di fronte a noi, sul ripido versante del Passo della Valletta (2643 m), gli sciatori hanno disegnato degli splendidi zig-zag. Per scalare il Pizzo Lucendro devono risalire questo passo, per poi scendere al Passo di Lucendro (2532 m) e affrontare la lunga salita che li porterà ai 2963 m del Lucendro.
Dai laghetti, ancora completamente sommersi dalla neve, procediamo sul fianco sinistro della valle, seguendo un’evidente traccia in costa. A quota 2550 m circa raggiungiamo l’altopiano dal quale si vede la vetta della Fibbia. Ora la salita è più “dolce”. Si fa per dire, in quanto la fatica è strettamente commisurata alle condizioni della neve e dell’escursionista.
Si scorgono gruppetti di escursionisti ovunque si volga lo sguardo. La Fibbia costituisce sempre una forte attrazione in questa stagione: racchettari, sciatori e snowboarder non perdono l’occasione per assaporare la magnificenza di questa regione del Gottardo.
La perfetta visibilità ci permette di scegliere il percorso migliore, motivo per il quale raggiungiamo tutti la cima senza faticare oltre misura.
Il cielo è di un azzurro intenso e si respira un’aria sana: niente polvere e niente polline!
La vetta è piuttosto affollata. È una simpatica scampagnata che coinvolge alpinisti di tutte le età. Constato con soddisfazione che alcuni escursionisti superano sicuramente i settant’anni. Ciò è di buon auspicio e depone a favore di questa nostra viscerale passione per la montagna.

Fibbia (2739 m)
All’arrivo sulla strada del Passo del San Gottardo sottolineiamo la splendida escursione brindando con un bianco svizzero a cui seguirà la visita ad un grotto.
Tempo di salita: 1:55 h
Tempo totale: 4 h 05 min
Tempi parziali
Lago di San Carlo – Laghetti della Valletta di San Gottardo: 50 min
Laghetti della Valletta di San Gottardo – Fibbia: 1 h 05 min
Dislivello teorico: 639 m
Sviluppo complessivo: 5,7 km
Difficoltà: WT3
Copertura della rete cellulare: discreta (nella Valletta di San Gottardo ¼ di segnale)
Partecipanti: Anna, Daniele, Fabio, Viviana, siso
Clicca qui per vedere il filmato dell'escursione!

Kommentare