Pizzo Taneda (2667 m)


Publiziert von siso , 13. Mai 2010 um 23:10.

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Bellinzonese
Tour Datum:27 September 2008
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-TI   Gruppo Pizzo del Sole 
Zeitbedarf: 6:45
Aufstieg: 852 m
Strecke:Posteggio Diga Ritom (1835 m) – Lago Ritom (1852 m) – Alpe Ritom (1856 m) – Alpe Tom (2026 m) – Lago di Tom (2066 m) – Laghetto inferiore di Taneda (2248 m) - Laghetto superiore di Taneda (2305 m) – Bassa del Lago Scuro (2478 m) – Lago Scuro (2451 m) – Pizzo Taneda (2667 m).
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Autostrada A2, uscita Quinto – Piotta – Altanca – Diga Ritom
Unterkunftmöglichkeiten:Capanna Cadlimo, Ristorante Lago Ritom
Kartennummer:C.N.S. No. 1252 – Ambrì-Piotta - 1:25000

Escursione autunnale, con la prima spolverata di neve della stagione.

Giornata con poco sole, molte nuvole e un po’ di nebbia: le condizioni meteo non hanno tuttavia scalfito l’entusiasmo e l’ammirazione che si provano visitando la splendida regione del Lago Ritóm - Val Piora. Con i suoi 28 laghetti è una delle zone più affascinanti del Ticino.

 

Inizio dell’escursione: ore 8:00

Fine dell’escursione: ore 14:45

 

Parto alle 8:00 dal parcheggio poco sotto la corona della diga del Lago Ritóm (1852 m), costeggiando il bacino sul lato sinistro per circa un chilometro. È il laghetto di montagna più ampio del Canton Ticino (1,49 km2). Poco prima dell’Alpe Ritóm (1856 m), lascio la sterrata per salire a sinistra in direzione del Lago Tom e dell’omonimo alpeggio. Qualche anno fa, in questa zona, osservai con non poco stupore un magnifico ermellino.

Sulla sponda opposta del lago ammiro la cresta che dal Passo Forca conduce al Poncione d’Arbione. Su quel versante un bellissimo sentiero didattico, inaugurato nel 2009, permette di raggiungere la Capanna Cadagno (1987 m).

 

Lungo il ripido sentiero supero un pescatore che si trascina un carico impressionante. Deduco che non sono solo gli alpinisti a portarsi degli zaini pesantissimi. Mi chiedo se a lungo andare gli escursionisti non siano soggetti a problemi alla colonna vertebrale (accentuato logorio dei dischi intervertebrali?). Ci saranno degli studi epidemiologici su questo aspetto?

 

Dopo circa un’ora di cammino raggiungo il Lago Tom (2026 m).

Sprazzi di luce, riflessi filtrati dalla nebbia, specchio d’acqua liscio come l’olio: ho l’impressione di trovarmi in un luogo mistico.

 

La spiaggia attorno al lago presenta una sabbia bianca, finissima. Sembra la sabbia di un mare tropicale! In effetti la roccia che l’ha generata si è formata sul fondale marino circa 200 milioni di anni fa. È un esempio dell’inesorabile e inarrestabile ciclo della natura!

Sul versante opposto un pescatore trascina un attrezzo per me strano. Potrebbe essere un cosiddetto “cane”. Il salmerino alpino, la trota canadese, la trota iridea e la trota fario di questi laghetti hanno una fama che va oltre i confini cantonali.

 

Proseguo il cammino lungo il lato sinistro del lago. A quota 2248 m raggiungo il Laghetto inferiore di Taneda. In estate qui si può ammirare il magnifico Tritone alpino (Triturus alpestris) il cui maschio ha un ventre arancione vivo, una livrea indispensabile per l’accoppiamento.

La mente mi riporta indietro di parecchi anni, quando questo laghetto fu il teatro di un atto decisamente goliardico. Al ritorno da un’escursione con gli amici del liceo, ci rinfrescammo nelle gelide acque, brandendo la piccozza e immortalando la bravata con delle foto! Non so se i giovani d’oggi farebbero queste fanfaronate. In ogni caso, dopo poche ore verrebbero pubblicate su Facebook.

 

Poco oltre il Laghetto superiore di Taneda (2305 m) incrocio un podista che si sta allenando per una corsa in montagna. Scende a rotta di collo senza zaino né indumenti per proteggersi dal freddo: ha solo una borraccia legata alla vita. La montagna è anche questo.

Dalla Bassa del Lago Scuro (2478 m) il panorama è stupendo. Malgrado le nuvole basse, posso ammirare, allineati l’uno sopra l’altro i laghetti dai quali sono passato durante la salita. Ognuno di essi ha una tonalità diversa. Verso nord si presenta il Lago Scuro (2451 m).

Alla destra svetta il Pizzo Taneda, ricoperto da uno strato di neve fresca.

Poco sotto la bocchetta si presentano degli specchi d’acqua ricoperti parzialmente da una crosta di ghiaccio.

Scendo fino al Lago Scuro, lo aggiro e seguo la cresta N del Pizzo Taneda, percorribile senza difficoltà, nonostante la presenza di neve. In circa mezz’ora raggiungo la vetta, avvolta da un sottile strato di nebbia. Nell’ultimo tratto di salita una decina di omini di pietra mi segnalano il percorso.

 

Il toponimo Pizzo Taneda (2667 m) deriva da “tana”, ossia “cavità nel terreno”.

Mi è difficile ipotizzare di quale cavità si tratti. Potrebbero essere i bacini d’acqua (in zona ci sono ben 38 laghetti), oppure grotte (siamo in prossimità di una zona carsica), oppure miniere. Importanti filoni di galena (PbS) argentifera, già conosciuti nel 1700, si trovano sull’altipiano del Corandoni tra la Val Piora e la Valle Cadlimo, a 2550 m. Nel 1816, Giuseppe Antonio Giosuè di Quinto ebbe la concessione per l’esplorazione delle “miniere di piombo con indizio d’argento” della Valle Cadlimo.

 

Durante la discesa mi fermo di nuovo ai Laghetti di Taneda, questa volta per ammirare e fotografare gli splendidi affioramenti di Orneblenda a covoni con granati. Si tratta di un gruppo di minerali che si presentano con delle forme simili ai fasci di spighe di grano. Tutt’attorno dei rossi granati ravvivano le magnifiche lastre: un bell’esempio d’arte naturale!
 

                                           Orneblenda a covoni con granati


Tempo di salita: 3 h 10 min

Tempo totale: 6:45

Dislivello teorico: 852 m

Sviluppo complessivo: 14,3 km

Difficoltà: T3

Buona copertura della rete cellulare su tutto il percorso


Tourengänger: siso
Communities: Hikr in italiano


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