Tamierhorn 3087 m
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.......QUESTA GITA E' DEDICATA A........... GIUSEPPE (PEPPO) CHE DA ORMAI 2 ANNI SI E' AMMALATO DI UNA RARA FORMA DI VIRUS DETTO "MONTAGNITE PELLIFERA ACUTA" CHE COLPISCE TUTTO L'ORGANISMO CREANDO UNA DIPENDENZA TOTALE AD OGNI VISIONE DI PENDIO MONTANO INNEVATO.
.......NONOSTANTE ESISTA LA CURA E LA SUA COMPROVATA EFFICACIA, BASATA SU RIPETUTE INCURSIONI NELLE PIANURE E SOGGIORNI PROLUNGATI NEI LITORALI MARINI, IL SOGGETTO, HA SEMPRE RIFIUTATO IL TRATTAMENTO, AGGRAVANDOSI SEMPRE DI PIU', SOPRATTUTTO ORA CHE HA BUSSATO LA PORTA DEI 40..........
Canza (val Formazza), ore 7,30.
"QUALE SARA' IL CANALE GIUSTO DA PRENDERE? QUELLO DI DESTRA O DI SINISTRA?".
"MAH!!!!!!!"...................
"BOH!!!!!!!!!!!"...........
"MMMM!!!!".....
"PRENDIAMO QUELLO GRANDE, MAGARI PASSA PURE UN VAPORETTO CHE CI DA' UNO STRAPPO!!!".
Beh!!, la battuta potrà essere penosa però rende l'idea come tentiamo di stemperare gli animi vista la previsione di dover salire questo imbuto per niente invitante lungo un paio di km ma alto 900 metri di dislivello, quindi tirando le somme un bel 45° continui.....
Cominciamo a salire alternandoci a batter traccia su neve che un pò sfonda e un pò tiene. Non avendo messo i ramponi, cerchiamo di scegliere per quanto possibile una via di mezzo per non faticare troppo ma anche per non rischiare. In 2 ore siamo fuori e messi gli sci percorriamo un breve tratto pianeggiante per poi puntare al secondo canale, decisamente più corto, ma di sicuro più ripido e minaccioso, con una parete che s'innalza verticale sul suo lato destro.
Questa volta "ramponiamo" e dopo aver prima gradinato per l'ennesima volta centinaia di passi, e poi grattato il ferro sulle ultime rocce superiori, sbuchiamo finalmente fuori per vedere per la prima volta la nostra meta.
"STI CAZ.....COM'E' LONTANA!!!!".
Su un pendio ripido e abbastanza carico percorriamo il lungo traverso, fino a raggiungere nei pressi della grossa istallazione per le comunicazioni, l'ultimo strappo inclinato.
E finalmente, quando l'orologio di salita suona le 4 ore e 25, l'uomo di vetta timidamente saluta e ci chiede di sederci vicino a lui, per un pò di compagnia da tanto tempo desiderata:
"HEY NE VEDI POCA DI GENTE QUASSU'?.....TI CAPISCO, TUTTI A MIRARE IL TUO VICINO MAGGIORE!!!"....
Dopo 4 chiacchere tra amici, lo salutiamo e cominciamo la ritirata, prima sul pendio di salita e poi scendendo nel vallone ricongiungendoci all'imbocco del 2° canale.
Appena posso, metto gli sci e comincio a sciare, mentre Davide tituba e Peppo sentendosi tutto il peso degli anni addosso decide di scendere a piedi.
A metà, entrambi calzano i "legni" e mi raggiungono abbagliandomi del loro sorriso scintillante.
Piccola sciata di congiunzione e ci affacciamo sulla strada della Formazza 900 metri più in alto.
Il "buttarsi a capo fitto" non è solamente un modo di dire, ma la realtà di quest' ultima porzione di discesa che ci confeziona una sciata da brivido per tutto il canale su neve diversificata ma nel complesso buona.......
.........Alla macchina questa volta prima di noi, arrivano le nostre urla di godimento per una giornata da ricordare e da incorniciare del più prezioso legno mai intarsiato..
Dati tecnici: OSA o DIFFICULT +
Salita dura e difficile, adatti a scialpinisti ben allenati e pronti a valutare le situazioni del percorso.
Il vallone del Talli così come pure il 2° canale necessitano condizioni assolutamente sicure data la ripidezza dei pendii.
DISTANZA: 13 km
DISLIVELLO: 1800 m
SALITA: 4,25 h
TOTALE: 6,30h
GIUSEPPE
DAVIDE
MARCO
THANK YOU!
LET THE FOUR WINDS BLOW
AROUND THIS OLD CABIN DOOR
IF I'M NOT TOO FAR OFF
I THINK WE DID THIS ONCE BEFORE
THERE'S MORE FROST ON THE WINDOW GLASS
WITH EACH NEW TENDER KISS
BUT IT SURE FEES RIGHT
ONE A NIGHT LIKE THIS
(B.Dylan)
.......NONOSTANTE ESISTA LA CURA E LA SUA COMPROVATA EFFICACIA, BASATA SU RIPETUTE INCURSIONI NELLE PIANURE E SOGGIORNI PROLUNGATI NEI LITORALI MARINI, IL SOGGETTO, HA SEMPRE RIFIUTATO IL TRATTAMENTO, AGGRAVANDOSI SEMPRE DI PIU', SOPRATTUTTO ORA CHE HA BUSSATO LA PORTA DEI 40..........
Canza (val Formazza), ore 7,30.
"QUALE SARA' IL CANALE GIUSTO DA PRENDERE? QUELLO DI DESTRA O DI SINISTRA?".
"MAH!!!!!!!"...................
"BOH!!!!!!!!!!!"...........
"MMMM!!!!".....
"PRENDIAMO QUELLO GRANDE, MAGARI PASSA PURE UN VAPORETTO CHE CI DA' UNO STRAPPO!!!".
Beh!!, la battuta potrà essere penosa però rende l'idea come tentiamo di stemperare gli animi vista la previsione di dover salire questo imbuto per niente invitante lungo un paio di km ma alto 900 metri di dislivello, quindi tirando le somme un bel 45° continui.....
Cominciamo a salire alternandoci a batter traccia su neve che un pò sfonda e un pò tiene. Non avendo messo i ramponi, cerchiamo di scegliere per quanto possibile una via di mezzo per non faticare troppo ma anche per non rischiare. In 2 ore siamo fuori e messi gli sci percorriamo un breve tratto pianeggiante per poi puntare al secondo canale, decisamente più corto, ma di sicuro più ripido e minaccioso, con una parete che s'innalza verticale sul suo lato destro.
Questa volta "ramponiamo" e dopo aver prima gradinato per l'ennesima volta centinaia di passi, e poi grattato il ferro sulle ultime rocce superiori, sbuchiamo finalmente fuori per vedere per la prima volta la nostra meta.
"STI CAZ.....COM'E' LONTANA!!!!".
Su un pendio ripido e abbastanza carico percorriamo il lungo traverso, fino a raggiungere nei pressi della grossa istallazione per le comunicazioni, l'ultimo strappo inclinato.
E finalmente, quando l'orologio di salita suona le 4 ore e 25, l'uomo di vetta timidamente saluta e ci chiede di sederci vicino a lui, per un pò di compagnia da tanto tempo desiderata:
"HEY NE VEDI POCA DI GENTE QUASSU'?.....TI CAPISCO, TUTTI A MIRARE IL TUO VICINO MAGGIORE!!!"....
Dopo 4 chiacchere tra amici, lo salutiamo e cominciamo la ritirata, prima sul pendio di salita e poi scendendo nel vallone ricongiungendoci all'imbocco del 2° canale.
Appena posso, metto gli sci e comincio a sciare, mentre Davide tituba e Peppo sentendosi tutto il peso degli anni addosso decide di scendere a piedi.
A metà, entrambi calzano i "legni" e mi raggiungono abbagliandomi del loro sorriso scintillante.
Piccola sciata di congiunzione e ci affacciamo sulla strada della Formazza 900 metri più in alto.
Il "buttarsi a capo fitto" non è solamente un modo di dire, ma la realtà di quest' ultima porzione di discesa che ci confeziona una sciata da brivido per tutto il canale su neve diversificata ma nel complesso buona.......
.........Alla macchina questa volta prima di noi, arrivano le nostre urla di godimento per una giornata da ricordare e da incorniciare del più prezioso legno mai intarsiato..
Dati tecnici: OSA o DIFFICULT +
Salita dura e difficile, adatti a scialpinisti ben allenati e pronti a valutare le situazioni del percorso.
Il vallone del Talli così come pure il 2° canale necessitano condizioni assolutamente sicure data la ripidezza dei pendii.
DISTANZA: 13 km
DISLIVELLO: 1800 m
SALITA: 4,25 h
TOTALE: 6,30h
GIUSEPPE
DAVIDE
MARCO
THANK YOU!
LET THE FOUR WINDS BLOW
AROUND THIS OLD CABIN DOOR
IF I'M NOT TOO FAR OFF
I THINK WE DID THIS ONCE BEFORE
THERE'S MORE FROST ON THE WINDOW GLASS
WITH EACH NEW TENDER KISS
BUT IT SURE FEES RIGHT
ONE A NIGHT LIKE THIS
(B.Dylan)
Tourengänger:
skiboy1969

Communities: Hikr in italiano, Skitouren
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Kommentare (2)