Chilchalphorn 3040 m
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COMMENTI E FOTO AMICHEVOLMENTE MISCHIATI - Partecipanti:
Alberto, Andrea, Claudio,
Fabio,
Floriano,
Ewuska,
Francesco, Francesco senior,
Giuseppe
Commento di Floriano
Dalla relazione di
Nano è nata quasi per caso questa uscita che alla fine è diventata un mini incontro Hikr italiano.
Ritrovo al parcheggio della funivia del Tamaro, presentazioni e partenza verso Hinterrhein: la giornata si preannuncia favolosa per la meteo ma appena usciamo dalla galleria del San Bernardino ci troviamo in una cappa di foschia che per un attimo ci fa pensare di cambiare meta. Decidiamo che ormai siamo qui e andiamo verso il parcheggio: pieno zeppo di persone che si stanno preparando a salire, tutti con gli sci, siamo gli unici ciaspolatori!
Il percorso inizia subito in salita; ce la prendiamo comoda tra una chiacchiera e l'altra, quale occasione migliore per conoscerci. La foschia dopo mezz'ora di salita scompare e davanti a noi comincia a farsi vedere il panorama di montagne innevate che ci circonda: continuiamo a fermarci per fare foto, sembriamo tanti giapponesi!
Prima sosta importante anche per ricompattare il gruppo, presso una malga praticamente sepolta dalla neve a quota 2100 mt.
Salendo il manto di neve varia in continuazione, tanto che per noi ciaspolatori, a differenza degli scialpinisti, le difficolta' dell'avanzamento sono un po piu' percepite.
All'andata il percorso intrapreso risulta un po' piu' largo, mentre al ritorno, data la grande possibilita' di scegliersi la via, cerchiamo di accorciare il piu' possibile, in quanto i quasi 3000 metri domenicali cominciano a farsi sentire.
Impieghiamo quattro ore per arrivare in cima: uno spettacolo impagabile! Foto di rito, relax dieci minuti (io e qualcun'altro saremmo volentieri rimasti un'oretta a goderci il sole) e si riparte verso Hinterrhein.
Piccolo problema per Ewa che soffre i crampi, prima volta per lei da quando va in montagna (l'età!! ) per cui rallentiamo molto volentieri e ci facciamo una pausa verso metà.
Immancabile birra per festeggiare!!
Video di vetta - Video al ritorno con i saluti agli amici di"Kirch"!?
Commento di Francesco:
Prima della relazione di Giuliano "nano" il Chilchalphorn era per me sconosciuto, come si suol dire : amore a prima vista. "IL CHILCHALPHORN S'E' DA FARE!!
Ho inteso che Floriano era interessato,un invito ad Alberto che ne è rimasto entusiasta, un giro di telef,mail,sms un po di trattativa sull'orario e' finalmente l'accordo: Io e Claudio arriviamo al centro breggia h. 6.30, ci aspettano Alberto,Giuseppe,Andrea e Francesco senior, presentazioni e si parte x il secondo incontro alla funivia del Tamaro.
Fabio è gia li. .....Puntualissimi arrivan Foriano e la bellissima Ewa, Claudio assatanato di donne ne rimane abbagliato, con fatica lo distraggo e partiam x la ns. meta.
Arrivo a Hinterrhein h. 8.45,il cielo si presenta incerto e cupo ma, la voglia di qs. 3000 è grande e le previsioni odierne dovrebbero essere ottimali, senza nessuna esitazione inizia la ns. ascensione al Chilchalphorn m. 3040.
Come al solito Claudio,gran battitore parte a razzo,ogni tanto si perde via ma poi ritorna nel gruppo,Alberto,"grande osservatore prudenziale" chiude il gruppo,perde quota ma alla fine,come un bradipo raggiunge tutti.
Commento di Alberto:
Il gruppo “ferrari” parte e io al mio passo...indietro. All'inizio si percorre una stradetta che il gatto aveva spianato,poi ci si arrampica su di un dosso dove,giunto ad un certo punto,mi sono dato del pistola,perché oltre ad essere erto,la neve era durissima e in caso di scivolata (uno sci alpinista caduto,stava rischiando) mi sarei ritrovavo in paese. I ramponi li avevo,quindi,tolgo le ciaspole e metto i ramponi. Andrea,che sta imparando bene come si va in montagna quando si è in gruppo,attende (ed è sempre rimasto vicino o a breve distanza: bravo Andrea!). Poi,poco sopra la neve tendeva a smollare e,visto i primi buchi che stavo facendo,rimetto le ciaspole: non sembra,ma i minuti passano e il resto del gruppo si allontana sempre più. La nebbia o nuvole basse si diradano,alcuni sci alpinisti ci superano e poi noi li superiamo nuovamente e così per tutta la salita. Devo ammettere che alcuni andavano più piano di me (al ché,se rallentavano ancora un poco,io mi sarei ritrovato a bordo dei loro sci,he he he). Tra vallette e dossetti,si sale,la traccia (fare una traccia unica? Nooooo,troppo difficile!) quindi cerco la migliore da battere. Poi,ogni tanto,qualche sci alpinista dice alla compagna: dai,oramai ce l'abbiamo in pugno! Ed eravamo solo a quota 2500: che fantasia! Arrivati a quota 2750,vedo il traverso che porta al crinale,dove con un ultimo strappo si sale in vetta: qui,noto che alcuni degli amici “ferraristi” hanno ceduto (Floriano,Fabio,Francesco). Io che li ho raggiunti? Però! Oso anche superarli,poi,visto il tratto che adduce alla spalla (qui siamo a 2950) che si risale per gli ultimi 20 metri circa,mi rampono: se mi è andata bene prima...meglio stare in sicurezza (poi,se avevo la mia picca...meglio ancora e non sto esagerando!!!!). Giunto alla spalla,vedo gli sci alpinisti che tolgono gli sci,qui la neve è abbastanza dura,il tratto è ripido,quindi se hai i ramponi vai su che è una bellezza e in sicurezza,altrimenti,devi fare delle belle scannellature nella neve e appoggiare bene lo scarpone. Foto megagalattiche e panorama sublime. Sarei stato volentieri lassù anche una bell'oretta,ma alcuni amici erano sofferenti per il freddo (cerano -6°,fantastico). Scendiamo,io tranquillo,per un buon tratto con i ramponi,poi mi sono ciaspolato di nuovo e,trovato un angolino panoramico,sostiamo: Ewa,ha sofferto i crampi,qualcuno il freddo ai piedi. Mi permetto un consiglio: a prescindere dallo scarpone,che deve assolutamente essere più grande almeno di 1 numero,deve avere anche la pianta larga,poi,indossare 2 paia di calzettoni,non stringere mai la pianta dello scarpone,favorendone la buona circolazione del sangue,in particolare in salita. Questo sulla base di esperimenti che ho provato su di me: e funzionano! Ripresa la discesa a stile libero,imbucando vallette e percorsi non fatti nella salita,il divertimento non mancava e,giunti al paese,partiamo per S.Bernardino,dove una birretta fresca (ci voleva) ci rinfrescava l'ugola. Tra una risata e l'altra il tempo passa,quindi un grande saluto a tutti e...peccato,bisogna ritornare a casa. Bella gita,bella compagnia,tanta allegria e...alla prossimaaaaaaaaa,ciao a tutti dal bradipo,che va piano piano ma arriva sempre lontano!
Percorso: 10,1 km circa
Dislivello effettivo: 1534m
Tempo di salita: 4h
Tempo di discesa: 2h






Commento di Floriano
Dalla relazione di

Ritrovo al parcheggio della funivia del Tamaro, presentazioni e partenza verso Hinterrhein: la giornata si preannuncia favolosa per la meteo ma appena usciamo dalla galleria del San Bernardino ci troviamo in una cappa di foschia che per un attimo ci fa pensare di cambiare meta. Decidiamo che ormai siamo qui e andiamo verso il parcheggio: pieno zeppo di persone che si stanno preparando a salire, tutti con gli sci, siamo gli unici ciaspolatori!
Il percorso inizia subito in salita; ce la prendiamo comoda tra una chiacchiera e l'altra, quale occasione migliore per conoscerci. La foschia dopo mezz'ora di salita scompare e davanti a noi comincia a farsi vedere il panorama di montagne innevate che ci circonda: continuiamo a fermarci per fare foto, sembriamo tanti giapponesi!
Prima sosta importante anche per ricompattare il gruppo, presso una malga praticamente sepolta dalla neve a quota 2100 mt.
Salendo il manto di neve varia in continuazione, tanto che per noi ciaspolatori, a differenza degli scialpinisti, le difficolta' dell'avanzamento sono un po piu' percepite.
All'andata il percorso intrapreso risulta un po' piu' largo, mentre al ritorno, data la grande possibilita' di scegliersi la via, cerchiamo di accorciare il piu' possibile, in quanto i quasi 3000 metri domenicali cominciano a farsi sentire.
Impieghiamo quattro ore per arrivare in cima: uno spettacolo impagabile! Foto di rito, relax dieci minuti (io e qualcun'altro saremmo volentieri rimasti un'oretta a goderci il sole) e si riparte verso Hinterrhein.
Piccolo problema per Ewa che soffre i crampi, prima volta per lei da quando va in montagna (l'età!! ) per cui rallentiamo molto volentieri e ci facciamo una pausa verso metà.
Immancabile birra per festeggiare!!
Video di vetta - Video al ritorno con i saluti agli amici di"Kirch"!?
Commento di Francesco:
Prima della relazione di Giuliano "nano" il Chilchalphorn era per me sconosciuto, come si suol dire : amore a prima vista. "IL CHILCHALPHORN S'E' DA FARE!!
Ho inteso che Floriano era interessato,un invito ad Alberto che ne è rimasto entusiasta, un giro di telef,mail,sms un po di trattativa sull'orario e' finalmente l'accordo: Io e Claudio arriviamo al centro breggia h. 6.30, ci aspettano Alberto,Giuseppe,Andrea e Francesco senior, presentazioni e si parte x il secondo incontro alla funivia del Tamaro.
Fabio è gia li. .....Puntualissimi arrivan Foriano e la bellissima Ewa, Claudio assatanato di donne ne rimane abbagliato, con fatica lo distraggo e partiam x la ns. meta.
Arrivo a Hinterrhein h. 8.45,il cielo si presenta incerto e cupo ma, la voglia di qs. 3000 è grande e le previsioni odierne dovrebbero essere ottimali, senza nessuna esitazione inizia la ns. ascensione al Chilchalphorn m. 3040.
Come al solito Claudio,gran battitore parte a razzo,ogni tanto si perde via ma poi ritorna nel gruppo,Alberto,"grande osservatore prudenziale" chiude il gruppo,perde quota ma alla fine,come un bradipo raggiunge tutti.
Commento di Alberto:
Il gruppo “ferrari” parte e io al mio passo...indietro. All'inizio si percorre una stradetta che il gatto aveva spianato,poi ci si arrampica su di un dosso dove,giunto ad un certo punto,mi sono dato del pistola,perché oltre ad essere erto,la neve era durissima e in caso di scivolata (uno sci alpinista caduto,stava rischiando) mi sarei ritrovavo in paese. I ramponi li avevo,quindi,tolgo le ciaspole e metto i ramponi. Andrea,che sta imparando bene come si va in montagna quando si è in gruppo,attende (ed è sempre rimasto vicino o a breve distanza: bravo Andrea!). Poi,poco sopra la neve tendeva a smollare e,visto i primi buchi che stavo facendo,rimetto le ciaspole: non sembra,ma i minuti passano e il resto del gruppo si allontana sempre più. La nebbia o nuvole basse si diradano,alcuni sci alpinisti ci superano e poi noi li superiamo nuovamente e così per tutta la salita. Devo ammettere che alcuni andavano più piano di me (al ché,se rallentavano ancora un poco,io mi sarei ritrovato a bordo dei loro sci,he he he). Tra vallette e dossetti,si sale,la traccia (fare una traccia unica? Nooooo,troppo difficile!) quindi cerco la migliore da battere. Poi,ogni tanto,qualche sci alpinista dice alla compagna: dai,oramai ce l'abbiamo in pugno! Ed eravamo solo a quota 2500: che fantasia! Arrivati a quota 2750,vedo il traverso che porta al crinale,dove con un ultimo strappo si sale in vetta: qui,noto che alcuni degli amici “ferraristi” hanno ceduto (Floriano,Fabio,Francesco). Io che li ho raggiunti? Però! Oso anche superarli,poi,visto il tratto che adduce alla spalla (qui siamo a 2950) che si risale per gli ultimi 20 metri circa,mi rampono: se mi è andata bene prima...meglio stare in sicurezza (poi,se avevo la mia picca...meglio ancora e non sto esagerando!!!!). Giunto alla spalla,vedo gli sci alpinisti che tolgono gli sci,qui la neve è abbastanza dura,il tratto è ripido,quindi se hai i ramponi vai su che è una bellezza e in sicurezza,altrimenti,devi fare delle belle scannellature nella neve e appoggiare bene lo scarpone. Foto megagalattiche e panorama sublime. Sarei stato volentieri lassù anche una bell'oretta,ma alcuni amici erano sofferenti per il freddo (cerano -6°,fantastico). Scendiamo,io tranquillo,per un buon tratto con i ramponi,poi mi sono ciaspolato di nuovo e,trovato un angolino panoramico,sostiamo: Ewa,ha sofferto i crampi,qualcuno il freddo ai piedi. Mi permetto un consiglio: a prescindere dallo scarpone,che deve assolutamente essere più grande almeno di 1 numero,deve avere anche la pianta larga,poi,indossare 2 paia di calzettoni,non stringere mai la pianta dello scarpone,favorendone la buona circolazione del sangue,in particolare in salita. Questo sulla base di esperimenti che ho provato su di me: e funzionano! Ripresa la discesa a stile libero,imbucando vallette e percorsi non fatti nella salita,il divertimento non mancava e,giunti al paese,partiamo per S.Bernardino,dove una birretta fresca (ci voleva) ci rinfrescava l'ugola. Tra una risata e l'altra il tempo passa,quindi un grande saluto a tutti e...peccato,bisogna ritornare a casa. Bella gita,bella compagnia,tanta allegria e...alla prossimaaaaaaaaa,ciao a tutti dal bradipo,che va piano piano ma arriva sempre lontano!
Percorso: 10,1 km circa
Dislivello effettivo: 1534m
Tempo di salita: 4h
Tempo di discesa: 2h
Communities: Schneeschuhtouren, Hikr in italiano
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