Ancora una volta al Grignone! Questa montagna per me è una calamita e non mi stanco mai di salirla. Oggi con Rino volevamo cercare la magica polvere bianca. I pendii esposti al sole con le ultime giornate di sole sono poco raccomandabili per la crosta superficiale. Allora decidiamo per il versante nord del Grignone, e veniamo premiati da una sciata a cinque stelle.
Si parte alle 8, 15 dal piazzale degli impianti del Cainallo. Sotto di noi un mare di nebbia. dopo aver risalito le piste abbandonate arriviamo al lungo traverso che porta all'alpe di Moncodeno. Questa è la parte più noiosa della gita, sia in salita che in discesa, arrivati poi sotto la baita dell'alpe si entra in un vero paradiso. Il paesaggio che sul traverso è severo e incassato quì cambia e lascia posto a radi Larici e dolci gobboni resi morbidi dalla neve. Si transita in breve dal rifugio Bogani, ancora un tratto nel bosco e poi gli enormi spazi aperti che portano in cima al Grignone. La traccia punta sotto la bellissima cresta di Piancaformia e poi con un lungo traverso ascendente si arriva al ripido scivolo finale.
Vi è una profonda traccia di salite precedenti,la maggior parte della gente che sta salendo toglie gli sci. Io faccio altrettanto e finalmente esco al sole sulla cresta. Sono le 11,30.Solito affollamento da Grignone e soliti Gracchi che vengono vicinissimo a prendre le briciole di cibo. Non entriamo nel rifugio, troppo bello stare al sole sopra le nuvole che coprono la pianura.
Stiamo una mezz'ora e poi decidiamo di iniziare la discesa. Spettacolare la prima parte su pendenze da brivido, e poi giù nel largo vallone fino all'altezza del Bogani su neve da favola. Al rifugio ci concediamo un caffè e poi ancora giù a far curve tra i Larici. Nel traverso dobbiamo togliere per un tratto gli sci e poi con molta attenzione per non schiantarsi contro gli alberi percorriamo lo stretto sentiero che porta al parcheggio estivo. dopo aver disceso le piste chiuse arriviamo all'auto alle 14
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