Grigna Settentrionale
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La scintilla si è accesa quando ho visto il report di Francesco, che ha potuto avere una giornata incredibile al Grignone
Io non sono stato altrettanto fortunato perchè in pratica sono salito e sceso da questa bella montagna senza mai riuscire a vederne la cima. Nuvole basse stazionavano poco sotto la cresta e non c'è mai stata una schiarita.
salgo in auto fino alla chiesetta del S. Cuore. alle 8 sono pronto a partire sci ai piedi. Seguo per un poco la strada e poi seguendo i prati delle numerose cascine arrivo al punto dove il sentiero entra nel bosco. metto gli sci sullo zaino per passare la zona tra le piante senza neve. Sbuco sui pratoni sotto il Pialeral, rimetto gli sci e comincio la lunga salita. Solo 3 persone stanno salendo a piedi, ne sorpasso 2 mentre il terzo sta salendo già sulla ripida via invernale ( Scoprirò poi in cima che è Claudio, l'uomo più veloce della Grigna, e che quasi tutti i giorni sale ad aprire il rifugio ) Il tratto dal Pialeral alla baita del Pastore è interminabile, il tratto finale comincia ad essere ripido e senza rampanti faccio fatica a salire. Arrivo alla baita, sosta per uno spuntino , metto i rampanti e comincio a salire il ripido tratto finale. Nessuno è salito con gli sci ai piedi, non c'è traccia. Salire diventa veramente faticoso, devo fare le diagonali in 30 Cm di neve fresca e con queste pendenze c'è da morire. Che si fà? di nuovo sci in spalla e salgo faticosamente fino alla cresta. non servono ramponi, la via è ben scalinata.
Arrivato in cresta rimetto di nuovo gli sci per un breve tratto, poi li abbandono defintivamente ad aspettare il mio ritorno. Sono in mezzo alle nuvole, non si vede un tubo e seguo le paline finchè finalmente appare la croce e il rifugio, arrivo alle 11,45.
Sto a gironzolare una mezz'oretta, entro a fare due chiacchere con Claudio e poi torno a riprendere gli sci. La visibilità è nulla sulla cresta. La via invernale è molto ripida, non bisogna sbagliare niente in discesa. la neve è molto buona e riesco a divertirmi anche se devo stare attento a non perdere il traccione di salita. Alla baita del Pastore non c'è più nebbia, ora c'è da divertirsi con una splendida discesa fino al limite del bosco dove devo rimettere gli sci nello zaino. Ciliegina finale la bella discesa tra le cascine a lato della stradina. Alle 13, 45 sono di nuovo alla macchina
Io non sono stato altrettanto fortunato perchè in pratica sono salito e sceso da questa bella montagna senza mai riuscire a vederne la cima. Nuvole basse stazionavano poco sotto la cresta e non c'è mai stata una schiarita.
salgo in auto fino alla chiesetta del S. Cuore. alle 8 sono pronto a partire sci ai piedi. Seguo per un poco la strada e poi seguendo i prati delle numerose cascine arrivo al punto dove il sentiero entra nel bosco. metto gli sci sullo zaino per passare la zona tra le piante senza neve. Sbuco sui pratoni sotto il Pialeral, rimetto gli sci e comincio la lunga salita. Solo 3 persone stanno salendo a piedi, ne sorpasso 2 mentre il terzo sta salendo già sulla ripida via invernale ( Scoprirò poi in cima che è Claudio, l'uomo più veloce della Grigna, e che quasi tutti i giorni sale ad aprire il rifugio ) Il tratto dal Pialeral alla baita del Pastore è interminabile, il tratto finale comincia ad essere ripido e senza rampanti faccio fatica a salire. Arrivo alla baita, sosta per uno spuntino , metto i rampanti e comincio a salire il ripido tratto finale. Nessuno è salito con gli sci ai piedi, non c'è traccia. Salire diventa veramente faticoso, devo fare le diagonali in 30 Cm di neve fresca e con queste pendenze c'è da morire. Che si fà? di nuovo sci in spalla e salgo faticosamente fino alla cresta. non servono ramponi, la via è ben scalinata.
Arrivato in cresta rimetto di nuovo gli sci per un breve tratto, poi li abbandono defintivamente ad aspettare il mio ritorno. Sono in mezzo alle nuvole, non si vede un tubo e seguo le paline finchè finalmente appare la croce e il rifugio, arrivo alle 11,45.
Sto a gironzolare una mezz'oretta, entro a fare due chiacchere con Claudio e poi torno a riprendere gli sci. La visibilità è nulla sulla cresta. La via invernale è molto ripida, non bisogna sbagliare niente in discesa. la neve è molto buona e riesco a divertirmi anche se devo stare attento a non perdere il traccione di salita. Alla baita del Pastore non c'è più nebbia, ora c'è da divertirsi con una splendida discesa fino al limite del bosco dove devo rimettere gli sci nello zaino. Ciliegina finale la bella discesa tra le cascine a lato della stradina. Alle 13, 45 sono di nuovo alla macchina
Tourengänger:
nano

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Kommentare (2)