Rifugio Rosalba

Sto trascorrendo alcuni giorni al Rifugio Porta, per riprendermi da un periodo di fiacchezza.
Ultimamente le mie uscite, anche se frequenti, sono state brevi e poco impegnative.
Dopo una notte piovosa, fatta colazione, mi incammino verso il Rifugio Rosalba, dove non vado da alcuni anni.
Presa una scorciatoia fatta diverse volte in passato, mi accorgo che non è più percorribile; arrivato al termine di una stradina, il proseguimento è chiuso. Non ci perdo molto tempo, perché trovo una traccia che scende veloce alla strada asfaltata, che devo percorrere in discesa fino all'inizio del sentiero per il Rosalba. 
Dopo la pioggia della notte il sentiero è umido e scivoloso; avevo pensato di prendere il Sentiero dei Morti che non faccio da una vita, preferisco però seguire il più facile Sentiero delle Foppe.
Il caldo e lo scarso allenamento si fanno ben presto sentire; nonostante la fatica le gambe vanno, non sono poi messo male come pensavo. Non ci sono molti escursionisti oggi, il cielo è nuvoloso e potrebbe piovere ancora.
Arrivo accaldato al rifugio, 2 ore e 45 minuti, escluse diverse soste.
E' uscito il sole, ma le cime sono ancora avvolte dalle nubi. Una giovane coppia conosciuta sul sentiero mi invita a mangiare con loro, ordino qualcosa in rifugio e passo un po' di tempo in compagnia.
Dopo esserci riposati cominciamo la discesa, ma dopo un po' rinuncio a tenere il loro passo.
Proseguo la discesa con calma, una sosta alla fontana di San Francesco, per rinfrescarmi e rifornirmi di acqua, altra sosta al bar dove incontro ancora i due ragazzi, poi mi incammino sulla salita per il Rifugio Porta, che ora sembra raddoppiata come pendenza; la stanchezza dell'escursione si sta facendo sentire.
Una merenda e una doccia mi rimettono in sesto; il giorno dopo qualche dolorino a cui non ero più abituato, ma niente di serio, percorro la Traversata Bassa scendendo direttamente a Balisio senza passare dal Pialeral.
Ora devo riprendere seriamente, compatibilmente col caldo o il maltempo.
Alla prossima, cercando di non far passare troppo tempo.
Ciao
Stefano