Costiera dei Cech: S.Giovanni di Bioggio e castello di Domofole


Publiziert von cai56 , 17. Mai 2024 um 20:16. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:16 Mai 2024
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 2:00
Aufstieg: 495 m
Abstieg: 495 m
Strecke:Circolare 5,75 km
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Da Milano a Morbegno lungo le statali 36 e 38; allo svincolo di Morbegno ovest svoltare a sinistra in direzione Costiera dei Cech e proseguire fino ad aver attraversato l'Adda. Continuare fino a Traona dove, allo stop, si svolta a destra oltrepassando il ponte sul Vallone, dove si volge a sinistra in direzione Mello. Dopo una rotonda, la caserma dei Carabinieri e la latteria si svolta a sinistra e poi subito a destra proseguendo su strada molto stretta fino al grande parcheggio della chiesa di S.Alessandro.

Escursione velocissima iniziata al termine di una pioggia e terminata appena prima dell'arrivo della successiva: ultimamente più di così non si può pretendere. Visitiamo due dei più rimarchevoli monumenti della Bassa Valtellina, ambedue ampiamente visibili da chiunque transiti con un po' di attenzione lungo la superstrada di fondovalle. Da notare, sul percorso, non meno interessante degli stessi edifici storici, la presenza e la qualità della viabilità tradizionale che univa in unico capillare reticolo ogni più piccola e remota contrada a quel tempo ancora stabilmente abitata. 


Dalla chiesa di S.Alessandro a Traona si segue verso sinistra l'acciottolato che sale a tornanti verso le poche case di Pianezzo: si cammina fra terrazzamenti da poco ristrutturati e messi a coltura con viti ed ulivi, ben soleggiati e molto curati. Attraverso i vicoli della contrada se ne sale al margine superiore dove, a fianco di un grosso casello dell'acquedotto, si dividono le vie: a destra (senza indicazioni e poco visibile nell'erba) si entra nel bosco a trovare un bel sentiero che sale con comode curve fra i castagni fino alla sommità del dosso che ospita i resti di un antico nucleo di baite (da notare le "cantine" interrate sotto le costruzioni o i massi rocciosi presenti) e la chiesa di San Giovanni di Bioggio. L'edificio religioso, pur ripetutamente rimaneggiato, pare risalire al XV secolo e risulta visitabile una sola volta all'anno: per il resto rimane "blindato" - anche le finestre - come conseguenza di ripetuti saccheggi di opere d'arte. Proseguendo alle spalle della chiesa, in pochi metri si raggiunge un incrocio di piste carrozzabili (tutte a pedaggio per il transito automobilistico) e si volge nettamente a destra scendendo lungo una cementata da seguirsi fino al piazzaletto dell'oratorio di Sant'Antonio; qui si trovano le indicazioni per il Castello di Domofole. Si imbocca un sentierino che percorre un'angusta dorsale, a tratti anche ripida, nel fitto bosco che divalla senza soste fino al dosso del castello; una recente traccia intagliata nel pendio accompagna alla piatta sommità (certamente rimaneggiata), dove si trovano una torre squadrata, una chiesetta per gran parte ricostruita e molti resti delle mura originali costruite come terrapieno sul versante a picco sulla Valtellina. Per tornare alla base del colle, si può percorrere un sentiero alternativo da sud, che permette di osservare i notevoli lavori di consolidamento statico effettuati ormai una ventina d'anni fa. Accanto alla bacheca illustrativa del controverso passato del castello troviamo l'imbocco di un sentierino che, passando accanto ad un rudere di edificio con doppio portale granitico e guadato un rio, scende fin nei pressi della contrada Consiglio (posta sulla provinciale Traona-Mello e punto di partenza ufficiale per Domofole). Qui, ignorando la carrozzabile, ci si dirige ad una larga mulattiera che scende a destra nel bosco; in breve il tracciato peggiora per il disuso - con anche franamenti dei muri a secco - e raggiunge i ruderi di alcune baite. Il bosco lascia gradualmente spazio ai vigneti che preponderano sugli spazi dedicati agli ulivi ed in breve si raggiunge una carrareccia che, più che altro, funge da deposito di materiali vari in disuso; nei pressi di una stalla abbandonata - ulteriore accumulo di immondizie - ci si trova sull'argine di un ripido torrente: seguendolo fino alle serre di una floricoltura, ci si ritrova sulla via di avvicinamento automobilistico poco a monte del caseificio e della stazione dei Carabinieri. 
 

Tourengänger: cai56, chiaraa
Communities: Hikr in italiano


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