Punta Chiarlea Mt. 2590
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....c'è chi se ne va a fare la CASPOGUSTANDO a Ponte di Legno…..ciaspolata al chiaro di luna, godereccia e mangereccia e poi c’è chi se ne va in Val Germanasca di lunedì… senza nessuna anima viva in giro....in completa solitudine… solo un bel branco di camosci lontani lontani.. tutti in fila indiana ripresi grazie allo zoom della macchina fotografica.....impegnati in un’ascensione in "cordata" su di un pendio ripidissimo.
C’è chi perde la traccia e si ritrova per sbaglio sopra traversi rognosi… o meglio....perde la labile traccia fatta da uno scialpinista, che poi ad un certo punto s’interrrompe.
C’è chi riesce a portare a casa la cima grazie al gps….dopo avere appunto perso la traccia…
Ma c’è anche chi in una giornata come questa di solitudine si incanta ad ASCOLTARE il silenzio delle montagne… interrotto solo dal rumore delle ciaspole…
Siamo a Giordano di Prali, solo la nostra auto parcheggiata e seguiamo la strada poderale per l’alpe Selle .
Superati un paio di tornanti nel bosco, incontriamo prima le Miande Rabbiere, le Miande Alberge e da qui inizia un lungo tratto a mezza costa, che tocca le Miande Feugliera, dove sono presenti delle belle sculture fatte con il legno e per ultimo le Miande Selle.
Poco oltre si giunge alla confluenza dei valloni Tredici Laghi, Rousset, Giulian e Miniere.
Si supera un ponte di legno e si volge a destra entrando nel bellissimo Vallone delle Miniere.
Proseguiamo lungo il vallone seguendo il sentiero estivo.
Si supera una zona con staccionata (presa dell’acquedotto), che è un buon punto di riferimento e si continua a salire nel bel lariceto, fino a sbucare in una bellissima conca.
Fino a qui il percorso è in comune con la salita al Monte Giulian, che abbiamo fatto lo scorso anno.
Per il Giulian abbiamo svoltato a sinistra, mentre adesso procediamo dritti per spazi aperti.
La traccia all’ inizio è buona, poi a mano a mano che procediamo troviamo tracce di scialpinisti e di ciaspole, ma ognuno è andato dove meglio credeva…………… e quindi??
Dal pianoro si devia a sinistra su alcuni dossi e avvallamenti, qui però si perde la traccia e andiamo a finire su traversi rognosi, meno male che c’è il gps....torniamo indietro per imboccare un secondo avvallamento, che culmina con un breve tratto leggermente più ripido in una specie di canalone.
Da molto lontano vediamo il colle e la cima, anche se non sappiamo ancora bene qual ‘è…
Al termine del canale deviamo a sinistra e iniziamo a salire un pendio decisamente più sostenuto, per spazi aperti e rado bosco. Superata la rampa più ripida, si vede finalmente la cima e la parte restante della via di salita.
Da qui bisogna puntare al colle Dar Loup senza percorso obbligato, puntando alle lame rocciose a destra del colle.
Da qui si traversa comodamente verso sinistra arrivando al Colle dar Loup.
Non resta ora che l’ultimo sforzo, salire la breve e ampia dorsale fino alla panoramica cima, dove è posto un piccolo ometto.
La vista di un superbo Monviso ci ripaga di tutto….. . ci abbiamo creduto……..
Breve pausa e ci aspetta una lunga discesa … perché i Km totali sono 14 ….. e la strada è ancora tanto lunga.....ma il tempo sembra tenere… il peggioramento è previsto dalla sera… e noi saremo già a casa….!!!
Tourengänger:
ralphmalph

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