Becca di Monciair - anticima Nord-Est 3458 m


Publiziert von Antonio59 ! , 29. September 2023 um 23:00.

Region: Welt » Italien » Piemont
Tour Datum:25 September 2023
Wandern Schwierigkeit: T6 - schwieriges Alpinwandern
Hochtouren Schwierigkeit: WS
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 15:00
Aufstieg: 1089 m
Abstieg: 2145 m
Strecke:22,89 km con discesa a valle

Cronaca di un ascensione non riuscita in pieno. 
Forse troppa sufficienza da parte mia. Samuele aveva già fatto un tentativo in gioventù, e ora aveva una bella relazione con tanto di foto della nostra montagna con disegnato l'itinerario: difficoltà PD c'era scritto, l'unica relazione dal versante Valle dell'Orco, e dalla foto si capiva che la montagna era molto più innevata.
Ma io avevo trovato un libro di itinerari della zona del Gran Paradiso di un tal Berutto che la declassava addirittura ad escursionistica, EE per la precisione. Quindi non mi sono neanche preoccupato più di tanto di studiare la montagna. Mi chiedo ora, ma questo tipo la Monciair l'ha almeno vista da vicino, tanto la descrizione è sommaria e povera di particolari.


Nel libro del bivacco, in 13 anni nessuno ha scritto come meta la Monciair: ahia.

Partiti all'alba dal Bivacco Giraudo 2630 m, saliamo per la mulattiera di caccia della Torre, e la lasciamo prima del suo termine, già a 2900 m. Quindi su a sinistra per risalti di rocce montonate. Quindi si guadagna il filo della morena a sinistra, per poi scendere e passare appena sopra il lago inferiore 2980. Andando verso la Monciar, attraversiamo il torrente di acqua fangosa discendente dal melmoso lago Superiore e dal residuo del ghiacciaio di Broglio. L'attraversamento lo facciamo tra le due cascate.
Cominciamo a salire le pietraie verso est. Qui sulle carte è disegnato ancora il ghiacciaio, ormai relegato e ridotto solo sotto la parete del Ciarforon.
Sulla via, nessun ometto, ma proprio niente. Questo fa capire la sua quasi nulla frequentazione da questo lato.
Andiamo ad aggirare un'alta bastionata sulla sinistra, poi riprendiamo a salire ripidamente verso Ovest. Arrivati alla base del canale che pensiamo sia quello indicato dalla foto, non ci fidiamo ad attraversarlo, sembra troppo pericoloso ( bastava salire solo un pò più in alto ).
E quindi perdiamo un pò il senso della via, che deve per forza arrivare alla selletta a sinistra del Gran Gendarme ahimè, dove d'altronde passa anche la via Valdostana ( che si fà con la neve con picca e ramponi ).

Persa l'occasione giusta, perseveriamo a salire verso la parete est, dove parte un canalone diretto verso la vetta, siamo a 3410 m, ne percorro un paio di metri e mi dà l'idea che lassù diventa troppo ripido e roccioso quindi rinuncio, ma Samuele preso dal fuoco sacro parte verso la gloria e si infila nel canale risalendolo. Nel mentre io al sicura da scariche, controllo la rete del cellulare: non si sa mai, che il nostro eroe si faccia male :))
Passati 20 minuti, nei quali sentivo anche precipitare alcuni sassi, ecco riapparire Sam, ributtato indietro dalla scorbutica montagna.
Perdiamo un pò di quota e ci affacciamo al canale "giusto", ma con l'approccio sbagliato. Infatti prendiamo a risalirlo, con l'intento di uscire a destra su delle cengie alquanto esposte e sporche ti terra. Non va.
Altra discesa, ci abbassiamo ancora, e facciamo un ultimo tentativo.
Stavolta riusciamo ad attraversare il canale nel punto giusto, e cioè appena 5 metri al di sopra di una fascia di rocce bianche quarzitiche. Ora risaliamo lo sperone roccioso con alcuni semplici passaggi, portandoci sul suo versante destro, meno ripido. E senza grossi sforzi arriviamo appena  sopra la sella a sinistra del Gran Gendarme.
Ora siamo sulla via comune, qui arriva anche l'itinerario da nord.
Sembra fatta, finalmente il morale sale. Si vede la Valle d'Aosta e laggiù c'è il Rifugio Vittorio Emanuele.
Saliamo il costone verso sinistra, con passaggi di 1° e 2°grado, su rocce già sporche di neve. Infatti ora la cresta ha cambiato direzione ed è orientata a nord-est.
Purtroppo arriviamo al culmine della paretina e ci rendiamo conte di essere al culmine di un anticima a quota 3458 m.


E' l'Isolotto Roccioso citato da Chabod nel volume sul gruppo del Gran Paradiso dei Monti d'Italia. Quando tutte le selle intorno erano di ghiaccio. Mentre il buon Berutto nella sua descrizione non ne parla neanche.


Ci sarebbe da disarrampicare sembra circa 10/15 metri. Provo a scendere un pò, ma la parete di fronte è ripida e sporca  di neve fresca quanto basta. Quando mi raggiunge Sam decidiamo che può bastare, troppo pericoloso senza farsi sicura con corde. Quando mancano 85 metri insomma, si torna indietro, forse una settimana prima senza neve.........
Seguendo i nostri ometti, ripercorriamo tutta la via fatta all'andata, e passando dal bivacco scendiamo gli oltre 2100 metri fino a Ceresole.


Tourengänger: Antonio59 !


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Kommentare (5)


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andrea62 hat gesagt:
Gesendet am 30. September 2023 um 16:23
Giulio Berutto era un noto compilatore di guide cartacee quando queste erano di moda.
Poi vado a memoria: una volta su una rivista del settore era stato fatto notare che "declassava" le vie e le escursioni.

Ciao.
Andrea.

Antonio59 ! hat gesagt: RE:
Gesendet am 30. September 2023 um 19:08
Ciao Andrea
Me ne sono accorto dei facili declassamenti.
Ad esempio nello stesso volume sono dati EE la Tresenta e la Testa di Valnontey dal Bivacco Ivrea. Peccato che già solo per il fatto che c'è di mezzo il ghiacciaio di Noaschetta deve essere almeno classificato F alpinistica.
E poi per la Monciair la descrizione non diceva un bel niente, non nomina il gendarme, nè l'anticima che va anche discesa. In una montagna abbandonata e non frequentata i particolari nella descrizione sono tutto, altrimenti è meglio non fare libri.
Ciao
Antonio

andrea62 hat gesagt: RE:
Gesendet am 1. Oktober 2023 um 16:46
Sono d'accordo.
Ciao.
Andrea

Gabrio hat gesagt:
Gesendet am 30. September 2023 um 20:38
Insomma è andata ancora buca....
....ad un passo dalla vetta!!!

Adesso avete le giuste coordinate,
tornando con tutto ciò che serve, al terzo tentativo, mi sa che la cima non la mancate!
E il tuo socio come l'ha a presa?

Della serie perseverare e non mollare!!

Ciao!!

Antonio59 ! hat gesagt: RE:
Gesendet am 30. September 2023 um 21:17
Fino a poco fà pensavo che la Valle dell'Orco fosse la valle di pollicino e l'orco il mangiatore di bambini.
Per me la Monciair può anche restare lì.
Era da studiare meglio, si poteva capire che la parte finale era rivolta a Nord-Est e perciò a rischio. Ma cosa vuoi che sia una difficoltà EE pensavo.
Preferisco pascolare altrove.
Per perseverare bisognerebbe essere del luogo, ma lì siamo un pò lontano, già fuori della mia "confort Zone".
Samuele l'ha presa bene, lui non se la prende mai, sempre allegro. sono io il malmostoso.
Ciao
Antonio


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