Anello del Lago di Lagazzuolo da San Giuseppe


Publiziert von Alberto C. , 17. September 2023 um 17:48.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:19 August 2023
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 4:00
Aufstieg: 740 m
Abstieg: 740 m
Strecke:Percorso ad anello in senso orario da San Giuseppe. Km 7,2.
Zufahrt zum Ausgangspunkt: Percorre la Superstrada per Lecco (SS n 36) fino allo svincolo di Fuentes (Colico), dove la si abbandona per imboccare la SS 38 in direzione di Sondrio (fino alla rotatoria di Talamona si tratta del prolungamento della Superstrada). Giunti a Sondrio, alla seconda rotatoria, svoltare a sinistra per la Valmalenco (chiare indicazioni), e proseguire fino a Chiesa in Valmalenco. Percorrere la circonvallazione in direzione di Chiareggio, e prendere la tortuosa strada che, attraversando la zona delle cave di serpentino, conduce alla frazione di San Giuseppe. Possibilità di parcheggio nei pressi della chiesetta.

     La relazione consultata indica il Lago di Lagazzuolo come: “… forse il più bel lago alpino della Valmalenco; un po’ trascurato rispetto alle mete classiche della valle, …”. Sulla prima affermazione senza dubbio concordo, sulla seconda … non troppo: ci siamo trovati a Lagazzuolo beach. Sarà stata la giornata particolarmente calda, ma era affollatissimo.
      In ogni caso, l’anello suggerito merita di essere percorso; magari a trada primavera o inizio estate. La salita al laghetto, incastonato in una conca, con un notevole scenario, è alla portata di chiunque possieda un minimo allenamento: la salita diretta, e anche l’anello, sono brevi, ma le pendenze sostenute.
      La prima parte dell’escursione si sviluppa in un ambiente selvaggio, fra alpeggi abbandonati (anche il sentiero, in alcuni tratti è un po’ abbandonato) e con ampie viste panoramiche sulla valle e sull’opposto versante col Piz Tremogge, il Sassa d’Entova, il Sasso Nero, e compagnia.
 
 


LOCALITA' DI PARTENZA. San Giuseppe, frazione di Chiesa in Valmalenco, (m 1423).
 
ATTREZZATURA.
     Quella standard da escursionismo. Consiglio i pantaloni lunghi, anche se fa caldo, per proteggersi da eventuali zecche; in quanto si attraversano prati incolti utilizzati per il pascolo di ovini.  
 
DIFFICOLTÀ.    
      T2 (E, secondo alla classificazione CAI). L’itinerario non presenta oggettive difficoltà tecniche; forse un brevissimo tratto leggermente esposto.
       La salita si svolge su tracce poco frequentate e con segnavia carenti e sbiaditi, sovente occultati dalla vegetazione. Occorre prestare molta attenzione nel ritrovare la giusta direzione nell’attraversamento delle radure, dove il sentierino sparisce o si confonde con le tracce lasciate dagli animali al pascolo.
       Tratti con pendenza piuttosto sostenuta.
 
QUOTA MASSIMA:  m 2005, alla sella sopra l’Alpe Lagazzuolo.
 
QUOTA MINIMA:  m 1328, al primo ponte sul Torrente Mallero.
 
SVILUPPO:  km 7,2.
 
TEMPO EFFETTIVO DI MARCIA: ore 04:05.       
 
TEMPI PARZIALI:
     
da San Giuseppe a Alpe La Zocca: 25 minuti;
da Alpe La Zocca a Alpe Girosso Inferiore: 50 minuti;
da Alpe Girosso Inferiore a Alpe Lagazzuolo: 1 ora;
da Alpe Lagazzuolo a Lago Lagazzuolo: 10 minuti;
da Lago Lagazzuolo a San Giuseppe: ore 01:40.
 
 
DESCRIZIONE PERCORSO.
      Dal parcheggio posto all’inizio di San Giuseppe, si percorre a ritroso la strada per 150/200 metri, fino ad incontrare, sulla destra, dei cartelli escursionistici con le indicazioni per “Sentiero Rusca”, Primolo (sentiero 317), Chiesa Valmalenco e altre (sentiero 304); dobbiamo seguire, inizialmente, il sentiero 304, quindi imbocchiamo il sentiero che, perdendo un centinaio di metri di quota, porta sulla sponda del torrente Mallero. Raggiunta la strada sterrata che costeggia oil torrente, la si percorre verso destra per pochi metri, per raggiungere un ponticello che permette di passare sulla sponda opposta, dove il sentiero inizia a salire nel bosco. Raggiunto un bivio (palina segnaletica) si abbandona il sentiero 304, svoltando a destra per il 320 che, con accentata pendenza, in breve porta ai ruderi dell’alpe La Zocca (m 1445). Seguendo le indicazioni in loco, si prende il sentiero di destra che poco oltre inizia a inerpicarsi nel folto bosco di conifere, fino alla vasta radura dell’Alpe Girosso Inferiore, preannunciata da una croce in legno (m 1745) posizionata su di ottimo punto panoramico meritevole di una breve sosta.
     Ammirato il panorama, si risale la radura senza una precisa traccia, puntando ai sovrastanti ruderi dell’alpe (m 1779), raggiunti i quali si incontra una palina segnaletica che ci indica che bisogna proseguire a destra (a sinistra si va a Primolo). Cercando di individuare (meglio sarebbe dire indovinare) la giusta traccia, segnalata da sbiaditi e radi segnavia seminascosti dall’erba, ci si porta al limite del bosco in corrispondenza di un albero abbattuto dove, finalmente si ritrova il sentiero. Prestando attenzione a non perdere la traccia (i segnavia sono spesso nascosti dalla vegetazione, così come la traccia), percorrendo un traverso con uno/due punti in leggera esposizione, si raggiunge una sella (m 2005) che sovrasta l’Alpe Lagazzuolo: fra le fronde degli alberi già si intravede il tetto del Bivacco Alpini, che si raggiunge con una breve discesa (m 1974).
     Dal bivacco un evidente sentiero, costeggiato da mirtilli e lamponi, sale alla vicina conca Lago di Lagazzuolo (m 1992), oggi contornato da gruppi di bagnati: qualche temerario si avventura anche in una nuotata.
      Per la discesa, si fa ritorno al bivacco, oltre il quale si trova una palina che ci indica la giusta direzione per ritornare a San Giuseppe per il via più diretta seguendo il sentiero 321.
      La discesa, interamente nel bosco, che si svolge su un evidente sentiero ben segnalato, è prima agevole, poi si fa sempre più ripida e a stretti tornanti fa perdere rapidamente quota. L’ultimo tratto ritorna ad essere meno ripido, piega prima a sinistra, poi a destra e porta in riva al torrente Mallero (m 1409), che si attraversa su di un ponte. Sulla riva opposta ci si ritrova sulla strada sterrata che costeggia il torrente; la si percorre a sinistra per un breve tratto, fino ad incontrare un sentiero che si stacca a destra e, risalendolo, pota sulla strada asfaltata per Chiareggio. A questo punto, non ci resta che imboccarla in direzione destra, e percorrerla per circa mezzo chilometro.
   
 
METEO. 
     Cielo sereno. Vento assente. Temperatura alla partenza 26°, al lago 28°, al termine 31°.
 
FREQUENTAZIONE.
     Affollati il lago e l’Alpe Lagazzuolo, che vengono raggiunti dai più con il sentiero 321. La prima parte dell’anello è poco praticata.
 
COMPAGNI:  Andrea e Paolo.
 
 

Note bibliografiche:

  • Sergio Papucci e Piero Gritti, I PIU’ BEI SENTIERI DELLA LOMBARDIA CENTRALE – 55 itinerari in montagna; Blu Edizioni 2014.

Tourengänger: Alberto C.


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