Salmurano, Avaro e Ponteranica Occidentale


Publiziert von cai56 , 25. August 2023 um 10:34. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:21 August 2023
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 6:15
Aufstieg: 1155 m
Abstieg: 1155 m
Strecke:Parzialmente circolare 14,87 km
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Da Milano a Morbegno lungo le statali 36 e 38; alla rotonda all'ingresso della città svoltare a destra in direzione Valgerola e risalire la vallata fino alla località Pescegallo. Ampi parcheggi nei pressi della seggiovia, oppure, poco più indietro, in uno slargo nei pressi del tempietto degli Alpini.

Anche in Valgerola (che si trova proprio di fronte a casa mia), come in Valtartano, fra sciate e camminate mi resta ben poco di nuovo da andare a trovare: l'espediente per ovviarvi è sempre lo stesso, e cioè avvicinarsi per sentieri noti e poi intersecare il confine con la Valbrembana per indagare sentieri vicini ma nascosti alla vista. E' stata anche l'occasione per salire sul Munt de Sura (come Monte Salmurano in loco non lo conosce nessuno) per la prima volta senza neve e senza sci: senza colpa dell'orografia nè del panorama, non si è trattato di una bella esperienza, pur fugace il più possibile. In questi giorni, sia qui che sul vicino Monte Avaro, che recano in cima ometti di pietre evidentemente ospitanti formicai, sta avvenendo il momento dell'involo: migliaia di formiche alate, destinate a formare nuove colonie dopo l'accoppiamento, creano una nuvola ronzante che permette a fatica di respirare senza inalarne, disturbate ed innervosite dai passanti. Non sono aggressive e pungono in modo solo un poco fastidioso, ma non è piacevole trovarsene addosso decine, a prescindere che le aree corporee siano vestite o meno. 
Come considerazione logistica c'è da dire che si percorrono sempre sentieri ben segnalati, tranne il tratto di cresta fra la Bocchetta di Avaro e la cima del Munt de Sura.
Riguardo la toponomastica del gruppo dei Monti Ponteranica, come avevo già indicato in una vecchia relazione, permane un notevole stato di confusione, con un numero di quote "papabili" parecchio superiore alle tre canoniche Occidentale, Centrale ed Orientale.

Dal parcheggio di Pescegallo evitiamo subito l'affollata pista sterrata che sale sotto gli impianti per imboccare un trascurato sentierino che si apre appena a sinistra del ponte e abbrevia - lontano dalla folla - la salita al Rifugio Salmurano: poco oltre una baita ci si addentra nel bosco e, con poche ripide curve si raggiunge l'avvallamento che precede la Casera Pescegallo Lago. Attraversata la pista forestale - che recentemente si è giovata di grandi lavori di rettifica - si volge a destra e, in salita costante, dopo aver attraversato un gruppo di paravalanghe, si raggiunge l'inizio della pista "Scala", una brevissima "nera" che, affrontata ghiacciata, si fa ricordare. In pochi passi si sale al Rifugio Salmurano. Questa volta, invece di salire il largo pianone al centro (Foppe di Pescegallo), nei pressi della linea dello skilift, seguiamo il misconosciuto sentiero bollato che si tiene ai margini del pendio per raggiungere comunque la stazione a monte dell'impianto. Alle spalle della costruzione il sentiero sale ancora per poche decine di metri prima di biforcarsi: si sceglie il ramo di sinistra (a destra si proseguirebbe per il Passo Salmurano) che, dopo alcuni tornanti ed un traverso, raggiunge la Bocchetta di Avaro. Il valico è una sorta di breve trincea nel filo di cresta che si va ad innestare sul Sentiero 101 "delle Orobie Occidentali" nel tratto fra Cà S.Marco e Rifugio Benigni. Qui si abbandonano i sentieri evidenti per seguire la lievissima traccia che risale la cresta di sinistra: il pendio a tratti è fortemente ripido, ma qualche roccetta e zolle d'erba a gradinata agevolano la progressione. Superate due anticime, ad una bocchetta più marcata (via di prosecuzione della gita), si lascia il crinale per intraprendere un traverso nel pendio erboso meridionale fino a raggiungere nuovamente la dorsale in corrispondenza del punto di arrivo del sentiero dal Lago Pescegallo; qualche decina di metri sulla cresta di sinistra e si raggiunge l'ometto di vetta del Munt de Sura.  Tornati alla bocchetta senza nome, scendiamo il pendio di sinistra (sud) seguendo un sentierino a tornanti debolmente segnalato con vecchi bolli rossi: sembra andare a riconnettersi con il 101 nei pressi di un ripiano con alcuni massi adattati a ricovero per animali da pascolo. Seguirlo per intero costituirebbe una notevole perdita di quota, per poi dover risalire fino al Passo dell'Avaro, ma, osservando attentamente, si può notare un buon passaggio quasi in quota, che, scorrendo alla base delle rocce del Monte Valletto attraverso lunghe colate di pietrisco, permette di raggiungere senza fatica lo stesso punto. A questo punto, anche per ricompensarci dalla rinuncia alla salita al Monte Valletto (sempre rimasto immerso in turbini di nuvole e nebbia), compiamo una piccola deviazione fino alla cupola erbosa del Monte Avaro: della riuscita abbiamo già detto. Dal Passo dell'Avaro saliamo a sinistra lungo l'ampia traccia ripida e ghiaiosa che accompagna fino alla Bocchetta di Triomen: bellissimo il punto di vista sui due sottostanti Laghetti d Ponteranica; da qui, invece di scendere al livello delle acque (peraltro popolate da un cospicuo numero di bagnanti), imbocchiamo un traverso a sinistra che scorre alla base dei dirupi della Q2309 (recentemente nota come Monte Tribòrtoi) fino a confluire nel sentiero che sale dai Piani dell'Avaro. La traccia, sempre ben marcata, con le opportune scelte di passaggio fra ghiaioni, ripidi ruscelli e affioramenti rocciosi, tende ad una sella erbosa aperta fra il Monte Ponteranica Centrale e la lunga cresta verso il Ponteranica Orientale. Una piccola deviazione a sinistra permette di raggiungere, con percorso a spirale e pochi passi su roccia, la vetta del M.Ponteranica Centrale: spettacolare la prospettiva sul Dentino di Ponteranica e sul M.Ponteranica Occidentale col suo profilo a forma di becco. Tornati alla sella erbosa, il crinale - qui non opportunamente valicabile -  va seguito verso est oltrepassando un alto ometto di pietre e scendendo con breve ed esposto passaggio ad uno stretto intaglio roccioso. Lo si scende con pochi passi delicati per toccare le pietraie sommitali del Vallone di Ponteranica: le "difficoltà" tecniche sono terminate, ma occorre muoversi con attenzione lungo la serpentina che scende lungo il ghiaione, dove quasi nulla dove camminare risulta stabile. Al termine del pendio più ripido, ci si destreggia fra grossi massi e lastroni di verrucano rossastro, con la sua curiosa grana conglomeratica. Proseguendo verso valle, si arriva ad incrociare il sentiero bollato che conduce all'avancorpo della Cima Pescegallo (attacco della via "Fior di Montagna"); seguendo la traccia dapprima verso sinistra poi verso destra, si attraversano bellissime vallette umide e conche erbose comprese fra enormi massi talora accumulati a formare cavità sotterranee. Gradualmente ci si avvicina alle costruzioni di servizio alla diga e, tenendole sulla destra, si scende alla pista sterrata che le raggiunge; la si percorre verso sinistra fino alla Casera Pescegallo Lago, dove si trova il sentiero diretto per il Villaggio Pescegallo. Il sentiero si lascia alle spalle alcuni paravalanghe e poi, volgendo nettamente a destra, va a ripercorrere la via di salita.






Tourengänger: cai56, chiaraa
Communities: Hikr in italiano


Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden

Galerie


In einem neuen Fenster öffnen · Im gleichen Fenster öffnen

T2 WS-
WS+
T3 WT3
27 Jan 18
Cusio M. Avaro M. Tribortoi · ser59
T3+
30 Jun 22
Cima Piazzotti 2349mt e Rifugio Benigni 2222mt · giorgio59m (Girovagando)
T4 WS+ IV

Kommentar hinzufügen»