Via degli Dei: da Firenze a Bologna

Nasce tutto così all’improvviso, il venerdì sera controllo gli orari dei treni e approssimativamente le tappe e dopo una cena con amici prenotiamo due alloggi ed un treno, sola andata.

 

Vista la disponibilità maggiore dei treni in partenza a Bologna, rispetto Firenze, per il rientro a Milano decidiamo di farlo all’inverso di come in realtà nasce il percorso.
 

Con ITALO delle 6:40 da centrale arriviamo a Firenze alle 9:00 e ci dirigiamo subito verso il Palazzo Vecchio, da cui parte ufficialmente la via, o meglio, dove si conclude.

 

Il primo giorno è lungo, la prima parte fino a Fiesole la troviamo molto noiosa vista la quantità di asfalto, ma con il senno di poi, tutto sommato non è poi così esagerato.

Essere nuovamente a Firenze mi porta qualche mese addietro, quando andai con Federico al concerto di Bryan Adams e con l'occasione visitammo per bene la città. Un week end davvero piacevole.

Da Fiesole il percorso si fa più naturale passando per distese d'erba e la vista si apre sulle colline vicine.

Possiamo dal Sacro Convento di Monte Senario, la storia la troverete nelle foto.

Percorsa ancora un po’ di strada entriamo per un bosco per poi passare tra verdi colline dove giacciono delle meravigliose cascine, tipiche splendide case Toscane.

In lontananza vediamo il Castello del Trebbio e ripresa una strada bianca giungiamo finalmente a San Piero a Sieve.

Alloggiamo al B&B "Affittacamere via degli dei" dove passiamo la serata con qualche altro camminatore (nel senso opposto).

 

Il secondo giorno non partiamo con particolare fretta, ma sappiamo che ci aspetta la tappa più lunga ed impegnativa ma sicuramente la più bella.

Infatti le due tappe centrali si concentrano nel vero Appennino, passando per incantevoli boschi e veri e propri sentieri.

La giornata passa con molta calma, alternando nuvole, pioggia, grandine e sole regalandoci un paesaggio spettacolare il mattino. In questa tappa si passa per il Cimitero Germanico che consiglio vivamente e per la cima delle "Banditacce".

La musica alle orecchie e le numerose persone incontrare nel cammino accelerano le lancette dell’orologio.

Per non trovarci a digiunare nel giorno di festa prenotiamo in un hotel a Monzuno (Albergo Ristorante Montevenere) con mezza pensione, rifocillandosi a dovere. E' davvero Pasqua!

 

Chi l’avrebbe mai detto che il terzo e ultimo giorno sarebbe stato il più impegnativo?

L’accumulo dei km percorsi nelle gambe ed i pensieri rimacinati nella testa, allungano la distanza del nostro arrivo.

Ancora con la musica che ci fa compagnia risaliamo a passo spedito il Monte Adone da cui si gode di una bellissima vista sulla Cisa (certo, è ironico!). Per scendere il sentiero è ripido e poco giova alle ginocchia spezzate di Raffaele.

Dopo un infinito, anzi INFINITO, tratto di ciclabile bianca che costeggia il torrente, passiamo per gli affollati giardini di San Luca ed un'ultima salita ci porta al Santuario, anch’esso invaso da turisti.

Ultimo sforzo, scendiamo da San Luca per le volte che sembrano interminabili. Ci concediamo un gelato per spezzare la monotonia del percorso lineare e piano.

Arriviamo finalmente in Piazza Maggiore dove ritiriamo il poster di completamento della Via.

 

Da qui 1,5 km sono i km per la stazione dove prenderemo il primo treno disponibile (regionale 17:50) e arrivare a Milano alle 20:45 stravolti.

 

La consigliamo? A meno che non vogliate andare per un “ritiro” spirituale dove il panorama non conta ma contano solo il lento cammino e il vostro lungo pensare, no.

 

Dati tecnici e tempistiche (incluse pause, sempre brevi)

Giorno 1: 38 km 1370 d+ 7h

Giorno 2: 48 km 2050 d+ 10h

Giorno 3: 41 km 920 d+ 8h50’