Alpe Carorescio m. 2127
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.....oggi andiamo a cercare la neve al Passo del Lucomagno, ed una volta raggiunto l'Ospizio, posteggiamo l'auto nei parcheggi liberi di fronte. Scesi dall'auto e calzati gli scarponi, ci rendiamo conto che anche in questa zona i cambiamenti climatici si fanno sentire, constatiamo a malincuore che la neve c'è ma non in abbondanza- Zaino in spalla, partiamo costeggiando il lago di Santa Maria più o meno gelato e percorriamo il sentiero che porta al Passo dell'Uomo a m. 2218. La salita fino al Passo si può percorrerla anche solo con i ramponcini, la neve sul percorso è dura ed ha una buona portata, escursionisti e sciatori non ce ne sono molti
in giro, ed il vento si fa sentire.
Raggiunto il Passo, ci fermiamo per prendere fiato e per calzare le ciaspole, che ci serviranno per affrontare la seconda parte del percorso. Dal bivio Segna a m. 2198 inizia un nuovo tragitto e diverso dal precedente, per la qualità della neve e per la particolare conformazione della Valle Piora, fatta di avvallamenti e gole che rendono particolare e suggestivo questo paesaggio. Per un tratto si percorre lo stesso sentiero che porta alla Capanna Cadagno, poi lo si abbandona per scendere a Q. 2118 e si attraversa un ponticello che ci immette verso il Piano Grande a Q. 2254- Proseguiamo su continui saliscendi finchè non raggiungiamo l'Alpe Carorescio a Q. 2127, un'alpeggio immerso nella neve e circondato da una moltitudine di Cime, dove spiccano il Piz Campanitt ed ilPizzo dell'Uomo, di fronte lo Schenadui ed in lontananza a perdita d'occhio le cime che formano la corona dell'arco alpino. La neve che ricopre la valle rende magica quest' alpe ed il silenzio che domina nella zona, fanno di questo posto un luogo dove poter trovare serenità e un'attimo di quiete. La temperatura è ottima, il sole ci riscalda e dopo il solito spuntino ed esserci ripresi dalla fatica, fatte le foto di rito che ci fanno immortalare il Piz Campanitt baciato dal sole, ripartiamo per risalire la valle e per tornare al Passo dell'Uomo e all'auto.
Che dire di più? Che è stata una bella giornata, un'escursione lunga ed un pò faticosa, che la posso consigliare a chi sa un pò orientarsi negli ampi spazi. (scarsi i segnali dopo il passo dell'uomo)
ciao e alla prossima!!
in giro, ed il vento si fa sentire.
Raggiunto il Passo, ci fermiamo per prendere fiato e per calzare le ciaspole, che ci serviranno per affrontare la seconda parte del percorso. Dal bivio Segna a m. 2198 inizia un nuovo tragitto e diverso dal precedente, per la qualità della neve e per la particolare conformazione della Valle Piora, fatta di avvallamenti e gole che rendono particolare e suggestivo questo paesaggio. Per un tratto si percorre lo stesso sentiero che porta alla Capanna Cadagno, poi lo si abbandona per scendere a Q. 2118 e si attraversa un ponticello che ci immette verso il Piano Grande a Q. 2254- Proseguiamo su continui saliscendi finchè non raggiungiamo l'Alpe Carorescio a Q. 2127, un'alpeggio immerso nella neve e circondato da una moltitudine di Cime, dove spiccano il Piz Campanitt ed ilPizzo dell'Uomo, di fronte lo Schenadui ed in lontananza a perdita d'occhio le cime che formano la corona dell'arco alpino. La neve che ricopre la valle rende magica quest' alpe ed il silenzio che domina nella zona, fanno di questo posto un luogo dove poter trovare serenità e un'attimo di quiete. La temperatura è ottima, il sole ci riscalda e dopo il solito spuntino ed esserci ripresi dalla fatica, fatte le foto di rito che ci fanno immortalare il Piz Campanitt baciato dal sole, ripartiamo per risalire la valle e per tornare al Passo dell'Uomo e all'auto.
Che dire di più? Che è stata una bella giornata, un'escursione lunga ed un pò faticosa, che la posso consigliare a chi sa un pò orientarsi negli ampi spazi. (scarsi i segnali dopo il passo dell'uomo)
ciao e alla prossima!!
Tourengänger:
G&R-dragonfly

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