Olgiasca e Rivetta


Publiziert von cai56 , 27. Dezember 2022 um 17:18. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:25 Dezember 2022
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 4:15
Aufstieg: 594 m
Abstieg: 610 m
Strecke:Parzialmente circolare 14,21 km
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Da Milano a Piona lungo la statale 36; dallo svincolo di uscita si retrocede sulla provinciale 72 e si imbocca la Via Palazzo a fianco di alcuni campeggi. All'incrocio con Via Logasc si volta a sinistra e, dopo un tratto sterrato, si parcheggia presso il porticciolo turistico.

Facile passeggiata di scarsissimo impegno fisico, ma utile ad avvicinarsi ai numerosi spunti di interesse che presenta la penisola dell'Olgiasca. Si va a percorrere un paio dei numerosi sentieri che attraversano il quarto Montecchio di Colico che, assieme agli altri tre (il Montecchio Est ospitante i ruderi di una possente fortificazione militare spagnola del '600, il Montecchio Nord presidiato tuttora da una cannoniera risalente alla Prima Guerra Mondiale ed il Montecchio Sud solo un punto trigonometrico con i ruderi di una piccola postazione di aggiustamento tiri), fu sede dei primi insediamenti abitativi dei Liguri/Celti in queste zone. Tutta l'area dell'Olgiasca, dall'epoca romana alla metà del XX secolo, rispecchiò anche un interesse minerario per la presenza di pur modeste cave di pegmatite per l'estrazione principalmente di feldspato e muscovite (mica). La "Strada Vegia", che noi percorreremo come avvicinamento, risale al 1755 ed è solo l'ultima dei percorsi pedonali "stratificatisi" prima della costruzione della via militare austriaca (vecchia statale 36, ora provinciale 72): si riconoscono anche le direttrici Vestreno-Sommafiume (quota 1000-1100m), Sueglio-Vezzèe (q 600-700m) e Dervio-Sparesèe (odierno Sentiero del Viandante). Lasciando a parte la presenza lungo il percorso dell'arcinota Abbazia di Piona, la curiosità principale di questa escursione è la visita all'appartata "Rivetta", un piccolissima spiaggia affacciata sul Lago di Como composta esclusivamente di ghiaietto candido di pegmatite, risultato dei lavori di scavo dell'adiacente miniera (ora esaurita e chiusa in proprietà privata) aperta in una strettissima forra di micascisti.


 
Dal porticciolo turistico si ripercorre la strada di avvicinamento seguendo il margine del lido erboso e poi il confine coi campeggi; attraversata la provinciale 72 all'estremità orientale del Laghetto di Piona, la si segue verso destra per qualche decina di metri fino ad incontrare i cartelli escursionistici all'inizio del sentiero "Strada Vegia". Dopo una prima salita iniziale un poco accentuata e dopo aver lasciato sulla sinistra una galleria sfiatatoio della vicina ferrovia (pericolo: cancello aperto con  fortissimi flussi di vento al passaggio dei convogli), si intraprende una lunga traversata - circa 2 km - con marcati saliscendi che, percorrendo boschi incolti ed impervi a picco sul lago, si porta ad attraversare le antiche frane di enormi blocchi rocciosi precipitati dalle instabili propaggini del Legnoncino. Si torna ad attraversare la provinciale in località Crottino, dove inizia la via pedonale per Olgiasca. Risalita una lunga e serpeggiante scalinata, si lasciano a sinistra le indicazioni per l'abbazia e  si raggiunge la piazzetta della chiesa, dove parte una ex strada militare a corti tornanti che termina in un piazzale fra belle ville; un sentierino costeggia la recinzione dell'ultima abitazione a destra e sale sul culmine della collina. Serpeggiando nel bosco fra numerosi muri a secco e ruderi di postazioni si segue la traccia principale che, oltrepassato un roccolo, raggiunge le rocce culminanti (sul bordo meridionale, a picco sulle acque del Laghetto di Piona, si possono notare le catene di sosta della sottostante palestra di roccia del "Sass Negher"). Il sentiero prosegue ora in ripida discesa nella boscaglia fino a raggiungere dapprima un vecchio roccolo e poi una recinzione (terreni di pertinenza dell'Abbazia di Piona) che, seguita verso sinistra, porta a raggiungere il piazzale di parcheggio del centro religioso. [Interessantissima, dal punto di vista artistico, una visita almeno a chiesa e chiostro]. Iniziando il ritorno, si segue il viale acciottolato di accesso all'abbazia e, dopo alcune centinaia di metri, lo si abbandona per una ripida mulattiera a sinistra che torna in breve all'Olgiasca (nel bosco circostante si aprono gli ingressi di un paio di vecchie miniere: recenti crolli sconsigliano l'accesso); attraverso un suggestivo intrico di vicoli si torna alla scalinata di accesso, ma all'incrocio con Via Marazzi si scende a destra e, destreggiandosi fra ville e giardini, si scende all'angusta scaletta che porta alla Rivetta. La spiaggia è piccolissima ma stupenda, con un profondissimo panorama verso il lago e i monti della zona Bregagno; peccato solo che due ville confinanti (e chiuse) presentino i giardini abbandonati ed in stato di inselvatichimento.
Ritorno per la via di andata.

Tourengänger: cai56, chiaraa
Communities: Hikr in italiano


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