MTB: Passo San Marco -1992 mt- (versante Morbegno).
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Sabato 17 settembre 2022 è l'ultima data utile per poter sfruttare la chiusura dei passi alpini al traffico veicolare. Con il Passo San Marco termina la serie di 16 famose salite, aperte a tutti e non competitive, organizzate da "Enjoy Stelvio Valtellina". Tra le più storiche ed epiche sicuramente spiccano lo Stelvio, il Gavia e, il Mortirolo: luoghi dove la logistica, in giornata, gioca però a mio sfavore. Morbegno invece è tutto sommato abbordabile come spostamento auto da casa e, il San Marco, seppur di poco inferiore ai 2000 metri di quota non è per nulla amichevole e merita il dovuto rispetto. Allora perché non provarci? La salita integrale prevede 1700 metri dislivello e 26 km (partirò qualche tornante sopra Morbegno, vedi descrizione dell'escursione). La chiusura al traffico è pattuita con l'organizzazione ad Albaredo per San Marco 950 metri, dalle ore 8:00 alle 11:30 (orario ridotto rispetto ad altri eventi). La giornata è fredda, ma produco subito calore e le sensazioni sono ottime. Inizia il viaggio introspettivo con me stesso! Pedalando mi accorgo di essere accanto alla Via Priula: l'antica via storica che collegava la Repubblica di Venezia (non a caso l'etimologia del nome Passo San Marco), valicando la Val Brembana e il capoluogo bergamasco, con la Valtellina, terra all'epoca sotto il controllo dei Grigioni. Creste di confine che al tempo segnavano anche una barriera religiosa tra protestantesimo e cattolicesimo. Il valico ha inoltre vissuto numerosi traffici di merci: un luogo temuto anche da intrepidi viandanti che osavano sfidare la selvatica Priula. Albano Marcarini, nel suo libro: "Alti passi grandi salite" afferma che il 25 maggio 1593, Alvise Priuli, Podestà di Bergamo, informava il Senato Veneziano dell'ultimazione dell'opera. Chiusa parentesi storica, eccomi nella tratta in cui avevo preventivato di giocarmi la salita, ovvero tra il km 9 e il km 15 dove le pendenze aumentano e si mantengono dure senza tornanti, essendo il tornante "l'isola felice" del ciclista perché permette di rifiatare nei momenti in cui si arranca. La bellezza di questa valle però si concede, metro per metro, il passo è ormai nel mirino, c'è solo ancora una rampa dura finale (circa due chilometri km al 10%) ma ormai sono talmente inebriato dalla fatica e dalla sofferenza che è tempo di esultare silenziosamente dentro me: Passo San Marco 1992 mt! Purtroppo mi godo poco la gioia della sfida vinta con me stesso, perché al valico, soffia un vento artico e pungente, che mi riaccompagnerà subito ad affrontare la discesa a valle. Discesa tra l'altro con qualche grattacapo di troppo. Pizzoccheri e birra a Morbegno: la vera dieta dei campioni con la "panzetta alcoolica". Gran giornata! Ci rivedremo da queste parti il prossimo anno per altre sfide (allenamento e garra uruguagia permettendo).
Tourengänger:
GAQA

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