Testa Sulà 3251 m


Publiziert von Antonio59 ! , 20. September 2022 um 13:08.

Region: Welt » Italien » Piemont
Tour Datum:17 September 2022
Wandern Schwierigkeit: T3+ - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 8:00
Aufstieg: 1750 m
Abstieg: 684 m
Strecke:14,880 km Sentieri fino al Colle Sulè, poi pietraie a vista verso la Testa Sulà e fino al rifugio
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Dal Torino-Lanzo-Viù e Usseglio
Zufahrt zum Ankunftspunkt:Idem
Kartennummer:Valli di Lanzo-Meridiani Montagne

Sopra Usseglio, si parte dall'Alpe Barnas 1547 m, vecchio cartello in legno sulla strada.
Poco prima della stalla si piega a sinistra per attraversare su un ponticello sul Rio Arnas.
Ora si sale nel bosco ripidamente, si va oltre il Rio della Lera e si arriva sulla ferrovia Decauville dismessa 1822 m, se ne percorre un tratto in piano verso destra, per poi riprendere a salire e passare dalla località Fontane della Lera 2000 m circa. Si va ora ancora in traversata verso nord per poi salire al ponte in legno sul Rio Peraciaval 2325 m, nei cui pressi si vede un cantiere nell'alveo del fiume.
Ancora un tratto di salita e arriviamo al Rifugio Cibrario 2616 m. Qui una decina di stambecchi si godono la pace del luogo ormai senza essere umani in giro.
Attraversato tutto il Pian Sabiunin per poi salire con sentiero marcato verso sud ( tutto in ombra già ), qui resiste la spruzzata di neve dei giorni scorsi.
Arrivati al ripiano sopra il lago Berta e dopo un traverso, saliamo anche un ultimo strappo fino al Colle Sulè 3073 m. Sulla nostra destra appare la mite mole del Sulà, a sinistra la più alta e ardita Sulè.
Noi saliamo a destra, subito c'è un tratto roccioso e il piccolo gruppetto si dissolve su 3 vie diverse. Samuele sale fedelmente di cresta, dove sembrava più difficile, io resto sotto cresta a destra, per poi prendere una cengia che sale a metà cresta sud, Hanne restata invece ad oltranza sul lato destro fino a prendere i facili sfasciumi chiari che salgono da est fino alla Testa Sulà 3251 m.
Dopo aver osservato il territorio circostante, sembra possibile una discesa alla selvaggia verso nord per  ritornare verso il rifugio. Vista l'ora tarda non senza apprensione per l'incognita di percorso.
Scendiamo dunque nella pietraia quasi sempre in direzione nord, e risalto dopo risalto scendiamo a un laghetto. Oltre il quale , più in basso vedo contro le rocce alcuni segni rossi, contento penso di essere fuori dai casini, ma però poi ci accorgiamo che forse erano stati fatti per misurare il ghiacciaio che è ancora segnato su alcune carte, ma non più esistente.
Ma comunque da qui scendendo a destra ci ricongiungiamo al sentiero 118 e in breve scendiamo al Lago Peraciaval 2755 e al Rifugio Cibrario. Ormai congelati dal vento gelido.

Tourengänger: Antonio59 !


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