Imbersago - Cassano d'Adda. Sentiero di Leonardo. Destinazione Milano / tappa 07

Publiziert von Federico

, 21. April 2022 um 17:41.

Region:	Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:	1 Oktober 2021
Wandern Schwierigkeit:	T1 - Wandern
Wegpunkte:	Imbersago 243 m (7) Santuario Madonna del Bosco 300 m (4) Traghetto di Leonardo 201 m (9) Diga di Robbiate 200 m (4) Centrale "Semenza" 190 m (2) Paderno d'Adda 266 m (6) Ponte San Michele 277 m (9) Diga Poiret 187 m (4) Vergine delle Rocce di Leonardo da Vinci 177 m (1) Conchetta Naviglio di Paderno 188 m (2) Santa Maria della Rocchetta 210 m (8) Spiaggia Medolago 155 m (2) Centrale idroelettrica Bertini 168 m (6) Spiaggia Suisio 161 m (2) Centrale idroelettrica Esterle 163 m (5) Penisola di Trezzo 151 m (2) Centrale idroelettrica Taccani 161 m (6) Trezzo d'Adda 187 m (4) Santuario di Concesa 144 m (4) Concesa, passerella sul fiume Adda 138 m (2) Cassano d'Adda 133 m (7) Crespi d'Adda 160 m (2) Vaprio d'Adda - Ponte sull'Adda 137 m (4) Campo sportivo Mazzola Cassano d'Adda 137 m (1)
Geo-Tags:	I
Zufahrt zum Ausgangspunkt:	Santuario Madonna del Bosco Imbersago parcheggio libero
Zufahrt zum Ankunftspunkt:	Cassano d'Adda centro sportivo

Imbersago - Cassano d'Adda. Sentiero di Leonardo. Destinazione Milano / tappa 07.

Recupero la pubblicazione di questa escursione appartenente al cammino Chiavenna - Milano fatta nel novembre scorso.
Al termine del cammino manca ancora il tratto da Cassano d'Adda a Milano che completerò in questo 2022.

Consiglio di percorrere questo tratto di percorso per tutto gli amanti del camminare in pianura. I luoghi d'interesse turistico da visitare sono molti. Tutto può essere apprezzato tramite le didascalie delle foto alle quali come al solito mi affido per il mio racconto. Di seguito indico un rapido elenco delle attrattive turistiche:

Santuario Madonna del Bosco - Imbersago
Traghetto di Leonardo
Alzaia del fiume Adda
Sbarramento sull'Adda e canale di Paderno d'Adda
Ponte San Michele
Chiesetta degli Alpini
Santuario Santa Maria della Rocchetta
Tratto impetuoso dell'Adda
Centrale Idroelettrica Bertini
Centrale Idroelettrica Esterle
Centrale Idroelettrica Taccani
Trezzo sull'Adda
Santuario di Concesa con l'affresco storico della Madonna dei Barcaioli
Villaggio Crespi
Naviglio della Martesana
Casa del Custode delle Acque del Naviglio della Martesana
Mulini
La ricchissima fauna e flora del fiume Adda e della Martesana

(vedere i waypoints)

La tappa è terminata nel campo sportivo di Cassano d'Adda dove ripartiremo riprendendo l'alzaia del Naviglio della Martesana verso Milano con possibile tappa intermedia a Gorgonzola o più in là. L'obbiettivo sarà sempre quello di giungere a piazza del Duomo nel centro del capoluogo meneghino.

Federico

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Federico

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Si riparte dal Santuario della Madonna del Bosco di Imbersago.

Sotto al Santuario è presente la grotta con la fonte d'acqua.

Papa Giovanni XXIII, il Papa buono, nato poco distante da qui a Sotto il Monte.

Il Resegone sullo sfondo coperto dalla foschia e dalle nubi mattutine.

Scendiamo al Traghetto di Leonardo da Vinci dove troviamo questa casetta di poesia alla quale la gente può accedere liberamente lasciando i propri scritti.

Eccolo il Traghetto Leonardesco con la bandiera europea issata.

Il cavo d'acciaio del Traghetto Leonardesco che attraversa il fiume Adda. L'idea di questo sistema di navigazione che attraversa il fiume Adda fu pensata proprio da Leonardo da Vinci. Una chiatta viene avviata a mano da un conducente che tramete un'asta di metallo spinge il traghetto facendo leva sulla fune di metallo il resto lo fa la forza della corrente del fiume.

Lo stemma del Comune di Imbersago inciso su questa roccia.

Il cammino si svolge lungo l'alzaia del fiume Adda. Giunti a questo punto con uno sbarramento artificiale l'acqua del fiume viene deviata in parte in un canale che si dirige verso Paderno d'Adda. Un tempo il canale permetteva di non perdere la navigabilità dell'intero fiume; infatti in questo tratto il fiume Adda attraversa un letto roccioso che lo rende impervio alla navigazione. Il canale permetteva di aggirare questa parte del fiume decisamente non navigabile.

Lo sbarramento al fiume Adda da cui parte il canale di Paderno d'Adda.

Proseguiamo il nostro cammino lungo il placido canale di Paderno d'Adda.

Il simbolo del Cammino di Sant'Agostino.

Giungiamo nei pressi del Ponte San Michele. Il ponte è ad arco di ferro, nella sua parte superiore scorre il traffico stradale con un senso unico alternato regolato dalla presenza di due semafori, mentre nella sua parte inferiore scorre il traffico ferroviario. Il ponte attraversa la gola del fiume Adda ponendo in comunicazione fra loro i paesi di Paderno d'Adda e Calusco d'Adda.

In questo tratto lasciamo l'alzaia del fiume Adda che passa sotto il ponte San Michele perché non più praticabile e saliamo proprio in direzione del ponte. In lontananza è ben visibile lo sbarramento sul fiume.

In questa foto è ben visibile il passaggio del treno nella parte inferiore del Ponte San Michele. Il ponte è un capolavoro riconosciuto come uno dei simboli dell'archeologia industriale italiana perfettamente in funzione. Il ponte venne progettato dall'ingegnere svizzero JULES ROTHLISBERGER è lungo 266 metri e si eleva a 85 metri al di sopra del livello del fiume Adda. Fu tra i primi esempi di costruzione che sfrutto i principi della teoria dell'ellisse di elasticità analogamente ad altre opere metalliche erette in quegli anni progettate da Gustave Eiffel ideatore della famosa Torre di Parigi. Come si può ben osservare dalla foto il ponte San Michele è formato da un'unica campata in travi di ferro da 150 metri di corda che sostiene tramite 7 piloni ferrei un'impalcatura a due livelli di percorribilità (uno ferroviario e uno carrabile, con un dislivello di circa 6 metri tra le due sedi). La sede stradale è larga solo 5 metri ed è quindi a singola corsia con due passaggi pedonali sui lati con percorrenza a senso unico alternato. Nel livello inferiore del ponte transita la linea ferroviaria Seregno - Bergamo, mentre sul livello superiore passa la strada carrabile che collega la provincia di Bergamo a quella di Lecco. La scelta di un ponte a singola campata, senza appoggi intermedi a terra, fu dettata sia dalla particolare forma della gola da scavalcare, molto stretta e profonda, sia dalla volontà di non intralciare la navigazione sul corso d'acqua. I contrafforti di sostegno del ponte sono costituiti da oltre 5.000 metri cubi di pietra di Moltrasio e 1.200 metri cubi di granito di Baveno. La struttura è interamente chiodata e del tutto priva di saldature: del resto, all'epoca della costruzione del ponte, non era possibile saldare se non con impianti molto ingombranti e del tutto inadatti al luogo impervio in cui bisognava lavorare. Per unire e reggere le oltre 2.500 tonnellate della complessa struttura furono impiegati circa 100.000 chiodi ribattuti. Il doppio arco in metallo da solo pesa oltre 1.320 tonnellate, mentre la travata principale raggiunge le 950 tonnellate. Il ponte è considerata una delle più notevoli strutture mai realizzate dall'ingegneria ottocentesca insieme alla Tour Eiffel di Parigi, costruita esattamente nello stesso periodo storico e con tecnologie analoghe. All'epoca della sua costruzione il Ponte San Michele era il più grande ponte ad arco del mondo per dimensioni, il quinto per ampiezza di luce.

Il treno completa il suo passaggio sul Ponte San Michele. Il ponte venne costruito tra il 1887 e il 1889 per collegare tramite ferrovia la città di Milano con le emergenti aree industriali che gravitavano intorno a Bergamo e Brescia, separate dalla presenza del fiume Adda. Lungo l'Adda stesso si trovavano numerosi impianti industriali principalmente di tipo tessile. L'appalto per la costruzione fu vinto dalla Società Nazionale Officine di Savigliano (SNOS) che mise a disposizione del cantiere 470 operai. Il ferro e la ghisa necessari vennero importati dalle fonderie tedesche e lavorati a Savigliano in modo da ottenere i moduli di metallo da assemblare per trasportarli poi a Paderno d'Adda tramite ferrovia. La costruzione venne terminata nel marzo 1889; nel maggio dello stesso anno venne effettuato il collaudo, in una giornata di pioggia torrenziale, tramite il transito di un treno molto pesante prima alla velocità di 25 km/h, poi a quella di 35 km/h ed infine, come venne definita nel resoconto de L'Eco di Bergamo, alla velocità vertiginosa di 45 km/h. Il convoglio era composto da 3 locomotive da 83 tonnellate l'una e trenta vagoni, risultando ben più lungo di tutto il ponte, ed aveva peso complessivo di 850 tonnellate. In tale frangente si diffuse una leggenda metropolitana, secondo cui il progettista Röthlisberger si sarebbe suicidato prima del collaudo per timore di un fallimento, dando il via a una serie di continui suicidi (in realtà Röthlisberger non morì affatto suicida nel 1889, ma di polmonite il 25 agosto 1911, nella sua casa di Chaumont-Neuchâtel). Il 26 maggio 1889, alla presenza dell'arcivescovo di Milano Luigi Nazari di Calabiana ed altri membri del clero milanese, viene svolta la cerimonia di benedizione del ponte. Il successivo 30 giugno, a Paderno d'Adda venne celebrata l'inaugurazione del ponte alla presenza delle autorità.

Chiesetta degli alpini nei pressi dell'imboccatura del Ponte San Michele.

Dall'altra parte del Ponte San Michele, continua il nostro viaggio sull'alzaia del fiume Adda.

Guardie Ecologiche Volontarie, Parco Adda Nord.

Cambia lo scenario del Fiume Adda. Alle sponde basse e ai fondi del letto del fiume regolari si sostituiscono le sponde rocciose e i fondi irregolari.

Appare evidente che in questo tratto il Fiume Adda non fosse più navigabile, da qui la necessità di costruire un canale che bypassasse questo tratto. Il Canale di Paderno d'Adda.

Si sostiene che nel dipingere lo sfondo di diversi suoi quadri famosi (L'Annunciazione e la Gioconda) Leonardo da Vinci si sia ispirato a questi luoghi. In effetti confrontando le immagini appare verosimile.

Giunti al Santuario della Rocchetta ci accoglie una statua di Leonardo da Vinci. Più che mai siamo nel cuore del Sentiero di Leonardo.

Di nuovo il tratto impetuoso dell'Adda visto dal Santuario della Madonna della Rocchetta.

Il Santuario della Madonna della Rocchetta, parte integrante del Cammino di Sant'Agostino.

Sul piazzale anteriore al Santuario della Madonna della Rocchetta è stata ritrovata una cisterna di origine romanica, utilizzata per la raccolta dell'acqua piovana.

Siamo a Cornate d'Adda, nei pressi di Porto d'Adda e questo è il timbro per la credenziale del Cammino di Sant'Agostino che unisce a sé 50 Santuari Mariani Brianzoli. Il Cammino è denominato anche Cammino della Rosa per la sua conformazione sulla cartina.

Il Santuario della Rocchetta è situato su di uno sperone di roccia.

Le famose chiuse Leonardesche ormai in disuso. Il loro progetto fu pensato per primo da Leonardo da Vinci per permettere la navigabilità dei canali su dislivelli altimetrici diversi.

La Centrale Idroelettrica Angelo Bertini situata sull'Alzaia, riva destra, del fiume Adda a Porto d'Adda, frazione di Cornate d'Adda (MB). È tra le più antiche centrali idroelettriche d'Europa ancora funzionanti, avendo iniziato la produzione di corrente elettrica nel 1895, nata da un accordo tra la Edison e il comune di Milano, per fornire alimentazione elettrica ai nuovi tram, che stavano sostituendo gli obsoleti omnibus. La centrale idroelettrica Bertini, fu costruita su progetto dell'ingegner Cesare Cipolletti realizzato dagli ingegneri Enrico Carli e Paolo Milani. Lo studio di Cipolletti prevedeva la costruzione di una centrale idroelettrica dalle forme neorinascimentali che fosse un grande complesso di opere idrauliche.

I lavori per la costruzione della centrale iniziarono nel 1895. Venne utilizzata la diga Poirer nel vicino comune di Paderno d'Adda e il Naviglio come canale di derivazione.L'acqua convogliata attraverso un canale di presa, in parte coperto e in parte a cielo aperto, di 2970 metri, viene raccolta in un bacino e successivamente immessa nei 7 tubi delle condotte forzate. Le turbine installate erano seconde solo a quelle del Niagara e la centrale operava in parallelo con quella termoelettrica di Milano Porta Volta, producendo una potenza complessiva di 11.000 KW.

Il fiume Adda durante l'attraversamento del ponte sito vicino alla Centrale Idroelettrica Angelo Bertini.

La Centrale Idroelettrica Angelo Bertini con le sue condotte forzate, un altro esempio eccellente di archeologia industriale brianzola ancora funzionante.

L'Alzaia del Naviglio di Paderno d'Adda, il canale che ovviava alla non navigabilità del fiume in questo tratto. Camminiamo verso Paderno d'Adda.

Giungiamo alla Centrale Idroelettrica Esterle. La centrale idroelettrica Carlo Esterle è un impianto produttivo situato sulla sponda destra del Fiume Adda, 500 m a valle della preesistente centrale idroelettrica Bertini, nel comune di Cornate d'Adda in località Porto d'Adda. È stata dedicata alla memoria di Carlo Esterle, consigliere delegato della società Edison fino al 1918. La centrale Esterle fu particolarmente curata dal punto di vista architettonico visto che doveva essere rappresentativa per la società Edison che l'aveva costruita. Essa appare più come una villa di delizia lombarda, che un vero e proprio apparato industriale. Notevole è stato lo sforzo d'integrazione del fabbricato al territorio circostante, compiuto nei primi anni del XX secolo, durante l'edificazione della centrale. Oggi rappresenta un esempio significativo di archeologia industriale monumentale ed è nota per la sua particolare bellezza. La Centrale è visitabile al suo interno durante le giornate dedicate alle ville aperte.

Tutti i particolari sono curati. Le grondaie di metallo della centrale hanno la forma di draghi sputa acqua più che fuoco. Le decorazioni della centrale sono ottenute non attraverso un dipinto, ma mediante sottrazione dello strato più superficiale dell'intonaco chiaro che lascia apparire la parte rossa posta al di sotto.

Il fabbricato, costruito in uno stile ricavato dalla tradizione eclettica lombarda, è costituito da un grande corpo a pianta rettangolare con tetto a due falde all'interno del quale è ubicata la sala macchine. Esso è caratterizzato da ornamenti minuziosi, motivi geometrici e floreali strettamente ripetuti. Le colonne ed i capitelli all’ingresso, i lampioni e le gronde di ferro finemente battuto insieme alle imponenti vetrate goticheggianti, rendono l'edificio un prezioso gioiello architettonico.<br />All’interno, le pareti ed il soffitto della sala macchine furono decorati con molta cura, così come degni di nota sono i pavimenti, i lampioni, le lampade ed i numerosi arredi di ferro battuto.

Le acque di alimentazione dell'impianto sono derivate 4800 m più a monte, presso lo sbarramento della diga di Robbiate, appositamente costruito allo scopo. L'operatività della centrale non è controllata in locale ma telecondotta dal centro Manovra Edison di Venina, ubicato presso l'omonima centrale, sito a Piateda (provincia di Sondrio).

Le acque smorzate dall'azione delle turbine escono dalla centrale senza avere una particolare forza, ciò ha evitato l'erosione della sponda del fiume negli anni.

Oggi più che mai l'Adda può dirsi un fiume pulito dopo la cessazione dell'attività tessile nella zona e le nuove normative. Il fiume Adda era all'epoca uno dei più pescosi d'Italia.

Lungo l'alzaia del fiume Adda troviamo diversi tavoli con panchine per una sosta pranzo.

Da questa immagine ben si capisce che siamo tornati sulla parte navigabile del fiume Adda.

Giungiamo alla terza centrale idroelettrica della zona. Si tratta della Centrale Idroelettrica Alessandro Taccani di proprietà dell'Enel situata a Trezzo sull'Adda. L'impianto dispone di sei alternatori per una potenza complessiva generata di 10,5 MW.[1] L'edificio progettato da Gaetano Moretti è un esempio di architettura eclettica per la compresenza di un linguaggio modernista e una forte connotazione di gusto neoromanico.

Nel 1894 l'industriale Cristoforo Benigno Crespi, (1833-1920), titolare di una celebre industria cotoniera e fondatore del villaggio di Crespi d'Adda, acquistò il promontorio di Trezzo con l'intento di costruire una centrale idroelettrica per la produzione di energia elettrica vicino al suo cotonificio. <br />Ottenuta la concessione per lo sfruttamento delle acque, Benigno Crespi costituì la "Società Anonima per le Forze Idrauliche di Trezzo sull'Adda". Il 7 febbraio 1903 acquisì dai fratelli Rolla, titolari di un opificio situato sul promontorio, un'ulteriore concessione. La filanda "Rolla" già dal 1892 faceva uso di due gallerie sotterranee per azionare una turbina. La realizzazione fu affidata a Gaetano Moretti (1860-1938), architetto e illustre esponente di una corrente ispirata al Modernismo, mentre il direttore tecnico fu Adolfo Covi (ingegnere), aiutato da Alessandro Taccani e Oreste Simonatti. Una delle direttive date dal Crespi era che l'impianto fosse ben inserito da un punto di vista ambientale e non contrastasse con i resti del castello visconteo. La scelta del materiale da costruzione cadde su una tipologia di puddinga nota come "ceppo dell'Adda". Moretti progettò un edificio centrale e due ali di lunghezza diversa in uno stile liberty riprendente però forme medievali. Al centro è posta la sala comandi mentre nelle ali laterali si trovano la sala macchine e le turbine.

Giunti a Trezzo sull'Adda parte il Naviglio della Martesana che staccandosi dal fiume Adda ci permetterà di raggiungere, camminando lungo la sua alzaia, il centro di Milano.

In questo punto parte il Naviglio della Martesana che per un breve tratto scorre parallelo al fiume Adda per poi deviare verso la città di Milano. Siamo nei pressi del Santuario della Concesa.

Il Santuario della Divina Maternità di Concesa, convento dei Padri Carmelitani Scalzi, è una tappa obbligatoria di questa tappa. Il convento è un esempio tipico del barocco lombardo. Da questo luogo nasce il Naviglio della Martesana che si dirige verso Milano.<br />

Il quadro dell'altare del Santuario della Concesa: la Madonna del Latte. Quadro dipinto da GianStefano Manetti dell'inizio del 1600.

La Madonna del Barcaiolo visitabile all'interno della sacrestia del Santuario di Concesa. Visita consigliatissima. Si tratta di un affresco della Beata Vergine con il Bambino Gesù dipinto verso il 1485 sulla casa del "Custode delle acque" del Naviglio della Martesana. La Martesana parte a circa 200 metri dal Santuario della Divina Matrnità di Concesa (Trezzo sull'Adda) staccandosi dal fiume Adda. L'affresco era stato voluto soprattutto a protezione dei Barcaioli; essi dovevano percorrere, per tutta la vita, quel Canale Martesana per 30 km affrontandone i pericoli fino a Milano. I barcaioli avevano verso questo affresco una viva e profonda venerazione. Nell'autunno del 1947 la Casa del Custode delle Acque fu abbattuta, ma l'affresco fu salvato per l'intervento dei Carmelitani del convento di Concesa. Il 19 ottobre del 1985 l'affresco restaurato fu accompagnato da uno storico corteo e deposto presso il corridoio della Sacrestia del Santuario di Concesa a Trezzo sull'Adda - MI - .

Il Santuario di Concesa dal Naviglio della Martesana.

Ecco l'alzaia del Naviglio della Martesana che ci accompagnerà sino a Milano città.

I resti di un mulino sul Naviglio della Martesana.

L'indicazione dei km percorsi lungo il Naviglio della Martesana.

Un immenso salice piangente lungo il Naviglio della Martesana.

La Casa del Custode delle Acque del Naviglio della Martesana.

Un altro mulino storico lungo il Naviglio della Martesana.

	Cassano d'Adda
	Centrale Idroelettrica Bertini
	Centrale Idroelettrica Esterle
	Centrale Idroelettrica Taccani
	Centrale Semenza
	Crespi d'Adda
	Imbersago
	Paderno d'Adda
	Ponte San Michele
	Santuario di Concesa
	Santuario Madonna del Bosco
	Traghetto di Leonardo
	Trezzo sull'Adda

Imbersago - Cassano d'Adda. Sentiero di Leonardo. Destinazione Milano / tappa 07

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