Limbara
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Finalmente, dopo due anni di assenza dall’isola, rieccoci qui a camminare sui sentieri di Sardegna e dove iniziare se non dal magnifico (e vicino) gruppo granitico del Limbara?
Visto che con me c’era Rosanna, non ho voluto iniziare l’escursione da un punto basso, ma siamo saliti direttamente alla Madonna della Neve in auto, passando da Tempio Pausania (siamo partiti anche tardi perché aspettavamo a casa un tecnico che doveva effettuare una riparazione), riducendo quindi sensibilmente i dislivelli.
La nostra escursione ha avuto quindi la caratteristica di svolgersi, nella prima parte, sull’altopiano roccioso che si estende appena sotto punta Balistreri (dove ci sono le numerose e “ingombranti” antenne), mentre per la seconda parte siamo scesi a piedi a Vallicciola, per poi recuperare l’auto alla Madonna della Neve.
E’ questa una zona che conosciamo ormai a menadito, visto che quando veniamo in Sardegna, almeno una volta (se non due) saliamo sempre nell’area sommitale del massiccio, che regala ottimi panorami senza fare grandi dislivelli.
Tempo caldo, che ha rispecchiato le torride temperature di questo periodo in Sardegna, ma comunque a volte piacevole quando si era all’ombra o quando c’era qualche filo di vento, non certo come ieri pomeriggio quando, effettuando un giro esplorativo vicino a casa nei pressi di Siligo, uscito alle 14.30 mi sono trovato a dover fare i conti con una temperatura di 43 C°mentre in auto c’erano 50 C°, roba da far venire un balordone…
Nel complesso l’escursione è durata 3 ore con un dislivello di circa 400m.
Presenza dei turisti sempre discreta ma leggermente superiore a quella della nostra ultima visita di due anni fa.
(escursione T2; T3 la breve salita a Punta Giugantinu)
Visto che con me c’era Rosanna, non ho voluto iniziare l’escursione da un punto basso, ma siamo saliti direttamente alla Madonna della Neve in auto, passando da Tempio Pausania (siamo partiti anche tardi perché aspettavamo a casa un tecnico che doveva effettuare una riparazione), riducendo quindi sensibilmente i dislivelli.
La nostra escursione ha avuto quindi la caratteristica di svolgersi, nella prima parte, sull’altopiano roccioso che si estende appena sotto punta Balistreri (dove ci sono le numerose e “ingombranti” antenne), mentre per la seconda parte siamo scesi a piedi a Vallicciola, per poi recuperare l’auto alla Madonna della Neve.
E’ questa una zona che conosciamo ormai a menadito, visto che quando veniamo in Sardegna, almeno una volta (se non due) saliamo sempre nell’area sommitale del massiccio, che regala ottimi panorami senza fare grandi dislivelli.
Tempo caldo, che ha rispecchiato le torride temperature di questo periodo in Sardegna, ma comunque a volte piacevole quando si era all’ombra o quando c’era qualche filo di vento, non certo come ieri pomeriggio quando, effettuando un giro esplorativo vicino a casa nei pressi di Siligo, uscito alle 14.30 mi sono trovato a dover fare i conti con una temperatura di 43 C°mentre in auto c’erano 50 C°, roba da far venire un balordone…
Nel complesso l’escursione è durata 3 ore con un dislivello di circa 400m.
Presenza dei turisti sempre discreta ma leggermente superiore a quella della nostra ultima visita di due anni fa.
(escursione T2; T3 la breve salita a Punta Giugantinu)
Tourengänger:
imerio

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