Cima di Grom dal "canalino" e M. Pagano.
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La Cima di Grom è una bella montagna che si trova nella zona del Mortirolo, e più precisamente nell'omonima Valle di Grom, che si raggiunge seguendo la strada che porta a Pianaccio. Per raggiungere la sua vetta c'è un sentiero ufficiale che parte nei pressi sinistrorsa che si trova a qualche centinaio di metri prima di arrivare alla Malga Andrina, oppure dalla stessa Malga Andrina su percorso libero sino ad intercettare il sentiero che si inerpica con diverse serpentine, ma se siete in vena di fare vie alternative allora non vi resta che seguire questa descrizione.
Si lascia la macchina in uno slargo lungo la strada, proprio nelle vicinanze della Malga Salina, qua c'è una palina, come da indicazioni seguiamo una sorta di sterrata che passa a lato della malga, per poi piegare a sinistra sino ad incrociare la traccia (bollata di giallo) che sale verso N; tale bivio io l'ho saltato per disattenzione ma una volta raggiunti vicini ruderi della Malga Salina Alta su flebile traccia sono risalito sul sentiero bollato. Con tale sentiero si raggiunge il Laghetto Inferiore di Grom, lo si aggira sul lato sinistro e prima di continuare il cammino per raggiungere il laghetto superiore si abbandona la traccia e si piega seccamente a sinistra per raggiungere la base del "canalino" da affrontare. Dal Laghetto non si segue nessuna traccia ma si cammina a percorso libero su terreno misto Rododendri/massi.
Il canalino da risalire l'avevo bene in mente perchè l'avevo visto su una foto posta sul sito Montagne Camune, quindi non mi è stato difficile da individuare, comunque bisogna fare attenzione perchè ci sono tre canali che si assomigliano ma hanno difficoltà diverse. Comincio la salita affrontando una zona erbosa che sta alla base del canalino, qua bisogna fare attenzione perchè un altro canalino invita a risalirlo, ma bisogna stare leggermente a destra per prendere la via giusta e con pendenze intorno ai 55° si prende quota sino ad arrivare ai due terzi del canale stesso dove ora si sdoppia, ora bisogna piegare a sinistra e in diagonale, su terreno misto un po instabile, sbucando su un pratone erboso.
Ripreso fiato ora si sale verso la cima senza traccia obbligata, anzi, senza traccia, con una pendenza costante intorno ai 45°, trecento metri di dislivello veramente micidiali. Pian piano che si sale ci si porta verso il centro della rampa erbosa, si attraversa una ganda un po instabile, poi restando in zone sicure si raggiunge la bella Cima di Grom dove è presente un ometto. 2h15 circa. Vista la zona è inutile dirvi che la visuale è davvero fotonica.
Per la discesa opto ovviamente per la via normale, che nei primi metri è poco visibile. Si tratta di aggirare per qualche metro la parte con i massi, restando 10 metri sotto la cresta, poi magicamente compaiono degli ometti che fanno da guardia ad un'iniziale flebile traccia che poi pian piano diventa più visibile. La bollatura non è presente ma si cammina a campo aperto. Raggiunta la base della montagna, sono uscito dal sentiero in prossimità di un masso e con un lungo camminare tra rododentri, ginepri ed erba sono ritornato alla Malga Salina Alta e poi a quella Nuova, raggiunta la strada asfaltata l'ho seguita (Est) per 200 metri sino ad intercettare sulla destra un evidente sentiero che sale in traverso, raggiunta la dorsale si piega a destra e su comoda cresta si raggiunge la bella cima del Monte Pagano ove sono tresenti delle fortificazioni risalenti alla Grande Guerra del '15/'18.
Il Ritorno all'auto è su medesimo sentiero.
Nota 1): Questo è un giro veramente interessante, soprattutto nella parte in cui si arriva ai laghetti, si affronta il canalino (T4+ o EE) e poi quella sorta di "muro del pianto" che dall'uscita del canale porta alla Cima di Grom. Il resto, come difficoltà, è ordinaria amministrazione o giù di lì.
A' la prochaine! Menek Bluff
Si lascia la macchina in uno slargo lungo la strada, proprio nelle vicinanze della Malga Salina, qua c'è una palina, come da indicazioni seguiamo una sorta di sterrata che passa a lato della malga, per poi piegare a sinistra sino ad incrociare la traccia (bollata di giallo) che sale verso N; tale bivio io l'ho saltato per disattenzione ma una volta raggiunti vicini ruderi della Malga Salina Alta su flebile traccia sono risalito sul sentiero bollato. Con tale sentiero si raggiunge il Laghetto Inferiore di Grom, lo si aggira sul lato sinistro e prima di continuare il cammino per raggiungere il laghetto superiore si abbandona la traccia e si piega seccamente a sinistra per raggiungere la base del "canalino" da affrontare. Dal Laghetto non si segue nessuna traccia ma si cammina a percorso libero su terreno misto Rododendri/massi.
Il canalino da risalire l'avevo bene in mente perchè l'avevo visto su una foto posta sul sito Montagne Camune, quindi non mi è stato difficile da individuare, comunque bisogna fare attenzione perchè ci sono tre canali che si assomigliano ma hanno difficoltà diverse. Comincio la salita affrontando una zona erbosa che sta alla base del canalino, qua bisogna fare attenzione perchè un altro canalino invita a risalirlo, ma bisogna stare leggermente a destra per prendere la via giusta e con pendenze intorno ai 55° si prende quota sino ad arrivare ai due terzi del canale stesso dove ora si sdoppia, ora bisogna piegare a sinistra e in diagonale, su terreno misto un po instabile, sbucando su un pratone erboso.
Ripreso fiato ora si sale verso la cima senza traccia obbligata, anzi, senza traccia, con una pendenza costante intorno ai 45°, trecento metri di dislivello veramente micidiali. Pian piano che si sale ci si porta verso il centro della rampa erbosa, si attraversa una ganda un po instabile, poi restando in zone sicure si raggiunge la bella Cima di Grom dove è presente un ometto. 2h15 circa. Vista la zona è inutile dirvi che la visuale è davvero fotonica.
Per la discesa opto ovviamente per la via normale, che nei primi metri è poco visibile. Si tratta di aggirare per qualche metro la parte con i massi, restando 10 metri sotto la cresta, poi magicamente compaiono degli ometti che fanno da guardia ad un'iniziale flebile traccia che poi pian piano diventa più visibile. La bollatura non è presente ma si cammina a campo aperto. Raggiunta la base della montagna, sono uscito dal sentiero in prossimità di un masso e con un lungo camminare tra rododentri, ginepri ed erba sono ritornato alla Malga Salina Alta e poi a quella Nuova, raggiunta la strada asfaltata l'ho seguita (Est) per 200 metri sino ad intercettare sulla destra un evidente sentiero che sale in traverso, raggiunta la dorsale si piega a destra e su comoda cresta si raggiunge la bella cima del Monte Pagano ove sono tresenti delle fortificazioni risalenti alla Grande Guerra del '15/'18.
Il Ritorno all'auto è su medesimo sentiero.
Nota 1): Questo è un giro veramente interessante, soprattutto nella parte in cui si arriva ai laghetti, si affronta il canalino (T4+ o EE) e poi quella sorta di "muro del pianto" che dall'uscita del canale porta alla Cima di Grom. Il resto, come difficoltà, è ordinaria amministrazione o giù di lì.
A' la prochaine! Menek Bluff
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Menek

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