Ex Casema Campellio 2040 e Lago d'Arno 1825 Valcamonica
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Stufo di tagliare erba in baita, stamattina decido di fare un giretto, il meteo, lasciamo perdere.
In auto scendo giù in fondovalle e a Cedegolo prendo la strada che va a Fresine e poi Isola 886 : villaggio abbandonato, o almeno sembra. in effetti nel 2010 è scomparso l'ultimo abitante fisso. Salgo con una bella multtiera (segnavia 88), passo da una zona boschiva con grossi cavi di acciaio , penso in funzione paramassi, la mulattiera sale senza sosta e con l'ombrello visto la pioggerella insistente arrivo a confluire in una mulattiera in piano in Località Vertice 1780 con alcuni caseggiati dell'Enel. Proseguo a destra percorrendo varie gallerie e paravalanghe e arrivo quasi in piano alla diga del Lago d'Arno 1825 m. Sul lato nord ci sono molte costruzioni. Qui parte verso est una sterrata che costeggia la sponda nord fino alla centrale Campellio, la percorro fino a metà lago circa fino a che trovo un cartello che indica di salire a sinistra per la caserma, salgo tra la bella vegetazione alpina e a un successivo bivio vado in salita e arriovo in breve alla Caserma Campellio o meglio a ciò che ne rimane dopo la valanga distruttiva del 3 aprile 1916 che fece 84 vittime tra i poveri soldati. Ma chi è quel pirla che ha costruito lì la caserma, forse era meglio che chiedesse a qualche pastore camuno che gli indicava dove costruirla, magari accanto a una stalla che resiste da millenni. Il Passo di Campo e la prima linea con l'Impero Austro-Ungarico è lì non molto lontano. Una curiosità : tra le vittime molti veneti e caso strano molti napoletani che forse non avevano mai visto prima la neve da vicino. Salito quindi alla soprastante Traversera 2080 m (come dice il nome è una mulattiera probabilmente militare che fà un lungo traverso in falsopiano al di sopra del limite degli alberi ), qui svolto a sinistra ( a destra si va al Rifugio Maria e Franco e al Passo di Campo ) si va a saliscendi , a un bivio un sentiero scende ripido a sinistra fino alla diga ( il 20 B ) ,io invece proseguito dritto sul 20 per Rasega in discesa e a quota 1885m circa trovo un bivio, svolto a sinistra sul 20A in falsopiano fino ad arrivare ai caseggiati de Il Vertice già visti all'andata. Da qui giù in picchiata come all'andata fino a Isola. Maserato ( inzuppato ) e soddisfatto.
In auto scendo giù in fondovalle e a Cedegolo prendo la strada che va a Fresine e poi Isola 886 : villaggio abbandonato, o almeno sembra. in effetti nel 2010 è scomparso l'ultimo abitante fisso. Salgo con una bella multtiera (segnavia 88), passo da una zona boschiva con grossi cavi di acciaio , penso in funzione paramassi, la mulattiera sale senza sosta e con l'ombrello visto la pioggerella insistente arrivo a confluire in una mulattiera in piano in Località Vertice 1780 con alcuni caseggiati dell'Enel. Proseguo a destra percorrendo varie gallerie e paravalanghe e arrivo quasi in piano alla diga del Lago d'Arno 1825 m. Sul lato nord ci sono molte costruzioni. Qui parte verso est una sterrata che costeggia la sponda nord fino alla centrale Campellio, la percorro fino a metà lago circa fino a che trovo un cartello che indica di salire a sinistra per la caserma, salgo tra la bella vegetazione alpina e a un successivo bivio vado in salita e arriovo in breve alla Caserma Campellio o meglio a ciò che ne rimane dopo la valanga distruttiva del 3 aprile 1916 che fece 84 vittime tra i poveri soldati. Ma chi è quel pirla che ha costruito lì la caserma, forse era meglio che chiedesse a qualche pastore camuno che gli indicava dove costruirla, magari accanto a una stalla che resiste da millenni. Il Passo di Campo e la prima linea con l'Impero Austro-Ungarico è lì non molto lontano. Una curiosità : tra le vittime molti veneti e caso strano molti napoletani che forse non avevano mai visto prima la neve da vicino. Salito quindi alla soprastante Traversera 2080 m (come dice il nome è una mulattiera probabilmente militare che fà un lungo traverso in falsopiano al di sopra del limite degli alberi ), qui svolto a sinistra ( a destra si va al Rifugio Maria e Franco e al Passo di Campo ) si va a saliscendi , a un bivio un sentiero scende ripido a sinistra fino alla diga ( il 20 B ) ,io invece proseguito dritto sul 20 per Rasega in discesa e a quota 1885m circa trovo un bivio, svolto a sinistra sul 20A in falsopiano fino ad arrivare ai caseggiati de Il Vertice già visti all'andata. Da qui giù in picchiata come all'andata fino a Isola. Maserato ( inzuppato ) e soddisfatto.
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Antonio59 !
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