Monte Doubia Mt. 2464
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...questa escursione ha rappresentato una vera boccata d’aria in un periodo denso di affanni lavorativi…di peripezie varie …..
...e non importa se nel mese di settembre c’è stato sempre bel tempo con clima estivo e noi eravamo impossibilitati ad approfittarne… e non importa se abbiamo fatto questa uscita quando sono arrivati il freddo e la prima neve….e non importa se il Monte Doubia avrebbe meritato una giornata di sole pieno e cielo terso per i panorami che può offrire ….non importa se arrivati in punta ha cominciato a nevischiare….. quello che conta è andar per monti, anche se il meteo non sempre è clemente….
Oggi visitiamo una nuova vallata, la Val d’Ala, una delle tre valli di Lanzo.
Arrivati ad Ala di Stura, dalla piazza centrale imbocchiamo la via Pian del Tetto e la percorriamo fino al ponte sul Rio della Chiesa, che si passa salendo lungo una strada sterrata posta tra boschi di castagni e faggi.
Da qui, seguendo il segnavia 238, giungiamo alla radura di Pian d’Attia non prima di aver incontrato le borgate de la Lombarda, la Comba e Ciautè.
A monte di Pian d’Attia si entra in un’estesa faggeta che si attraversa per ripida traccia fino a giungere all’alpe Attia , dove il bosco lascia spazio a vaste distese di pascoli.
Oltre l’alpeggio la traccia riprende a salire in maniera più decisa e, con alcuni tornanti, guadagna il Colle d’Attia .
Fino al colle tutto bene e poi da qui il sentiero sparisce o meglio c’è ma non è facile reperirlo.
Sappiamo che dobbiamo seguire i paletti… in realtà ne troviamo solo due… allora seguiamo gli ometti..ma le traccie sono diverse …più traccie.. più ometti …. più ometti … più traccie… in direzioni diverse…tanta erba olina… ad un certo punto ci troviamo nella pietraia.. …ma con un cambio di rotta riusciamo a riprendere il sentiero sull’erboso crinale che scende dalla cima.
Poco prima della vetta arriviamo ad un ampio avvallamento, saliamo su di un promontorio attirati dall’omino, pensando fosse la vetta e invece dobbiamo perdere dislivello, ritornare nell’avvallamento e da qui risaliamo la punta del Monte Doubia …solitaria, perché abbiamo incontrato solo un paio di persone che già erano in discesa … e comincia a nevischiare….
Scattiamo le foto e giù verso il colle, facciamo una breve pausa all’Alpe Attia e come tradizione, sosta finale al negozio “ Non solo pane “ di Ala…..!!!!
Nadia e Graziano
...e non importa se nel mese di settembre c’è stato sempre bel tempo con clima estivo e noi eravamo impossibilitati ad approfittarne… e non importa se abbiamo fatto questa uscita quando sono arrivati il freddo e la prima neve….e non importa se il Monte Doubia avrebbe meritato una giornata di sole pieno e cielo terso per i panorami che può offrire ….non importa se arrivati in punta ha cominciato a nevischiare….. quello che conta è andar per monti, anche se il meteo non sempre è clemente….
Oggi visitiamo una nuova vallata, la Val d’Ala, una delle tre valli di Lanzo.
Arrivati ad Ala di Stura, dalla piazza centrale imbocchiamo la via Pian del Tetto e la percorriamo fino al ponte sul Rio della Chiesa, che si passa salendo lungo una strada sterrata posta tra boschi di castagni e faggi.
Da qui, seguendo il segnavia 238, giungiamo alla radura di Pian d’Attia non prima di aver incontrato le borgate de la Lombarda, la Comba e Ciautè.
A monte di Pian d’Attia si entra in un’estesa faggeta che si attraversa per ripida traccia fino a giungere all’alpe Attia , dove il bosco lascia spazio a vaste distese di pascoli.
Oltre l’alpeggio la traccia riprende a salire in maniera più decisa e, con alcuni tornanti, guadagna il Colle d’Attia .
Fino al colle tutto bene e poi da qui il sentiero sparisce o meglio c’è ma non è facile reperirlo.
Sappiamo che dobbiamo seguire i paletti… in realtà ne troviamo solo due… allora seguiamo gli ometti..ma le traccie sono diverse …più traccie.. più ometti …. più ometti … più traccie… in direzioni diverse…tanta erba olina… ad un certo punto ci troviamo nella pietraia.. …ma con un cambio di rotta riusciamo a riprendere il sentiero sull’erboso crinale che scende dalla cima.
Poco prima della vetta arriviamo ad un ampio avvallamento, saliamo su di un promontorio attirati dall’omino, pensando fosse la vetta e invece dobbiamo perdere dislivello, ritornare nell’avvallamento e da qui risaliamo la punta del Monte Doubia …solitaria, perché abbiamo incontrato solo un paio di persone che già erano in discesa … e comincia a nevischiare….
Scattiamo le foto e giù verso il colle, facciamo una breve pausa all’Alpe Attia e come tradizione, sosta finale al negozio “ Non solo pane “ di Ala…..!!!!
Nadia e Graziano
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ralphmalph

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