Auf den Stöcken (2591 m)
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Con pericolo valanghe marcato, ma bel tempo e voglia di proseguire i miei esperimenti con gli sci, opto per una meta ritenuta generalmente sicura.
Il viaggio è un po’ lungo, con la galleria del Gottardo da passare a non più di 80 km/h, ma la valle merita.
Arrivo, come mio solito, a Realp che non ha ancora albeggiato. Aspetto che sorga il sole e mi preparo. Il termometro della mia macchina segna attorno ai -10°, ma in realtà uscendo non sento poi così freddo.
Sci in spalla e parto. Già tante carovane di scialpinisti salgono insieme a me. Un primo tratto sulla strada della Furka, poi tutti prendono una scorciatoia per tagliare i vari tornanti. Li seguo, ma la poca neve, la traccia ripida e la mia inesperienza fan sì che inciampi e pieghi un bastoncino. Mi tiro su e penso… “bel modo di incominciare la giornata!”. Per non peggiorare le cose, decido di non andare avanti con le scorciatoie, ma di seguire la strada. Ora sono tutto da solo. Giunto all’altezza dell’Hotel Galenstock, passo in neve fresca e ne approfitto per fare un po’ di esercizi di inversione su un terreno senza alcuna difficoltà. A quota 2240 devio verso destra, seguendo idealmente il percorso che mi ero prefissato ieri, per evitare tutti i punti ripidi. Una traccia sale in diagonale fino ad entrare, attorno a 2400, in una zona con belle vallette dalla neve (quasi) immacolata. La mia meta non è molto distante, ancora un ultimo sforzo ed eccomi!
La bellissima giornata e la fama della meta fan sì che in vetta ci sia un viavai di scialpinisti. Ad un certo punto ne vedo salire tre che riconosco: sono Sandra, Elena ed Alessandro, con cui, un po’ di anni fa, andavo spesso in giro d’inverno, con le ciaspole. Ci riconosciamo, ci salutiamo e racconto della mia scelta di provare gli sci a loro che ben si ricordavano della mia passione per le ciaspole di cui ero uno strenuo difensore!
Per la discesa mi propongono di unirmi a loro. Lo faccio volentieri, ma preciso che sono veramente lento. Per loro non è un problema, quindi dopo che anche loro hanno finito di mangiare, partiamo.
La prima parte di discesa va bene, poi, ad un tratto, mi sento rallentare in modo vistoso. Mi si sono formati gli zoccoli sotto gli sci, ma qualcosa di mai visto! Al punto da rimanere immobile anche con gli sci rivolti a valle, lungo la linea di massima pendenza! Per fortuna Sandra ha con sé una saponetta di sciolina. Togliamo quanta più neve e ghiaccio che si è formato (evidentemente perché gli sci, nell’attesa in vetta, si sono scaldati eccessivamente) e fortunatamente riesco a ripartire. Anche Alessandro ha un problema simile. Evidentemente la neve oggi ha qualche problema. Poco più avanti, mi si ripresenta il problema, ma stavolta in forma ridotta. Ancora una passata di paraffina e proseguo. La stradina non è lontana, da lì in poi è tutta discesa a rotta di collo, solo frenando ogni tanto sul duro fondo ghiacciato per non prender troppo velocità.
Giunti a Realp, ci fermiamo per bere qualcosa in compagnia e fare ancora un po’ di chiacchiere. In fondo, a parte il mio problema agli sci, la discesa non è andata poi così male… Ci scambiamo i numeri e alla prossima!

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