Corno alle Scale e Cornaccio
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Raggiungiamo lungo una stretta stradina il Rifugio Segavecchia, punto di partenza dell'escursione di oggi. Ma oggi, purtroppo, il meteo non è come ieri e già ampi nuvoloni coprono le cime. Ad ogni modo ci incamminiamo lungo il Sentiero 119, una sorta di "direttissima" per il Corno alle Scale. Infatti se nella prima parte il sentiero è ripido ma ancora nella normalità, nella parte centrale raggiunge pendenze "proibitive", tanto da, in alcuni punti, doversi attaccare ai tronchi per aiutare la progressione. Molto probabilmente il terreno fangoso ha accentuato la sensazione di ripidità e difficoltà e forse il T4- potrebbe risultare eccessivo ma con queste condizioni un'eventuale discesa da questo versante sarebbe insidiosa.
Un cartello all'imbocco del tracciato mette in guardia sulle difficoltà per "escursioni esperti" ma essendoci un breve tratto attrezzato nella parte finale, ormai verso la cima, è normale questo tipo di valutazione delle difficoltà. Di fatto se si sopravvive al bosco ripido e fangoso, il tratto attrezzato lo si supera senza nessun problema.
Arrivati sulla dorsale puntiamo subito alla Punta Sofia, quella con la grossa croce, per poi tornare sui nostri passi e salire la vetta vera e propria del Corno alle Scale, cima posta a pochi metri dall'arrivo di una seggiovia che sale dal versante opposto (quello in cui eravamo ieri). Senza accorgercene passiamo anche da Punta Giorgina prima di scendere al Passo Strofinatoio dove faccio una veloce divagazione sul Monte Cornaccio.
Siamo totalmente immersi nella nebbia ed inoltre tira un vento freddo e teso. Condizioni che personalmente non mi disturbano ... anzi, "combattere" con il vento mi sembra accentui la sensazione di "selvaggio" di un monte ... almeno finchè le temperature corporee si mantengono entro certi limiti di sopportazione. Ma i limiti tra uomo e donna sono ben diversi e infatti Manuela, mezza congelata, preferisce scendere. Giunti quindi al Passo del Cancellino prendiamo il Sentiero 121 che scende direttamente al Rifugio Segavecchia, lasciando il percorso programmato per un'altra occasione.
Un cartello all'imbocco del tracciato mette in guardia sulle difficoltà per "escursioni esperti" ma essendoci un breve tratto attrezzato nella parte finale, ormai verso la cima, è normale questo tipo di valutazione delle difficoltà. Di fatto se si sopravvive al bosco ripido e fangoso, il tratto attrezzato lo si supera senza nessun problema.
Arrivati sulla dorsale puntiamo subito alla Punta Sofia, quella con la grossa croce, per poi tornare sui nostri passi e salire la vetta vera e propria del Corno alle Scale, cima posta a pochi metri dall'arrivo di una seggiovia che sale dal versante opposto (quello in cui eravamo ieri). Senza accorgercene passiamo anche da Punta Giorgina prima di scendere al Passo Strofinatoio dove faccio una veloce divagazione sul Monte Cornaccio.
Siamo totalmente immersi nella nebbia ed inoltre tira un vento freddo e teso. Condizioni che personalmente non mi disturbano ... anzi, "combattere" con il vento mi sembra accentui la sensazione di "selvaggio" di un monte ... almeno finchè le temperature corporee si mantengono entro certi limiti di sopportazione. Ma i limiti tra uomo e donna sono ben diversi e infatti Manuela, mezza congelata, preferisce scendere. Giunti quindi al Passo del Cancellino prendiamo il Sentiero 121 che scende direttamente al Rifugio Segavecchia, lasciando il percorso programmato per un'altra occasione.
Tourengänger:
Andrea!

Communities: Hikr in italiano
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