Alpe Granda: quanta neve senza andare in quota!

Per questa giornata decido di fare una ciaspolata all'alpe Granda: le previsioni sono di ottima prospettiva,la neve caduta abbondantemente tra il 25 e 30 marzo dovrebbe riservarmi la possibilità di trovarne anche su questo versante battuto dal sole.

Giunto in zona ecco che si comincia a vedere la neve sulla strada: arrivato al tornante di quota 1350 decido di parcheggiare un centinaio di metri prima,lasciando l'auto all'ombra per quando rientro.

Parto e dopo un poco decido di mettere le ciaspole,giungendo alla bella alpe Granda m.1650 dove oltre sarebbe stata un'impresa proseguire senza tali attrezzi: decido di fare un giro al rifugio,chiuso e senza alcun ricovero di emergenza (ho saputo che han festeggiato il capodanno) poi proseguo nel mio girovagare per fare le foto di tale zona in versione "bianca" e silenziosa ammirando per quel poco che si poteva,il monte Disgrazia e le cime della val Masino.

La tentazione di andare alla cima dell'Olmo proseguendo dal bivacco Scermendone,non nego di averla avuta,come non nego di sapere a cosa sarei andato incontro visto l'abbondanza di neve che ho trovato alla quota raggiunta e,considerando la cispolata prevista per il giorno successivo: quindi per oggi è sufficiente così,bisogna sapersi accontentare e ponderare/valutare bene cosa è meglio fare.

Qui alcuni escursionisti che sentivo da lontano hanno rinunciato a proseguire oltre la cancellata essendo sprovvisti di ciaspole mentre una famigliola con a seguito il figlio senza ciaspole erano a spasso: il ragazzo ha lasciato dei profondi buchi nella neve nonostante la mia traccia e la ribattuta dei suoi genitori dai quali ho avuto informazioni interessanti di cui chiederò conferma appena ne avrò l'occasione.

La giornata di Pasqua non è stata stupenda come lo scorso anno in cui non vi erano nubi a perdita d'occhio,ma non posso lamentarmi considerando che ho ugualmente trascorso una stupenda giornata di Pasqua in montagna,cosa che han fatto in molti,visto che al rientro vi o incontrato altre due ragazze che salivano senza ciaspole di cui ho avvisato il problema che avrebbero difficilmente superato una volta giunti al cancello.

Poco più sotto ancora un altra con il suo cane che si divertiva andare su e giù con la neve,mi dice che voleva salire al rifugio per salutare i gestori,ma gli ho detto che è chiuso e senza bastoncini e ciaspole sarebbe stato difficile raggiungerlo.

Giunto al tornante dove la strada procede per Our di Cima ho visto con sorpresa 7 auto parcheggiate e altre 3 che salivano: conferma che la zona è apprezzata per lo stupendo panorama che sa offrire e la bellezza del suo circondario.

Alla prossima!