Capanna Zemblasca (1809 m) - Ciaspolata
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Escursione con le racchette da neve all’Alpe di Prato, nel Comune di Quinto, fino ad una capanna poco conosciuta (questa è la prima descrizione in Hikr.org), di proprietà dei Boggesi Alpe Prato di Ambrì.
Ho scoperto questo rifugio solo quindici giorni fa, quando l’ho individuato e fotografato dalla cima del Motto del Toro. Da allora, mi sono ripromesso di visitarlo o con le racchette o con gli sci.
Inizio dell’escursione: ore 9:05
Fine dell’escursione: ore 13:15
Pressione atmosferica, ore 9.00: 1027 hPa
Velocità media del vento: 0 km/h
Temperatura alla partenza: -1°C
Isoterma di 0°C, ore 9.00: 2200 m
Temperatura alla Capanna Zemblasca alle ore 11.20: 6°C
Temperatura al rientro: 3,5°C
Sorgere del sole: 7.27
Tramonto del sole: 16.52
La giornata inizia con il solito ingorgo stradale: impiego un’ora d’auto per percorrere i 20 km che separano Mendrisio da Lugano!
Dalla località di Ambrì Sopra, poco prima del sottopassaggio della linea ferroviaria, imbocco la strada asfaltata, che alla sinistra sale in circa 5 km a Giof (1386 m). Solo gli ultimi duecento metri della carreggiata sono leggermente innevati.
Oggi desidero percorrere un sentiero che non conosco ancora. Dalla parte alta dell’agglomerato seguo la strada carrabile per Cassin, che lascio dopo 400 m, a circa 1425 m di quota. Non c’è nessun segnavia, tuttavia, il sentiero, almeno all’inizio, sembrerebbe assai agevole; poco più in alto cambia però decisamente aspetto. Lambisce i ripari valangari, diventa tortuoso, ripido ed è coperto da uno spesso strato di neve, che aumenta man mano salgo di quota. Vedo moltissime impronte di animali selvatici: camosci, scoiattoli, piccoli roditori, volpi.
Dopo 50 minuti di cammino raggiungo, a circa 1690 m di quota, la strada poderale che da Cassin porta a Pian Taiöi. Da qui via ci sono ancora 370 m, in leggera discesa, per arrivare al corte principale dell’Alpe di Prato. La neve supera i 20 cm: decido allora di montare le racchette, dopo di che continuo sulla nota via di salita per il Rifugio Garzonera. Dal segnavia posto all’inizio del sentiero, continuo diritto rimanendo sulla stradina, che superati il Ri della Valletta, nonché il Calcascia, mi porta in una radura baciata dal sole, ove è ubicata la fantastica Capanna Zemblasca (1809 m).

Capanna Zemblasca (1809 m)
La cascina dispone di quattro posti letto ed è dotata di acqua corrente, corrente elettrica da pannello solare, cucina a legna e a gas. Per la riservazione vedi il format nel sito www.zemblasca.ch.
Mi godo il sole su una panca della terrazza ad una temperatura assai gradevole: 6°C. A SSE si eleva il Motto del Toro (2219 m), la cima raggiunta due settimane fa, che mi ha permesso di scoprire questa capanna.
È con dispiacere che lascio questo posto idilliaco, anche perché dopo poche decine di metri entrerò nell’ombra invernale.
Per il ritorno a Giof scelgo una via nuova per me: da Pian Taiöi seguo la strada alpestre in direzione di Cassin fino al bivio presso il Ri Secco (1550 m), quindi svolto a sinistra per gli ultimi 2,5 km che mi separano da Giof.
Seconda ciaspolata della stagione nell’appartata Alpe di Prato, alla scoperta di una capanna ubicata in una radura da favola, sotto una coltre di 28 cm di neve farinosa. È amore a prima vista!
Tempo di salita: 1 h 50 min
Tempo totale: 4 h 10 min
Tempi parziali
Giof (1386 m) – Pian Taiöi (1670 m): 1 h
Pian Taiöi (1670 m) – Capanna Zemblasca (1809 m): 50 min
Capanna Zemblasca (1809 m) – Ri Secco (1550 m) – Giof (1386 m): 1 h 40 min
Dislivello in salita: 560 m
Sviluppo complessivo: 9,5 km
Difficoltà: T2 / WT2
SLF: 3 (marcato)
Coordinate Capanna Zemblasca: 693ˈ139 / 150ˈ338
Copertura della rete cellulare: Swisscom buona

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