Quattro pedalate con la city bike,anzi, periplo del Lago d'Iseo.
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Era nell’aria questo giro, soprattutto dopo che il buon Alex Amadeus mi ha gentilmente regalato una city bike, bicicletta non certo di livello alto ma comunque sempre meglio del “cancello”, così l’ha definita
Daniele66 che avevo tra le mani poco tempo fa.
Partiamo dalla stazione Fs di Iseo, dopo essere sopraggiunti con il famoso trenino che da Brescia porta a Edolo, saltati in sella e messo il caschetto non ci resta che provare a fare un bel giro senza aver fatto un adeguato allenamento. Si esce dal paese puntando verso le Torbiere, seguendo la trafficata “provinciale”, un chilometro di strada da fare a chiappe strette, poi una volta arrivati alla rotonda poli direzionale via verso Clusane e la vicina Paratico. Si potrebbe pedalare sulla ciclabile in questo tratto, ma purtroppo le condizioni del fondo non sono propriamente in buone condizioni per una bicicletta che monta copertoni appena più grossi dei palmer.
A Paratico si passa sul bel ponte che porta alla dirimpettaia Sarnico, ponte che permette di oltrepassare il Fiume Oglio, usciti dalla bella località turistica ora non resta che percorrere la sponda bergamasca del Lago. Qua il traffico è ancora un po intenso ma la strada è larga, sufficiente a volte per ospitare tratti di ciclabile, passati da Predore la strada si stringe in maniera decisa e corre qualche metro sopra il filo d’acqua.
E’ bello pedalare in questo tratto di strada, una strada a “serpentina” che lambisce belle insenature, nonostante l’attraversamento di qualche galleria da fare assolutamente con le regolari luci, si giunge a Lovere abbastanza tranquillamente grazie alla scarsità del traffico e alla velocità moderata da parte dei rispettosi automobilisti.
Lovere è molto carina ed è inserita tra i Borghi più belli d’Italia, il suo lungolago è sempre molto frequentato e anche oggi la gente non manca, come non mancano le innumerevoli moto parcheggiate nell’ampia piazza. Tra Lovere e Pisogne ci sono altri 3 o 4 km di strada provinciale, ma di grossi pericoli non se ne corrono.
Siamo a Pisogne, di nuovo sulla sponda bresciana del Lago, passata la stazione Fs si sbuca nella piazza principale che domina il porticciolo, piazza dove i posti per fare un break non mancano di sicuro, basta farsi largo tra i tanti motociclisti che fanno di Pisogne una tappa obbligata. 2h45. Notizia a latere: tra Pisogne e Toline c’è il sentiero che porta verso la Ferrata Trentapassi.
A Pisogne ci fermiamo per il pranzo, anche se non sono ancora le 12, e come antipasto ci gustiamo la vista sul lago, i Passeri, che qua sono abituati ad avvicinarsi all’uomo circondano il nostro tavolo. Queste piccole “carogne” hanno il potere di intenerirti mostrando un’alta scuola di paraculaggine, e allora mentre aspettiamo la nostra insalatina mista abbinata ad una bruschetta ai carciofi, sbricioliamo qualche grissino giusto per pagare il pegno ai simpatici volatili. Tutto perfetto… ma non abbiamo fatto i conti con il resto della fauna! Ecco, arrivano… le Anatre. 1,2,3,4,5… minchia! Quante sono? E quanti sono i Gabbiani? E gli Svassi? E cazzo, no è, anche i Cavedani nell’acqua aspettano la loro parte. In che casino ci siamo ficcati?
Per risolvere l’annosa questione abbiamo pranzato in 15 minuti e poi via a gambe levate, e per non essere inseguiti sino ad Iseo abbiamo dovuto abbandonare sull’asfalto 2 panini e un tot di grissini belli che sbriciolati.
Da questa parte del Lago è una meraviglia pedalare, da Pisogne a Sale Marasino praticamente si scorre lungo una bella ciclabile, soprattutto da Pisogne a Marone il percorso è veramente interessante. Passato Sale Marasino la ciclabile finisce, ma il marciapiede che costeggia il lago è grande abbastanza per poter pedalare in tutta tranquillità, noi, visto lo scarso traffico automobilistico, siamo rimasti sulla bella strada costiera che attraversa gli ultimi abitati prima di arrivare a Iseo. In sequenza passiamo ancora: Sulzano-
Pilzone-Covelo, poi via per il lungo rettilineo che ci porta alla Stazione Fs di Iseo. 4h15 e culo devastato dalla sella.
Visto che il nostro treno di ritorno è fissato un ora dopo il nostro arrivo, un bel gelato non ce lo toglie nessuno, come del resto non ci manca l’ottima bibita bio offertaci da un nostro amico concittadino incontrato proprio nei pressi della gelateria.
Nota 1): Bellissimo giro intorno al Lago d’Iseo, il mio lago, quello che frequento da una vita; mai avrei pensato un giorno di affrontarne il suo periplo in bicicletta, men che meno adesso che ho passato i 50 anni, ma si sa, le sorprese nella vita sono dietro l’angolo. Come dicevo nella descrizione, il giro è fattibile a livello di sicurezza e traffico, grossi pericoli non ne abbiamo incontrati, anzi, per lunghi tratti è stata una vera sciambola. Noi senza allenamento e con una semplice bici per fare 65 km ci abbiamo impiegato 4h15, calcolando che si passano diversi paesi e semafori credo sia un tempo non poi così male.
Nota 2): Cose a caso!
Spinoza 1): Formigoni e altri 20 parlamentari stanno pensando di tornare in Forza Italia. Per chiarire il concetto di "migranti economici".
Spinoza 2): Abusi su 547 bimbi del coro di Ratisbona. Ma per il Vaticano sono solo voci.
Lercio: Africa: non suona la sveglia, strage di Gazzelle.
A la prochaine! Menek,Rosa
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