Monte Corvo (2623 m) e Pizzo Camarda (2332 m) da Lago di Provvidenza


Publiziert von martynred , 2. September 2016 um 15:50. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Italien » Abruzzen
Tour Datum:16 August 2016
Wandern Schwierigkeit: T4+ - Alpinwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 7:30
Aufstieg: 1514 m
Strecke:14 Km - sentieri n.101, 116, 111, 115
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Lago di Provvidenza, continuare per la strada sterrata con l'auto per evitare un lungo noioso tratto accessibile anche in macchina.
Unterkunftmöglichkeiten:Rifugio Fioretti o 2 campeggi lungo la strada sterrata

             Abruzzo, Gran Sasso

La nostra caparbietà ci fa ritornare sui passi del Monte Corvo anche al terzo giorno di trekking delle nostre vacanze abruzzesi. Dopo aver imparato dal giorno precedente che a volte è meglio seguire i consigli e non avventurarsi nelle proprie eroiche idee... decidiamo di raggiungere il Monte Corvo dal sentiero classico.
 



Partiamo presto per raggiungere ancora una volta il Lago di Provvidenza. Questa volta decidiamo di proseguire in macchina oltre la diga fino quando possibile. Lungo questa strada sterrata incontriamo Domenico, il gestore del "Rifugio Fioretti", che ci consiglia di raggiungere il campeggio ubicato poco prima del Rifugio. Lungo la strada passiamo davanti ai ruderi del "Mulino Cappelli", con adiacente campeggio. Si può lasciare la macchina qui e proseguire a piedi mantenendo sempre la sinistra. Attenzione: lungo la strada si incontrano deviazioni con divieto di accesso, non passate né sostate in queste zone per evitare multe salate.


Domenico ci fornisce importanti informazioni sul percorso, ad esempio di evitare di passare molto vicino ai pascoli di bestiame sorvegliati da cani aggressivi. Ci avviamo quindi lungo il sentiero n.101 che attraversa l'erbosa Valle di Solagne. Giunti allo Stazzo di Solagne siamo costretti a cambiare direzione in quanto qualche cane pastore si accorge della nostra presenza ed inizia ad avvicinarsi ringhiando. Per tal motivo facciamo dietro front e valutiamo come poter aggirare l'ostacolo e arrivare alla Sella di Monte Corvo. La soluzione migliore sembra essere quella di risalire i pendii erbosi del versante sud del Corvo fino ad incontrare nuovamente il sentiero bollato bianco-rosso.
Notiamo che alcuni escursionisti stanno scendendo dalla vetta. Optiamo così di uscire dalla traccia e risalire verticalmente il pendio, ancora erboso, evitando così la Sella. La faticante ascesa ci porta ad un grande masso bianco bollato, incrociando così il sentiero n.116.


Dopo una breve pausa seguiamo i bolli che ci portano a percorrere la cresta est del monte, caratterizzata da sassi poco stabili e suolo ghiaioso, spesso richiedendo l'uso delle mani, o delle quattro zampe come per Panda (un nuovo amico incontrato sul percorso). In poco meno di mezz'ora conquistiamo la tanto attesa vetta del Monte Corvo.


Insieme ad un trio proveniente da Campo Imperatore recuperiamo le energie con un buon “piatto” di pasta ed un caffè offertoci. Il panorama anche da qui è mozzafiato, il lago blu di Campotosto rimane ai miei occhi un gioiello prezioso, e la vista del tragitto percorso il primo giorno delle nostre vacanze abruzzesi consolida la nostra consapevolezza della “lunga” distanza percorsa.
L'idea iniziale, suggeritaci da Domenico, era di scendere dalla cresta ovest del monte fino a chiudere l'anello al "Rifugio Fioretti". Ma, non soddisfatti e non ancora stanchi, studiamo la cartina per allungare la gita di oggi. La vetta all'apparenza più vicina ed accessibile è il Pizzo di Camarda, dalla parte opposta della valle, verso sud-ovest.


Dalla cartina pare che basti ridiscendere dalla cresta est n.116 fino la Sella del M. Corvo, proseguire fino il Colle di Venacquaro, passare per la Forchetta della Falasca e mettersi così sul sentiero n.117. Questo avrebbe portato alla Sella delle Malecoste e seguendo la cresta verso ovest al Pizzo Camarda.
Purtroppo, giunti alla Sella di Venacquaro, non trovando alcun segnavia e/o bollo abbiamo proseguito dritto discendendo un piccolo pendio che però terminava con uno strapiombo, qui il dubbio di proseguire oltre. Visto l'ampio margine di tempo disponibile abbiamo deciso di provarci. Non ci rimaneva scelta che scendere ad ovest e valutare un possibile tragitto di ascesa. Arrivati a Le Pozze, un pianoro erboso, la via più accessibile sembrava essere un canale sassoso poco distante dalla cima del Pizzo; il sentiero n.117 a questo punto era senza dubbio inaccessibile e troppo distante. Le molteplici collinette erbose e rocciose ponevano un punto interrogativo ad ognuna di queste. Fortunatamente siamo riusciti ad aggirarle o cavalcarle fino a raggiungere la base del canale individuato precedentemente. Dalla base siamo saliti distanti uno dall'altra per evitare la caduta di massi sul compagno sottostante. Il canale era un ammasso di sassi di svariate dimensioni, stabili e non, e sprazzi d'erba con una pendenza inizialmente più dolce per poi aumentare a tratti da 56°.
L'ultimo tratto si presentava completamente erboso ma non scivoloso e abbastanza esposto. Al termine di questo canale era presente una parvenza di sentiero che da questa sella sembrava portare al Pizzo, ma abbiamo preferito seguire la cresta puntando all'anticima dove, con gran sorpresa, abbiamo ritrovato una vecchia freccia verniciata. Altri due passi e tocchiamo con mano la croce di vetta del Pizzo Camarda. Personalmente non credevo potessimo farcela essendo tutto tragitto fuori traccia e la distanza dal Monte Corvo.

 

Dopo un ulteriore sguardo alla cartina, ritroviamo dei vecchi bolli che ci porteranno al Lago di Camarda per un sentiero completamente erboso, il n.111. Raggiunto questo laghetto circondato da robusti cavalli lasciamo alle spalle gli altri sentieri che qui si incrociano, per scendere dal selvaggio sentiero n.115. Questo è ben bollato ma spesso di difficile identificazione dovuta all'erba alta. Questo sentiero l'avevamo già parzialmente individuato dalla cima del Monte Corvo rassicurandoci almeno un po'. Poco dopo la metà ci si trova su una selletta fra due boschetti dove qualsiasi traccia scompare. L'intuito ci fa continuare dritto fino a ritrovare segni di vernice rossa e gialla sui tronchi del bosco sulla nostra destra, presenti fino a raggiungere il "Rifugio Fioretti".
 



La soddisfazione di aver raggiunto il Pizzo Camarda, e a maggior ragione stando fuori traccia, ci riporta al Rifugio col sorriso dove trascorreremo almeno due ore in compagnia di Domenico e simpatici amici. Due ore di storia dei luogo, una vecchia vaccheria, e prodotti tipici a noi sconosciuti (olio di faggio) e degustazioni mooolto locali (spinaci selvatici raccolti al momento e funghi quasi freschi), il tutto accompagnato da buon scarso vino (a caval donato non si guarda in bocca). Perché poi che lasciano il segno sono le anime delle persone e le emozioni vissute, non le cartoline! LIVE THE MOMENT

Tempistiche effettive:
Rifugio Fioretti - base Monte Corvo: 2.07 h
base Monte Corvo - cima Monte Corvo: 0.27 h
Monte Corvo - Sella del Monte Corvo: 0.27 h
Sella del Monte Corvo - Pizzo Camarda: 1.48 h
Pizzo Camarda - Lago di Camarda: 0.25 h
Lago di Camarda - Rifugio Fioretti: 0.45 h

Totale ore di cammino circa: 5.50 h

Tourengänger: botticchio, martynred
Communities: Hikr in italiano


Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden

Galerie


In einem neuen Fenster öffnen · Im gleichen Fenster öffnen

T4-

Kommentare (2)


Kommentar hinzufügen

Andrea! hat gesagt:
Gesendet am 13. September 2016 um 23:00
La Cima di Camarda ... la mia incompiuta in zona Gran Sasso ... e poi quel simpaticone di Domenico del Rifugio Fioretti: con noi ci ha messo un pochino prima di risultare simpatico.

A.

martynred hat gesagt: RE:
Gesendet am 13. September 2016 um 23:07
ciao! a me invece manca il Monte Camicia..ma anche le Torri di Casanova e cimette varie. Domenico è stato gentilissimo fin da subito, ci ha risparmiato una multa salata e ci ha offerto uno strappo in macchina...storia lunga. Al rientro, dopo aver capito che non eravamo merenderos come ci aveva identificato inizialmente, ci ha raccontato della collaborazione con il Nepal e le loro attività. Ottima persona, molto gentile e sensibile! L'avessimo saputo prima ci saremmo fermati tutta la notte da lui!


Kommentar hinzufügen»