Monte Corvo (Gruppo del Gran Sasso)


Publiziert von Andrea! , 14. September 2015 um 07:55.

Region: Welt » Italien » Abruzzen
Tour Datum:15 August 2015
Wandern Schwierigkeit: T4- - Alpinwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 2 Tage
Aufstieg: 3100 m
Strecke:30,5 km a/r
Zufahrt zum Ausgangspunkt:San Pietro Jenca.

Puntata 4/6. Il nostro piccolo viaggio alla scoperta del Gran Sasso d'Italia.

Il nostro obiettivo è salire sulla cima del Monte Corvo ma lo faremo in due giorni, partendo dalla strada nei pressi di San Pietro Jenca avremo così anche la possibilità di pernottare nel piccolo rifugio "Del Monte". Penso che questa sia la zona meno battuta del Gran Sasso e in effetti non incontreremo nessuno sul percorso ma forse anche per questioni meteo. Infatti anche oggi dobbiamo fare i conti con i temporali annunciati nel pomeriggio, quindi partiamo presto al mattino.

Sapientemente avevamo fatto un sopralluogo il giorno prima per capire dove iniziava il sentiero e dove poter parcheggiare, altrimenti avremmo perso un sacco di tempo, visto che ci sono più stradine sterrate che potenzialmente potrebbero essere quella giusta. Fatti i primi metri su una sterrata, si viaggia subito a vista fino a incontrare, su un'altra sterrata, i segni verdi del Sentiero Karol Wojtyla (affiancati a tratti dai classici bolli rossi).

Questo sentiero parte ufficialmente da San Pietro Jenca dove c'è un monumento dedicato al papa e conduce dopo 4 ore e mezza (tempi dei cartelli) ad una cima sulla Cresta delle Malecoste dedicata a lui (abbastanza vicina al Pizzo Cefalone). Il sentiero è nel complesso visibile però in alcuni tratti bisogna prestare attenzione per non perdere la traccia o i segni.

Noi, dopo averne percorso un lungo tratto, lo abbandoneremo alla Sella Malecoste, per scendere in Val Chiarino (senza sentiero ufficiale) fino a incrociare il sentiero "1" che conduce alla Sella di Monte Corvo. Dopo la splendida vista sul Pizzo Intermesoli, iniziamo il tratto più impegnativo della salita dove qualche passaggio va affrontato con l'aiuto delle mani.

Nel frattempo qualche nuvola preoccupante si sta aggrappando sulle cime del Cefalone e del Corno Grande e ci sale un po d'ansia. Inoltre i cavalli incontrati poco fa lungo la salita che erano sparpagliati sul pendio, si sono messi ora tutti vicini in gruppo ... hmmmm ...... brutto presentimento.
In realtà le nuvole intorno a noi non sembrano essere minacciose anzi, c'è ancora qualche spiraglio di azzurro, però acceleriamo comunque il passo ... non si sa mai!

Raggiunta la vetta orientale del Monte Corvo proseguiamo lungo la cresta per la vetta occidentale, in un bell'ambiente e con quel pizzico d'ansia che rende la salita un'avventura. Iniziamo la discesa convinto che troveremo dei segnali o quanto meno degli ometti, invece nulla di tutto ciò. Scendiamo quindi lungo la logica dorsale (anche se le nebbie possono ingannare) su terreno abbastanza ripido fino ad un Colle dove troviamo il sentiero e poi al Rifugio Del Monte.

Il Rifugio Del Monte è un piccolo rifugio con due stanze e un soppalco dove si dorme. E' gestito da Arnaldo un coraggioso personaggio che prova a vivere in montagna di montagna. I temuti temporali non arrivano, perlomeno qui e ci godiamo il pomeriggio di relax in attesa della gustosa cena. Arriva un simpatica famiglia di Bergamo e con loro saremo ben in 5 in rifugio!

Il giorno successivo partiamo pigramente in una giornata uggiosa che promette pioggia. Risaliamo verso la Valle di Venacquaro in uno stupendo ambiente solitario fino alla Sella di Venacquaro da dove scendiamo in Val Chiarino, incrociando brevemente un tratto di sentiero percorso ieri. Passiamo lo Stazzo di Solagne, una casa per pastori e raggiungiamo il Rifugio Fioretti proprio mentre inizia a piovere.

Vista la pioggia approffitiamo del riparo per un piatto di pasta caldo, facendo due chiacchere con l'originale custode e altri ospiti presenti a tavola. In realtà si direbbe che ci siamo imbucati in un pranzo di un gruppetto di amici, infatti ai fornelli ci sono due signore del gruppo e gli onori di casa li fa un loquace membro del gruppo mentre il custode, un po' titubante sulla nostra presenza, è preso dalla sistemazione di un generatore.

Comunque alla fine, "rotto il ghiaccio", è piacevole chiaccherare con tutti, custode compreso che alla notizia che dobbiamo ancora salire alla Piana di Camarda, accelera i preparativi del pranzo. Finito di mangiare attendiamo un attimo nella speranza che smetta di piovere ma una leggera pioggerella persiste quindi ben coperti ci avviamo sul sentiero che parte proprio nei pressi del rifugio.

Arriviamo alla sella un po' umidi e visto il perdurare di nebbia e pioggia, rinunciamo al Pizzo di Camarda e scendiamo verso San Pietro Jenca seguendo per un tratto la sterrata per poi ad un tornante imboccare un sentierino poco visibile che scende verso valle e schivando tori, cani, capre e pecore arriviamo contenti alla macchina.

Tourengänger: Andrea!
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (2)


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Angelo & Ele hat gesagt:
Gesendet am 14. September 2015 um 09:42
Gran cima il monte Corvo... BRAVI!!!

ABRUZZO: una delle regioni più belle e magiche dal punto di vista dell' escursionismo... e non solo!

Ciao... e complimenti per l' insolita via che avete percorso!

Angelo


Andrea! hat gesagt: RE:
Gesendet am 14. September 2015 um 12:46
Grazie, bella regione davvero.
A.


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