Lago Colina
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Doveva essere una 2 giorni ma da altra parte,poi,durante il percorso che stavo percorrendo non mi sono sentito di proseguire per un problema fisico,quindi decido di ripiegare e decido per questa zona.
Al bar del paese di Postalesio (nei pressi del cartello che ne indica i km. che mancano per Alpe Colina) chiedo informazioni inerenti al permesso e fortuna vuole proprio lì vendono il permesso al costo attuale di 3 euro.
Procedo sulla strada dove in vari punti si nota che la parte a monte tende a rilasciare qualche sasso (sconsigliabile in caso di forti piogge),poi giungo alla fine dell'asfalto e procedo su sterrato che ben si nota essere di recente lavorazione,molto probabilmente a causa dell'allargamento del fondo stradale.
Si percorre lo sterrato con cautela prestando attenzione ai molti dossi per fare defluire l'acqua in caso di piogge per evitarne il deterioramento fino a raggiungere il successivo tratto in asfalto che termina dopo la fontana con un tornante in bitume e poco oltre una sbarra.
Mi dissero che ci si deve fermare alla sbarra,anche se non ho visto alcun cartello e la carrareccia proseguiva sterrata,decido di parcheggiare: alle 11,20 proseguo a piedi e giungo dopo 1 km. alla sbarra con il divieto (alcune possibilità di parcheggio) a quasi 150 metri di dislivello più su del precedente,dove viene indicato che mancano 200 m. per giungere all'Alpe Colina.
Arrivato nei pressi,vedo a sinistra la struttura che un tempo serviva da ricovero per il bestiame: bella struttura e con un panorama sulle Orobie non da poco.
Attualmente la struttura è adibita ad Osservatorio Faunistico ma,a detta dei locali,è chiusa tranne il giorno di Ferragosto nella quale si tiene la festa: una volta la davano anche a gruppi che vi volevano trascorrere alcuni giorni.
Proseguendo arrivo a vedere una piccola struttura con uno di quei cartelli bianco verdi che ne indicano il recupero con fondi europei: trovo l'entrata a cui riesco ad accedere e mi sorprendo per ciò che stanno portando a termine: un locale con una piccola stufa (nuova ma ho visto che qualcuno ne ha beneficiato) un poco di legna (suggerisco di procurarsene un po) una panchina,uno scaldabagno non ancora funzionante per mancato collegamento e bombole del gas mancanti,luce tramite pannello solare e un locale bagno con tanto di doccia: si potrebbe sfruttare al meglio tale locale aggiungendo un'altra panca un tavolo e qualche mensola o piccolo mobiletto.
Proseguo e a breve sono al laghetto di Colina che man mano lo vedo sempre più sotto di me fin quando giungo alla fine della sterrata nei pressi di grandi cisterne in acciaio: molto probabilmente servivano per il recupero dell'acqua per il bestiame ora vuote dato che han fatto nuovi pozzi e fontane per l'acqua potabile.
Vista la meteo che non mi persuadeva nel proseguire decido di fermarmi qui e di cominciare a scendere.
Alla prossima!

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