Pasubio: nel corso del CENTENARIO in memoria di TUTTI I CADUTI


Publiziert von Alberto , 17. August 2016 um 10:18. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Italien » Venetien
Tour Datum: 7 August 2016
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 6:30
Aufstieg: 1364 m
Strecke:Colle Xomo m.1058 (rifugio) libero seguendo il segnavia n° 366 per Bocchetta di Campiglia m.1216 - Bocchetta di Campiglia m.1216 a pagamento - inizio "strada" delle 52 gallerie (detta anche "strada" della 1a Armata) - dopo aver superato le 52 gallerie di cui 2 a spirale, si giunge alle Porte del Pasubio m.1928 km. 7,050 disl. +930 -65 - Arco Romano m.2035 - al successivo bivio seguiamo il sentiero n° 142 per Selletta Damaggio/Cima Palon - chiesetta S. Maria del Pasubio - Selletta Damaggio m.2175 - segnavia n° E5 - saliamo in vetta alla Cima Palon m.2232 tramite la galleria Generale Achille Papa tot. km. 9,510 disl. +1234 -65 dopo 3 ore e 50 minuti compreso le soste (effettive 3 ore e 23) RITORNO: Selletta Damaggio m.2175 - Dente Italiano m.2220 - selletta dei Due Denti m.2166 - Dente Austriaco m.2203 - Porte del Pasubio m.1928 - segnavia n° 370 Strada Scarubbi - Bocchetta di Campiglia m.1216 - Colle Xomo m.1058 km. 10,590 disl. +130 -1260 in ore 4,22 con soste (effettive 3,15)
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Milano - autostrada A4 MI/VE - uscita Peschiera - seguire le indicazioni per Affi e dopo rientrare in autostrada - uscita Rovereto sud - prendere la prendere la provinciale n° 46 per Vallarsa/Anghebeni - Pian delle Fugazze - passo Xomo [p ]
Unterkunftmöglichkeiten:Rifugio Generale Achille Papa m.1928

Vista da Alberto:

Il Pasubio: "strada" delle 52 gallerie detta anche "strada" della 1a Armata - Cima Palon m.2232 - Dente Italiano m.2220 - Dente Austriaco m.2203 - strada degli Scarubbi (VC)

E' da tempo che Andrea mi propose di andare a percorrere le 52 gallerie del Pasubio,personalmente la cosa mi interessa non solo dal punto di vista escursionistico ma anche storico/culturale e,considerando che siamo nel centenario del primo conflitto mondiale dal mio punto di vista è un rendere omaggio e onore a TUTTI i valorosi soldati (AUSTRO-UNGARICI e ITALIANI) che si sono sacrificati per la loro patria. Ovviamente avviso Andrea che la giornata dev'essere al top in modo da apprezzare al meglio anche il panorama che ci circonderà in tale giornata: magari vi sono coloro a cui importa solo l'aver fatto il percorso per salire in cima,macinando chilometri però,se la giornata non presenta nuvole basse o nebbia,credo che sia molto,ma molto più appagante,specialmente quando si sta in ballo un po di ore con l'auto per raggiungere una località non proprio dietro l'angolo. Venerdì ha fatto temporale e la neve è calata fino ai 2500 m.: infatti in pianura si è sentita la differenza di temperatura (faceva un bel freschino),mentre le meteo pare siano tutte concordi nell'affermare bel tempo in particolare domenica (sabato qualche nuvola in più era presente). Si parte per questa meta alle 5,30 da Agrate per cominciare a camminare alle ore 8,50 dal Colle Xomo: siamo fortunati a trovare un buco dove parcheggiare visto il mondo di gente che cera in giro. Percorriamo il sentiero che evita di seguire la strada che fanno le auto per la Bocchetta di Campiglia m.1216 dove l'inizio del sentiero sembra tutto ok,poi ci si ritrova con un sentiero erto e non segnalato,infine vediamo quello che avremmo dovuto fare e lo riprendiamo,il quale ci conduce sulla strada che a breve giunge al parcheggio di Campiglia da dove si incomincia a percorrere la strada (il nominativo "strada" è dovuto al fatto che era più larga di una mulattiera militare). La giornata ECCELLENTE rende ancor più affascinante il percorrere queste gallerie,tutte numerate e ogni una con un nome diverso: suggestive le 4 gallerie con percorso elicoidale in particolare: la 19a -galleria RE- (mt.318) con percorso elicoidale in cui vi entra la luce da 10 "finestre" che potevano essere usate anche per uso bellico oltre che per arieggiare il cammino e poi la 20a -galleria Cadorna- (mt. 86) che in un balzo spettacolare gira a spirale su se stessa ben 4 volte all'interno di un gigantesco torrione fino a sbucarne quasi alla sommità.
Motivo di meraviglia per coloro che percorrono questa "strada". Quella sensazione di girare su se stessi,alla luce di una torcia (vi erano anche coloro non muniti di tale oggetto...occhi di gatto forse? mha!) era palpabile e nel contempo si percepiva anche la tensione per l'attenzione che si metteva nell'appoggiare gli scarponi. Nonostante il mio lento passo,abbiamo raggiunto gruppi numerosi di gente che era partita prima di noi: famiglie con bambini anche di 5/6 anni vista l'altezza...chissà come saranno arrivati stanchi a casa...e le lamentele non mancavano. Le gallerie terminano ad una quota di 1960 m. circa e per giungere al rifugio si va in discesa. Finalmente alle ore 11,57 siamo fuori dalle gallerie,alle Porte del Pasubio m.1928 poco prima di giungere al rifugio: l'affollamento ci convince a proseguire ad oltranza sulla strada degli Scarubbi,(quella che faremo al rientro) dove perveniamo al vicino Arco Romano (dove vi è l'ex cimitero restaurato) per poi proseguire e passare accanto alla chiesetta S. Maria del Pasubio dove si tiene la festa con gli alpini,poi alle ore 12,52 siamo alla Selletta Damaggio m.2175 dove prendiamo a sinistra in direzione della cima che raggiungiamo alle ore 13,00 tramite la galleria (chi vuole può fare anche il percorso esterno).

PANORAMA SPETTACOLARE !!!!!

Siamo soddisfatti e dopo l'oretta di sosta decidiamo per la via del ritorno di partire alle ore 14,00 passando dal Dente Italiano e procedere per il Dente Austriaco: da qui prendiamo un altro percorso che ci conduce sulla strada degli Scarubbi che ci condurrà al nostro parcheggio dove vi arriviamo alle ore 18,22 soddisfatti e un po stanchi come è giusto che sia. Ringrazio Andrea per questa scelta e gli amici Roberto e Stefano che da mesi non ci vedevamo,per aver condiviso insieme questa escursione storico/culturale che consiglio di fare per capire il grande sacrificio che migliaia di uomini han dovuto accettare per la propria patria.


 

Alla prossima!


Tourengänger: Alberto, gonzo


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