Monte Cola, ........si è lui!
|
||||||||||||||||||||
![]() |
![]() |
Quando siamo arrivati sotto la croce di ferro, ho capito che finalmente la cima Cola era stata raggiunta; anche questa volta arrivare è stato abbastanza complesso questo perché la traccia del sentiero 323 parte sì dalla Malga Trenca ma porta ai sette Laghi circumnavigando verso est il monte Cola.
Oggi sono con Luciano, un validissimo ciclista(strada e MTB) che ha deciso di accompagnarmi, esco infatti da circa un mese di "tormenti" dovuti ad una sciatalgia che mi ha accompagnato dal venerdì di pasqua a qualche giorno fà.
Partiamo dal Rifugio Serot, la giornata non è delle migliori, in quota nubi nere passano basse sulle cime, percorriamo un lungo semicerchio che tocca la Malga Cola e poi tagliamo verso ovest, saliamo un' altura e scendiamo sugli acquitrini che circondano il lago delle Carezze che avevo raggiunto con Irene nella precedente uscita (http://www.hikr.org/tour/post104677.html).
Ora ci intersechiamo alla traccia del sentiero 323, la bollatura è discreta e ci permette di "girare" attorno alle due cime sulla nostra sinistra : Cima del Chelder e più a nord-ovest Cima Cola; decidiamo di proseguire sul sentiero, circa due chilometri a intravediamo sulla destra, fra le nubi il Sasso Rosso, a sinistra sale una cresta sassosa e impervia, decidiamo di attaccare da lì.
La progressione è costante, Luciano mi segue, ogni tanto attraversiamo zone di neve vecchia sprofondando fino al ginocchio e imprecando sonoramente, niente ciaspole solo ramponcini al seguito che su questa "pappa" non servono.
Saliamo ora su uno scosceso con grandi distese di sassi abbastanza franosi(occhio!), poi facciamo un simpatico incontro con una vipera già in avanscoperta, strano il tempo è freddo e tira un'ariaccia, e di vipere in questa stagione non dovrebbero essercene.
Finalmente siamo al Chelder che crediamo sia il Cola, poi uno sbuffo di vento disvela sulla nostra destra, qualche 150 metri di dislivello, la croce di ferro del Cola, controllo sulla app "Alpinequest" e constato che abbiamo ancora della salita da fare; dopo qualche foto alle 11.30 riprendiamo verso il Cola che raggiungiamo alle 11.50.
Croce, libro di vetta, mangiamo qualche cosa poi prendiamo verso sud la bella cresta verso Col dei Omeneti, il mio punto massimo del giro scorso (http://www.hikr.org/tour/post105737.html); avrei fatto anche una puntatina verso il monte Hoabonti, seguendo la cresta di cima ma grossi banchi di nubi mi distolgono dall'idea.
Scendiamo veloci verso il punto di riferimento della Malga Trenca giù in basso, alle 13.30 siamo al Rifugio Serot; un bel tagliere ci allieta il pranzo.
Totale circa 11 Km
Il T3+ l'ho dato per la cresta un pò impegnativa verso il Chelder.
Oggi sono con Luciano, un validissimo ciclista(strada e MTB) che ha deciso di accompagnarmi, esco infatti da circa un mese di "tormenti" dovuti ad una sciatalgia che mi ha accompagnato dal venerdì di pasqua a qualche giorno fà.
Partiamo dal Rifugio Serot, la giornata non è delle migliori, in quota nubi nere passano basse sulle cime, percorriamo un lungo semicerchio che tocca la Malga Cola e poi tagliamo verso ovest, saliamo un' altura e scendiamo sugli acquitrini che circondano il lago delle Carezze che avevo raggiunto con Irene nella precedente uscita (http://www.hikr.org/tour/post104677.html).
Ora ci intersechiamo alla traccia del sentiero 323, la bollatura è discreta e ci permette di "girare" attorno alle due cime sulla nostra sinistra : Cima del Chelder e più a nord-ovest Cima Cola; decidiamo di proseguire sul sentiero, circa due chilometri a intravediamo sulla destra, fra le nubi il Sasso Rosso, a sinistra sale una cresta sassosa e impervia, decidiamo di attaccare da lì.
La progressione è costante, Luciano mi segue, ogni tanto attraversiamo zone di neve vecchia sprofondando fino al ginocchio e imprecando sonoramente, niente ciaspole solo ramponcini al seguito che su questa "pappa" non servono.
Saliamo ora su uno scosceso con grandi distese di sassi abbastanza franosi(occhio!), poi facciamo un simpatico incontro con una vipera già in avanscoperta, strano il tempo è freddo e tira un'ariaccia, e di vipere in questa stagione non dovrebbero essercene.
Finalmente siamo al Chelder che crediamo sia il Cola, poi uno sbuffo di vento disvela sulla nostra destra, qualche 150 metri di dislivello, la croce di ferro del Cola, controllo sulla app "Alpinequest" e constato che abbiamo ancora della salita da fare; dopo qualche foto alle 11.30 riprendiamo verso il Cola che raggiungiamo alle 11.50.
Croce, libro di vetta, mangiamo qualche cosa poi prendiamo verso sud la bella cresta verso Col dei Omeneti, il mio punto massimo del giro scorso (http://www.hikr.org/tour/post105737.html); avrei fatto anche una puntatina verso il monte Hoabonti, seguendo la cresta di cima ma grossi banchi di nubi mi distolgono dall'idea.
Scendiamo veloci verso il punto di riferimento della Malga Trenca giù in basso, alle 13.30 siamo al Rifugio Serot; un bel tagliere ci allieta il pranzo.
Totale circa 11 Km
Il T3+ l'ho dato per la cresta un pò impegnativa verso il Chelder.
Tourengänger:
Amadeus

Communities: Hikr in italiano, Alpinismo Cabaret!
Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden
Kommentare (3)