Vedo spesso mescolato il concetto di gradi UIAA con le difficoltà (sforzo e esposizione soprattutto) delle ferrate
Bisognerebbe evitare assolutamente questo errore : a me è capitato di fare soccorso alpino in Brenta a dei ragazzi, impantanati sulla normale della Cima Tosa (15 metri di arrampicata di cui 4 o 5 di 2° grado UIAA) che avevano salito dopo che gli era stato detto che la ferrata dell'Ideale aveva passaggi di 3° grado.
Ho visto ragazzi allucinati sul traverso fra il primo e il secondo dei Torrioni Magnaghi (3 metri di 4° grado) : avevano fatto una ferrata definita (da chi poi ?) di 4° grado
potrei citare altri casi visti e vissuti direttamente, fortunatamente solo in 1 caso è c'è stato esito mortale (ragazzo austriaco di 17 anni) ...
dovremmo abituarci a valutare le ferrate secondi i parametri veri :
1. dislivello e tempo richiesto
2. capacità tecnica richiesta
3. sensazione di vertigine/esposizoone
4. difficoltà di ricerca dell'itinerario
ricordandoci che via attrezzata non è fare il rocciatore
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