Questo è un argomento con il quale mi sono misurato più volte ed in molti modi perché, come è facile immaginare, è molto importante partire per una escursione muniti non solo del corredo tecnico adeguato: zaino, scarponi, racchette, vestiario, viveri, bussola, cartine, ecc. ma anche di un'idea il più possibile precisa, circa i tempi che impiegheremo. Purtroppo le ore di luce sono spesso limitate, specie d'inverno; le nostre forze non sono inesauribili e spesso il nostro rientro a casa è atteso con ansia dei nostri congiunti. E' quindi importante avere un criterio per stimare a tavolino il tempo che impiegheremo.
Di criteri, in verità, ne esistono diversi ed il primo nel quale mi sono imbattuto è quello basato sul semplice dislivello che si assume di salire in 300-400 m/ora e di scendere in 500 m/ora; è sufficientemente utile ma non considera lo sviluppo del percorso. E' intuitivo che uno stesso dislivello di 1000m impegnerà in modo diverso se dovremo camminare per 2 km (pendenza 50%) o se dovremo camminare per 10 km (pendenza 10%) per cui appare utile associare al semplice dislivello anche un parametro che tenga conto della distanza da percorrere.
Tempo addietro, indagando su questo argomento, trovai un utile riscontro in un paio di pagine Web che sono degli amici UpTheHill e giorgio59m che davano in sintesi questa interessante informazione: per legare assieme dislivello e percorso si perveniva al concetto di Sforzo lineare equivalente (SLE) sommando i chilometri da percorrere a ulteriori chilometri ottenuti dividendo il dislivello per 100.
Ad esempio, data una escursione della quale conosciamo il percorso di 12 km e il dislivello di 800 m potremo determinare lo sforzo lineare equivalente SLE semplicemente utilizzando la regoletta:
SLE = 12 km + (800/100) km = 12 km + 8 km = 20 km
Va da sé che parliamo di una formula empirica che rapporta la nostra escursione reale di montagna ad una ipotetica escursione che si svolga su strada piana ma di lunghezza diversa (maggiore).
Ottenuto questo valore (SLE) ognuno di noi dovrebbe conoscersi e applicare la propria velocità di percorrenza a questo percorso così valutato per determinare il tempo necessario a completarlo. Nel caso pratico, se sappiamo di poter percorrere l'SLE ad una velocità di 4 km/ora nell'esempio precedentemente fatto impiegheremo:
Tempo = 20 km / 4 km/h = 5 ore
A questo punto mi sono posto un quesito ulteriore: "Come calcolare l'andata ed il ritorno visto che oltre a salire spesso bisogna scendere?". Mi sono risposto immaginando di usare due SLE: il primo da usare per la parte in salita (SLEup) ed il secondo da usare per la parte in discesa (SLEdw). Ora facciamo un esempio più concreto. Immaginiamo che si salga per 12 km di 800 m e poi si ridiscenda per altra via per 14 km e 800 m.
Avremo allora uno sforzo lineare equivalente di salita:
SLEup = 12 km + (800/100) km = 12 km + 8 km = 20 km
ed uno sforzo lineare equivalente per la discesa:
SLEdw = 14 km + (800/100) km = 14 km + 8 km = 22 km
Ora, per conoscere il tempo totale che impiegheremo non ci resta che applicare due diverse velocità di percorrenza, una per la salita (immaginiamo sia di 4 km/ora) ed una per la discesa (supponiamo sia di 6 km/ora) ed il gioco è fatto:
Tempo = SLEup / Velup + SLEdw / Veldw (a)
cioè:
Tempo = (20 km / 4 km/ora) + (22 km / 6 km/ora) = 5h + 3h40' = 8h40'
La terza domanda che mi sono posto è: "Cosa fare nel caso vi siano dei saliscendi coinvolti ?". La risposta è semplice: basta ridurre il nostro percorso ad una serie di segmenti in salita o in discesa e utilizzare la formula (a) come somma di tanti termini quanti sono i segmenti che abbiamo considerato, applicando per ogni termine la velocità di salita o di discesa a seconda del caso.
La formula (a) più generalizzata diventerà così:
Tempo = SLEup1 / Velup + SLEup2 / Velup + …..+ SLEupN / Velup + SLEdw1 / Veldw + SLEdw2 / Veldw + …. + SLEdwN / Veldw
Sembra complicato ma non è così; facciamo il solito esempio pratico.
Dobbiamo salire 1000 m per 12 km, scendere 300 m per 2 km, salire 200 m per 1 km ed infine scendere 900 m per 11 km. Allora le frazioni saranno:
SLEup1 = 12 + (1000/100) = 22 km
SLEdw1 = 2 + (300/100) = 5 km
SLEup2 = 1 + (200/100) = 3 km
SLEdw2 = 11 + (900/100) = 20 km
Applicheremo adesso la velocità di salita o di discesa ad ogni segmento a secondo se sale o scende e dunque:
Tempo = SLEup1/Velup + SLEdw1/Veldw + SLEup2/Velup + SLEdw2/Veldw
che tradotto in numeri è:
Tempo = ( 22 / 4 ) + ( 5 / 6) + ( 3 / 4 ) + (20 / 6) = 10,41 ore
che convertite in sessagesimale (basta dividere i minuti centesimali per 1,6) sono:
Tempo = 10h25' (non c'è che dire…una bella scarpinata!)
Conclusioni:
Che dire ora ? Qual è la accuratezza di questo metodo ?
Va tenuto presente che :
Ho sperimentato questo metodo solo in ambito escursionistico "estivo"; già l'uso di racchette / sci / ramponi può modificare grandemente le velocità di salita e discesa. Il metodo si applica solo in ambito escursionistico; ascensioni propriamente dette e ferrate vanno considerate con altri parametri (ad esempio, per l'arrampicata in due persone su IV / V grado io considero 15'-20' a tiro) quindi esulano da quanto detto in questa sede.
La metodologia usata è del tutto empirica ed in un certo senso individuale; infatti occorre determinare con l'esperienza le personali velocità di salita e discesa.
Nel mio caso ho verificato in un buon numero di escursioni che la mia velocità di salita è 5 km/ora e la mia velocità di discesa è di 7 km/h. Mi raccomando: teniamo presente che queste sono velocità "virtuali" e hanno valore solo applicate alle distanze "virtuali" che sono gli SLE (sforzi lineari equivalenti).
Le previsioni che ora faccio per una nuova escursione, applicando quanto sopra esposto, sono leggermente abbondanti rispetto al consuntivo dei tempi realmente impiegati e mi consentono di comprendere il tempo per scattare le mie foto, fare le mie brevi soste, consumare piccoli spuntini; escludono solo il tempo per il pasto principale (una ½ ora).
Il metodo è tanto migliore quanto più è buona l'approssimazione con la quale siamo in grado di determinare lunghezza e dislivello di ogni singolo tratto. Si va da misure fatte con l'ausilio della rotellina, direttamente sulla carta e quote rilevate sulla carta stessa (scarsa affidabilità) a rilevamenti con strumenti tipo Google Earth, Swiss Map, BaseCamp , Map Source o altri software cartografici di buon livello (buona affidabilità).
Quando parliamo di segmento in "salita" o in "discesa" intendiamo la prevalenza della salita o della discesa; ci sarà sempre un po' di approssimazione ma questo ci consente di ridurre un percorso a 2, 4 o al massimo 6 spezzoni (davvero raro).
In ogni caso, per semplificare la vita a chi calcola, ci si può organizzare con un foglio Excel nel quale inserire le formulette di cui sopra.
gbal
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