Ieri eravamo in otto (Girovagando + Malnat) e la meta dell’escursione è stata il Monte Brusada partendo dai Prati Brusada, vissuta con la consapevolezza dell’invasione di questi parassiti, viste le numerosi recensioni di gite recentemente raccontate con questo inconveniente o frutto di esperienze personali
I punti di attenzione (alcuni già molto noti) sono i seguenti:
- L’utilizzo di repellenti sopra i vestiti o sulla pelle (gambe e braccia) è sostanzialmente inutile; prima di partire tutti ci siamo irrorati con lo spray ma...
- L’ambiente dove si incontrano le zecche sono soprattutto i boschi con erba alta e molta umidità; quando siamo usciti da questi ambienti e ci siamo portati in ambienti solatii, non ne abbiamo più viste
- Camminando in questi ambienti umidi, con un po’ di attenzione si possono vedere le zecche (piccole e di colore rossiccio con la testa più scura) spiccare sull’erba di colore verde; ieri, trovandomi quasi sempre davanti, ne avrò individuate una trentina, passando la voce ai miei compagni che mi seguivano
- Quando si vede una zecca, quasi sempre se ne trovano altre nelle immediate vicinanze, è come se si concentrino in alcune aree (probabilmente dove si è fermato il soggetto che le trasportava)
- Quasi sempre si trovano sull’erba del lato a monte del sentiero, probabilmente per riuscire meglio a trasferirsi sull’ospite che passa (le zecche non saltano, ma si trasferiscono per contatto, quando “strusciamo” l’erba o il rametto dove sono in attesa del passante)
- Se si compie un’escursione in una zona boscosa con vegetazione bassa, è meglio dimenticarsi i pantaloni corti, anche se d’estate è dura
- Fondamentale infilare i pantaloni nelle calze, per impedire che le zecche possano risalire sotto i pantaloni
- Nonostante gli accorgimenti sopra descritti, qualche zecca (se la zona è infestata come quella in cui siamo incappati) riesce a posarsi su di noi e quindi inizia la sua risalita verso l’alto. Indispensabile quindi ogni tanto fermarsi e controllare i pantaloni (utili i compagni in questo caso per un controllo incrociato, soprattutto nella parte posteriore). Io ieri ne ho scovate tre, due all’altezza delle ginocchia e una tra il ginocchio e l’inguine. E’ logico che un pantalone chiaro aiuta all’individuazione dei parassiti.
- Quando si termina l’escursione, particolare attenzione va rivolta al controllo visivo delle scarpe e delle calze che si tolgono, tra le cui pieghe si possono essere rifugiate le zecche (una l’ho trovata su una scarpa)
- Fondamentale il controllo al rientro, togliendosi tutti i vestiti e controllando la presenza di eventuali ospiti, facendo riferimento anche ad altre persone per la parte posteriore o usando uno specchio con torcia per le parti più “nascoste”. Il controllo va ripetuto anche il giorno dopo. Se si trova una zecca va subito tolta con le apposite pinzette (leggera rotazione in senso antiorario) avendo la massima cura di rimuovere la testa dell’insetto che conficca il suo rostro nella nostra pelle.
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