Monte Cengledino, alla scoperta delle Giudicarie
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Il 21.5 a Verona si festeggia il santo patrono : San Zeno, dunque un giorno infrasettimanale da sfruttare al meglio; ed allora con Pierluigi, compagno di escursioni feriali, decidiamo per questo monte di 2178 metri che fà da guardia alla parte sud-est del parco dell'Adamello-Brenta.
E' lì che aspetta, in inverno gli scialpinisti, oggi aspetta noi con la sua neve ormai "vecchia" e poltigliosa.
Partiamo alle 6.30 da Verona, il nostro percorso si snoda per la A22 fino a Rovereto sud, poi verso Arco e da lì a nord per la valle del Chiese; passiamo sotto la possente parete del monte Casale con la "Che Guevara" in evidenza : "la faremo" esclama Pierluigi, "sono 1400 mt di dislivello ma dà veramente molta soddisfazione".
Ora passiamo per Tione, entriamo nell'abitato e cerchiamo le indicazioni per località Zeller, saliamo una bellissima strada forestale, superiamo diverse baite riattate e veramente belle e alle 9 siamo a Zeller, qui parcheggiamo e preparati, partiamo per la Malga Cengledino.
Arriviamo alla Malga, adagiata su un immenso pianoro, da lì giriamo verso il sentiero 235 e ci inoltriamo nel bosco, la neve, prima a chiazze diventa, man mano che la quota sale, più evidente e poi ai 1900 presente, vediamo ora la cima con una brutta antenna meteo ed una solita croce, alle 11.30 circa siamo in cima.
Il vento è teso e mangiamo riparati dai "gusci", ora davanti a noi si distende la lunga cresta, molto innevata, parliamo di circa 1-2 metri(ancora! ma quando si scioglierà?), la percorriamo verso l'alta cima del Craper di Stracciola, un massiccio di oltre 2500 che fa da sentinella al più alto e bellissimo Carè Alto, in basso si intravvedono i laghi di Valbona.
La cresta non presenta modo di abbassarsi di quota, vogliamo scendere al sentiero 225 per chiudere l'anello per il rientro, ma l'unico punto, riportato anche dalle carte è una scoscesa discesa da percorrere almeno con i ramponi; problema, io li ho, Pierluigi, che non ha un buon rapporto con la progressione su ghiaccio/neve non li possiede, dunque si torna indietro.
Torniamo sui nostri passi e rimiriamo un'ultima volta lo spettacolo, fra le nuvole che si rincorono, a giro : Carè Alto, Presanella, Brenta, Alpi Ledresi, Val Breguzzo e Cop di Breguzzo un bel 3000(2999 mt per l'esattezza, frequentatissimo dagli sciaplinisti).
Siamo alla macchina alle 15 circa, si torna verso Tione, una birretta per il rientro ci aspetta.
E' lì che aspetta, in inverno gli scialpinisti, oggi aspetta noi con la sua neve ormai "vecchia" e poltigliosa.
Partiamo alle 6.30 da Verona, il nostro percorso si snoda per la A22 fino a Rovereto sud, poi verso Arco e da lì a nord per la valle del Chiese; passiamo sotto la possente parete del monte Casale con la "Che Guevara" in evidenza : "la faremo" esclama Pierluigi, "sono 1400 mt di dislivello ma dà veramente molta soddisfazione".
Ora passiamo per Tione, entriamo nell'abitato e cerchiamo le indicazioni per località Zeller, saliamo una bellissima strada forestale, superiamo diverse baite riattate e veramente belle e alle 9 siamo a Zeller, qui parcheggiamo e preparati, partiamo per la Malga Cengledino.
Arriviamo alla Malga, adagiata su un immenso pianoro, da lì giriamo verso il sentiero 235 e ci inoltriamo nel bosco, la neve, prima a chiazze diventa, man mano che la quota sale, più evidente e poi ai 1900 presente, vediamo ora la cima con una brutta antenna meteo ed una solita croce, alle 11.30 circa siamo in cima.
Il vento è teso e mangiamo riparati dai "gusci", ora davanti a noi si distende la lunga cresta, molto innevata, parliamo di circa 1-2 metri(ancora! ma quando si scioglierà?), la percorriamo verso l'alta cima del Craper di Stracciola, un massiccio di oltre 2500 che fa da sentinella al più alto e bellissimo Carè Alto, in basso si intravvedono i laghi di Valbona.
La cresta non presenta modo di abbassarsi di quota, vogliamo scendere al sentiero 225 per chiudere l'anello per il rientro, ma l'unico punto, riportato anche dalle carte è una scoscesa discesa da percorrere almeno con i ramponi; problema, io li ho, Pierluigi, che non ha un buon rapporto con la progressione su ghiaccio/neve non li possiede, dunque si torna indietro.
Torniamo sui nostri passi e rimiriamo un'ultima volta lo spettacolo, fra le nuvole che si rincorono, a giro : Carè Alto, Presanella, Brenta, Alpi Ledresi, Val Breguzzo e Cop di Breguzzo un bel 3000(2999 mt per l'esattezza, frequentatissimo dagli sciaplinisti).
Siamo alla macchina alle 15 circa, si torna verso Tione, una birretta per il rientro ci aspetta.
Tourengänger:
Amadeus
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