Rifugio Garzonera (1973 m) - Skitour


Publiziert von siso , 26. Januar 2014 um 18:30.

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Bellinzonese
Tour Datum:25 Januar 2014
Ski Schwierigkeit: WS-
Wegpunkte:
Geo-Tags: Gruppo Poncione di Vespero   CH-TI 
Zeitbedarf: 4:15
Aufstieg: 1005 m
Abstieg: 918 m
Strecke:Parcheggio Pista di Ghiaccio La Valascia (998 m) – Gioett (1464 m) – Cassin (1591 m) – Piano Meiarina – Pian Ciòundro (1865 m) – Quota 2003 – Rifugio Garzonera (1973 m) – Alpe di Prato – Corecco (1314 m) – Cioss di Bartola (1151 m) – San Gottardo Sud-Stalvedro (1085 m).
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Autostrada A2 – uscita Quinto – Ambrì – Parcheggio Pista di Ghiaccio La Valascia
Unterkunftmöglichkeiten:Rifugio Garzonera.
Kartennummer:C.N.S. .N.S. No. 1252 – Ambrì - Piotta - 1:25000; C.N.S. No. 266 S – Valle Leventina - 1:50000.

Ottime condizioni meteo per un’escursione con le pelli di foca; partenza dalla Pista di Ghiaccio della Valascia di Ambrì.

 

Inizio dell’escursione: ore 8:35

Fine dell’escursione: ore 16:30

Pressione atmosferica, ore 9.00: 1019 hPa

Temperatura alla partenza: 1°C

Isoterma di 0°C, ore 9.00: 1100 m

Temperatura al rientro: 4°C

Sorgere del sole: 7.56

Tramonto del sole: 17.17

 

Cielo terso, leggero favonio, temperatura mite: condizioni ideali per un’escursione con gli sci in Leventina.

Il ritrovo è fissato al parcheggio della Pista Valascia; il percorso segue una stradina forestale, che sale a zig-zag alla destra del vallone famoso per le slavine. Nel secolo scorso due sono gli eventi valanghivi che hanno coinvolto questa zona. Un primo evento il 20 marzo 1918 e un secondo il 6 aprile 1975, quando una valanga ha raggiunto la pista di ghiaccio.

Per Daniele si tratta del battesimo con le pelli di foca: una scelta di itinerario coraggiosa, considerando il dislivello che supera i mille metri.

Dopo i primi quattro dei nove tornanti della serpentina ci rendiamo subito conto che la discesa da questa parte non è raccomandabile: ne sceglieremo un’altra.

A 1400 m di quota raggiungiamo una radura, che ospita il maggengo Gioett, un toponimo con significato di “giogo”. Ammiriamo delle bellissime baite con il tetto a due falde ricoperto da oltre un metro di neve. Da qui via la pendenza aumenta notevolmente: un dislivello di circa 200 m ci separa da Cassin di sopra. Possiamo sfruttare una bella traccia lasciata da un gruppo di scialpinisti diretti al Poncione di Tremorgio (2669 m).

Dopo la prolungata sosta a Cassin di Sopra (1635 m), spetta a noi fare la traccia. Superiamo il Ri Secco e saliamo in direzione Ovest in un bosco di abeti. Sono le 11, finalmente arriva il sole anche su questo versante. L’entusiasmo sale; raggiungerà l’apice da Pian Ciòudro (1865 m) in su, dove il paesaggio raggiunge livelli di magnificenza. La scelta del percorso non è sempre facile. Proseguiamo “a naso”, seguendo in alcuni punti le tracce di una volpe. Una stretta selletta attira la nostra attenzione; decidiamo di superarla: sarà la tratta tecnicamente più impegnativa. Sul pianoro successivo rimaniamo a bocca aperta: grande spettacolo della natura! Intanto, sul versante opposto della valle osserviamo basiti una valanga che precipita nel bacino del Lago Tom.

Il rifugio, non visibile, si trova più a nord. Scendiamo nella conca dove è ubicata la Cassina Garzonera (1975 m), un corte dell’Alpe di Prato, e puntiamo al cocuzzolo con la bandiera, che corrisponde alla quota massima dell’escursione: 2003 m. Dopo 4 h 15 min possiamo esclamare: geschafft!
 

                                               Rifugio Garzonera (1973 m)

Anche qui il paesaggio è incantevole. Il rifugio è quasi completamente sommerso dalla coltre nevosa. Un escursionista è salito sul tetto per liberare il comignolo dalla neve.

Il monolocale è affollato da ciaspolatori arrivati da Nante. Una ventina di persone trascorrerà la notte al rifugio. La temperatura interna è di 9°C; il fumo della stufa invade l’ambiente: ci fermiamo lo stretto necessario per mangiare un boccone, poi usciamo all’aria fresca.   

La discesa con gli sci da questa capanna non è assolutamente da sottovalutare, in particolare quando non ci sono tracce. Ci portiamo alla bocchetta a NO della capanna, posta a 1950 m di quota: in estate qui c’è un sentierino. Valutiamo attentamente la situazione, testando la neve con i bastoncini: abbiamo l’impressione che la coltre sia sufficientemente assestata.

Chiedo ai miei amici di aspettare e mi lancio in diagonale sul ripidissimo pendio. Dopo circa 150 m raggiungo la stradina dell’alpeggio. Cambio direzione e la seguo verso Pian Taiöi. Un maestoso camoscio col mantello scurissimo mi attraversa la strada. Per nulla intimorito, assume un atteggiamento di “imposizione”: alza la testa ed erige il pelo del dorso.

La macchina fotografica è purtroppo nello zaino. Faccio un cenno di OK agli amici e scendo fino al ponticello sul torrente Calcascia (1614 m). Ricongiunto il gruppo, decidiamo di seguire il sentierino sul versante destro della valletta; dopo un facile tratto di saliscendi, arriviamo al bosco fitto: la discesa diventa molto impegnativa, in particolare per i neofiti…

Il gruppo si separa: Anna e Daniele optano per la discesa via Giof, io preferisco scendere in direzione di Airolo, lungo un percorso che non conosco, via Corecco. Impresa difficile, impegnativa, che porto a termine indenne, con grande soddisfazione. Alle 16.00 mi ritrovo sul fondovalle, in prossimità della Centrale idroelettrica Calcascia. Un sottopassaggio mi permette di raggiungere l’area di servizio autostradale San Gottardo Sud-Stalvedro (1085 m), dove spesso mi fermo a bere il caffè prima delle escursioni nella regione del San Gottardo.

Gli automobilisti mi guardano sbigottiti: che ci fa uno sciatore con scarponi, zaino, bastoncini, sci e casco nell’area di servizio?

La Valascia si trova a 6 km di distanza, ma dalla parte opposta, in ogni caso non su questa corsia dell’autostrada. In tre minuti, un po’ per abilità e un po’ per fortuna, risolvo il problema. Dopo ulteriori dieci minuti raggiungo il punto di partenza dell’escursione, comodamente seduto in un furgoncino.

Intanto i miei amici sono ancora a Giof. Scenderanno pian pianino senza correre rischi; in ogni caso hanno la lampada frontale nello zaino, ma non ce ne sarà bisogno.

 

Per la prima volta con gli sci al Rifugio Garzonera, con partenza dal fondovalle.

Paesaggi molto suggestivi in una giornata ideale, con un pizzico di avventura nella discesa: che volere di più?

 

Tempo di salita: 4:15 h

Tempo totale: 7:55 h

Tempi parziali

Parcheggio Pista di Ghiaccio La Valascia (998 m) Cassin di sopra (1621 m): 1:50 h

Cassin di sopra (1621 m) Quota 2003: 2:25 h

Rifugio Garzonera (1973 m) San Gottardo Sud-Stalvedro (1085 m): 2:40 h

Dislivello in salita: 1005 m

Dislivello in discesa: 918 m

Sviluppo complessivo: 13,2 km

Difficoltà: PD-

SLF: 2 (moderato)

Coordinate Rifugio Garzonera: 693'869 / 150'477

Copertura della rete cellulare: buona

Partecipanti: Anna, Daniele e siso


Tourengänger: siso


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Kommentare (1)


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Felix hat gesagt:
Gesendet am 3. Februar 2014 um 16:17
un buon suggerimento!
grazie per il bello rapporto!
saluti
Felix


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