Pomeriggio al rifugio Buzzoni -alpe Mota


Publiziert von numbers , 9. Juli 2013 um 13:49.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum: 6 Juli 2013
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 3:00
Aufstieg: 100 m
Abstieg: 800 m
Strecke:Barzio piazzale funivia- Piani di Bobbio- passo del Gandazzo- rif. Buzzoni - sent. 19 Barzio
Zufahrt zum Ausgangspunkt:SS36 fino a Lecco, seguire x la Valsassina, arrivare fino a Barzio, parcheggio ovovia a pagamento.
Unterkunftmöglichkeiten:Rif. Lecco /rif. Ratti/ rif. Buzzoni

Anche questo sabato il tempo è tiranno, tra un impegno familiare in tarda mattinata e un impegno con amici per la cena, riesco a ritagliarmi una breve finestra di tempo da dedicare alla montagna.
Parto da casa che è già quasi la una e mezza, visto che fa caldo e ho le gambe un po impallate dai 15 gg. di inattività e dai lavori in giardino di venerdì, decido di andare velocemente in quota, così mi ricordo di una  facile passeggiata fatta lo scorso agosto al rif. Buzzoni, che mi aveva suggerito un semplice e veloce giro ad anello + volte rimandato. Così decido di "toglierlo" dal cassetto dei progetti proprio oggi.
Alle 14.10 parcheggio alla funivia di Bobbio, faccio biglietto di sola andata, e in pochi minuti sono su ai Piani. Il sole va e viene,  molte nuvole e cumuli grigio scuri girano intorno, ma non è prevista pioggia. Ci sono in giro diversi gruppi di persone, escursionisti tardivi come me e famiglie festanti, che invadono i vasti prati verdeggianti, così diversi oggi dalle distese bianche delle piste da sci invernali. E ci sono soprattutto diversi "bikers", che salgono in funivia e affrontano i  sentieri in quota o quelli impervi che tornano giù fino  al piazzale del parcheggio, in quello che  d'estate diventa un immenso divertente "Bike Park". 
Salgo veloce seguendo la stradina, passo accanto a quello che d'inverno è il centro sci da fondo, poco dopo seguo la deviazione che chiaramente indica verso sx il sent. 101 x  rif. Buzzoni. Attraverso i prati dove pascolano e riposano diverse mucche, tutte ben "catalogate", e comincio a salire la collina poco sotto gli impianti di risalita che arrivano dalla Valtorta. Il sentiero entra ora nel fresco bosco, è un facile sterrato che alterna continui saliscendi, tratti al riparo degli alberi, ad altri allo scoperto. Si attraversano alcune pietraie e un paio di valloncelli dove probabilmente in inverno slavina, poi si incontra il cartello che segnala la via invernale, che evita il percorso piu' pericoloso verso il passo del Gandazzo.  In breve sono al Passo, punto molto panoramico dove oggi tira anche un bel vento, alcune persone riposano sui prati, un pastore poco sopra ha il suo bel da fare a stare dietro ad un gregge di capre che saltano e corrono in giro. Fino a qui praticamente non c'è dislivello, solo brevi saliscendi, non ho quasi nemmeno sudato. La scelta di stare in quota si rivela azzeccata. Da qui addirittura si scende di quota,  per l'evidente sentiero a sx. che, davvero in pochi minuti  su  sterrato un po scivoloso, mi porta al rif. Buzzoni verso le 15.30. E' posto su un evidente e verdeggiante pianoro, l'alpe Mota a quota 1590 mt., un autentico balcone panoramico proprio di fronte alle Grigne. Peccato che oggi la foschia e i cumuli nuvolosi di caldo impediscano di godere appieno dei panorami incantevoli. C'è un magnifico terrazzo esterno con panche e tavoli, e nel prato sotto altri ancora.
Mi fermo una mezzora abbondante, crogiolandomi al sole, gustandomi una buona fetta di torta, un caffè e un ottimo genepì, e faccio anche 4 chiacchiere con i giovani e simpatici gestori. Ci sono pochi escursionisti a quest'ora, gli ultimi se ne vanno poco dopo il mio arrivo, la maggior parte di coloro che vengono qui tornano a Bobbio x riprendere la funivia e l'ultima corsa è alle 17.30.
Io oggi ho altri programmi, voglio scendere a piedi a Barzio, così da allungare il giro e fare un po di allenamento in discesa x sciogliere i muscoli.  
Così verso le 16.15 mi muovo, imbocco il sentiero 19/25 che inizia poco sopra il rifugio, e comincio a scendere. Il sentiero è subito ripido e scende nel bosco perdendo rapidamente quota con rapide svolte, si superano un paio di ruscelli in altrettante vallette, e si continua lungo la dorsale erbosa dell'alpe Te,  tra le betulle, fino ad incontrare il bivio con il sent. 25 che scende a Introbio. Si svolta a sinistra, sent. 19, rientrando nel fitto bosco, qui il sentiero si fa ancora + ripido ed è sempre ricoperto da uno strato di foglie che lo rende molto scivoloso. Mette veramente a dura prova gambe e ginocchia, spremendo la resistenza muscolare, la discesa infatti non molla mai. Si scende con un sentiero a tornanti  per parecchio nel fresco bosco, si oltrepassa una baita semidistrutta (alpe Piancagianni), si passano altri ruscelli, si scende sul fondo di un ripido vallone che sembra quasi un canyon e lo si risale dall'altra parte.  Spesso il sentiero corre stretto sul pendio della montagna, con parecchi metri di strapiombo nel bosco sottostante. Si arriva poi ad un lungo tratto (forse la valle dell'Acquaduro) che sempre nel bosco prevede diversi saliscendi per superare diversi ripidi e rocciosi valloni, addirittura con tratti attrezzati con catene e gradini artificiali di roccia e tronchi x facilitare il percorso soprattutto con pioggia, neve o ghiaccio . Devo dire che mi aspettavo un sentiero facile e banale, invece ho scoperto un percorso molto variegato e divertente, quasi impegnativo soprattutto se non si hanno gambe + che allenate. Non mi stupisce incontrare solo 4 escursionisti.
La classificazione T2 è proprio x il sentiero di discesa.
Poi il sentiero si fa più dolce e diventa quasi una mulattiera nei pressi del passo di Nava, dove c'è ancora un bivio x Introbio, poi si giunge all'alpe Nava dove ci sono diverse cascine e baite anche ristrutturate. 
Qui purtroppo vengo assalito da un rumore assordante di moto da cross, penso in un primo tempo ad una gara nei campi, poi mi rendo conto che in realtà stanno sfrecciando anche lungo la mulattiera. C'è un qualche raduno, sono veramente tantissime, e fino al parcheggio della funivia sarà tutto un guardarsi le spalle e fermarsi x evitare di essere travolto da orde di motociclisti, che oltretutto sollevano una gran polvere: non proprio piacevole!!!
Comunque non basta a rovinarmi un'altra bella giornata in montagna!
 Arrivo soddisfatto alla macchina poco dopo le 18.00, e via verso casa e gli impegni serali.
Giretto breve, ma rilassante. E' proprio vero che ogni luogo, anche banale, può essere una piacevole scoperta e regalare nuove emozioni.
Qualche foto carina.
Anche oggi sono soddisfatto.
Alla prossima.


Tourengänger: numbers


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Kommentare (2)


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Barbacan hat gesagt:
Gesendet am 9. Juli 2013 um 16:39
Ottimo giro, al Buzzomi è sempre un picere tornarci. La gita in sé non è difficile ma il posto regala splendidi panorami

numbers hat gesagt: RE:
Gesendet am 9. Juli 2013 um 20:28
Grazie.
Soprattutto in una bella e tersa giornata autunnale-invernale sono magnifici.
Ciao.


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