Val Cavagnolo – Skitour con neve, nebbia e pioggia
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Inizio dell’escursione: ore 7:45
Fine dell’escursione: ore 12:00
Temperatura alla partenza da All’Acqua: 3°C
Temperatura al rientro ad All’Acqua: 8°C
Arrivo alle 7:30 alla barriera di All’Acqua: il Parcheggio Cacciatori è già esaurito; non c’è tuttavia il solito pienone delle giornate serene.
Durante i preparativi per la partenza noto che alcuni gruppi di escursionisti lasciano un’auto qui per poi trasferirsi fino ad Ossasco, dove affronteranno la salita verso la Capanna Cristallina, la più frequentata del Ticino. La discesa con gli sci dalla capanna fino ad All’Acqua è una classica del fuoripista, conosciuta anche da molti scialpinisti provenienti dalle nazioni vicine.
Percorro 240 m sulla strada del Passo della Novena, quindi scendo a valle e supero il ponticello sul fiume Ticino. 25 metri dopo il ponte mi trovo di fronte ad un bivio: una traccia, meno evidente, va a sinistra, l’altra a destra. Sono indeciso. Ho intenzione di raggiungere la Val Cavagnolo, ma non so dove si debba affrontare la traversa verso Est. Aspetto il primo sci escursionista e gli pongo il quesito: non sa rispondermi; non vorrebbe darmi indicazioni sbagliate. Poco male, procedo a naso seguendo le tracce più evidenti, fino ad un traliccio dell’alta tensione a quota 1760 m. Da qui piego decisamente ad oriente, su un pendio ripido, coperto da neve molto ghiacciata. È un inizio col botto: salitone già in partenza, con i muscoli ancora freddi. Appena fuori dal bosco mi affaccio sulla Val Cavagnolo. Il panorama è assai ridotto: una luce diffusa e banconi di nebbia mi impediscono di vedere il percorso che dovrò affrontare. Supero il Ri Val Cavagnolo e mi porto sul versante orografico destro della valle. All’inizio non ci sono problemi: la neve compatta mi permette di procedere senza un percorso obbligato. Man mano aumenta la quota, la nebbia si infittisce; comincia a nevicare.
La visibilità si riduce a circa tre metri! Non si vede un accidente.
Avverto persino una leggera sensazione di nausea. Benché nello zaino abbia il navigatore satellitare, non ho intenzione di proseguire alla cieca: non c’è piacere. Peccato perché non sono stanco e non ho bolle ai piedi. Per un attimo la nebbia si dirada: intravedo una signora che scende a piedi, accompagnata da un pastore tedesco di nome “Ike”. Ci scambiamo qualche impressione in tedesco.
È partita dalla Capanna Cristallina e scende a piedi, con le ciaspole sulle zaino. Mi sconsiglia di proseguire. Più in alto la nebbia è ancora più fitta: “Furchtbar!”.
“Spello” e decido di scendere pian pianino. Per fortuna, più in basso, a circa 2100 m di quota, la visibilità migliora, permettendomi una piacevole sciata su neve compatta. La valle è veramente adatta allo sciescursionismo. In condizioni sicure, con il bel tempo e con una spolverata di neve fresca dev’essere uno sballo!
In prossimità di Cassinello incrocio un folto gruppo di sciescursionisti francofoni: non sanno che più in alto le condizioni sono proibitive. Immagino che pernotteranno alla Cristallina.
A mezzogiorno in punto raggiungo il parcheggio di All’Acqua, mentre inizia a piovere a dirotto.
L’obiettivo odierno era la scoperta del Ghiacciaio di Valleggia, uno tra i pochi ghiacciai ticinesi che non abbia ancora visitato. La nebbia mi ha purtroppo negato questo sfizio. Tuttavia, ho scoperto una valle nella quale ritornerò sicuramente: arrivederci Val Cavagnolo!
Tempo totale: 4:20 h
Salita: 3 h
Dislivello in salita: 738 m
Sviluppo complessivo: 7,7 km
Difficoltà: PD
SLF: 2 (moderato)
Copertura della rete cellulare: buona.
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