Rotondo hutte m.2571: paradiso della neve...anche in bassa quota!


Publiziert von Alberto , 12. März 2012 um 15:25.

Region: Welt » Schweiz » Uri
Tour Datum: 3 März 2012
Schneeshuhtouren Schwierigkeit: WT3 - Anspruchsvolle Schneeschuhwanderung
Wegpunkte:
Geo-Tags: Gruppo Pizzo Rotondo   CH-UR 
Zeitbedarf: 4:00
Aufstieg: 1033 m
Strecke:Realp m.1538 -witenwasseren -Ebnen m.1835 -Susbiel m.2078 -Oberstafel m.2221 -im talli -Rotondohutte m.2570
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Milano -Chiasso -Bellinzona -tunnel del Gottardo -uscita Goschenen -Andermatt -Hospental -Realp [p ]
Unterkunftmöglichkeiten:Rotondo hutte
Kartennummer:CNS n°5001 Gotthard

N.B.: per coloro che NON leggono le mie relazioni: (così si dice)...leggete un po questa,vi farà bene alla salute he he he!

In settimana ricevo da Piero un sms in cui mi dice che ha l'intenzione di fare un giro e poi anche da parte di Mauro:

Piero è quasi un anno...anzi,è un anno che non si faceva una ciaspolata insieme,solitamente...una all'anno. Venerdì sbircio tramite la web del Sempione,la zona che si percorre per fare lo Spitzhornli e noto che di neve non ve ne poi così tanta,conosco bene il percorso e la sua esposizione... è corta e il dislivello non arriva nemmeno a toccare gli 800 metri...potrebbe essere un'alternativa...

Gabriele mi avvisa dell'invito per una ciaspolata: non si sa bene dove,ma vi sono in ballo dei 3000 (il Grevasalvas,piz Surgonda,piz Beverin...tutti molto lontani in fatto di strada...però,se ci sono gli autisti che si mettono al servizio...va benissimo) ma è strano per quanto riguarda il Beverin,per fare questo non si arriva nemmeno ai 1600 m. con l'auto...Mha!

Pare che per ragioni di "forza" bisogna salire di quota,sia con l'auto che con le gambe,causa la neve non portante...pare...ma tutto è relativo...e in alto mare: (venerdì mattina,Gabri come Paolo,non sapevano ancora nulla) e mi chiede cosa ho intenzione di fare: gli spiego che non sarò dei loro se Mauro e Piero mi confermano la loro presenza.

Oramai le decisioni definitive,non si prendono più al martedì (qualcuno aveva la pretesa che io se proponevo qualcosa DOVEVO entro martedì darne comunicazione...anche se così fosse,le "cannate" sul campo capitano spesso) ,ma al venerdì e comunque il giorno prima del ritrovo,come del resto faccio io da tempo,in base alla meteo...e partecipanti.

Mauro...è un piacere averlo appresso...però bisogna adottare orari consoli per stimolarlo,ma anche astuzia (e un pochino di sofferenza,da parte del bradipo delle Alpi) nel proporre i percorsi: mai mentendo su tempi e dislivelli,questa è la mia priorità (eventualmente mi permetto sul resto...he he he).

Piero avrebbe con se un amico,quindi,non conoscendolo devo scegliere delle opportunità che non creino problemi tecnici a nessuno.

Poi anche Paolo mi rivolge l'invito e gli spiego la stessa cosa: del resto ho già dato dimostrazione con grande piacere,di ripetere itinerari per chi non li aveva fatti,una cosa normale per me,ovviamente spero che si capisca la mia rinuncia alla compagnia di alcuni per quella di altri.

Come è anche vero,che quello che faccio io per gli amici,è difficile da imitare...forse solo nel caso si è costretti (a risparmiare sul portafoglio viaggiando in 4 o meglio in 5 in auto e se un amico chiede chi vuole salire...ma siamo matti,in 4 è meglio,si risparmia: è qui si che si dimostra la vera amicizia!) ,accettando,magari con malavoglia altre proposte (ma per di risparmiare,si fa questo e altro: ad esempio,un amico (che alla Albert Heim non è venuto perché mancavano gli autisti "ufficiali",così stanno le cose) ,aspetta fino all'ultimo per vedere se ci sono gli autisti,come prima cosa,in tal caso si può andar lontano...tanto mica guida... e va bene anche la DOMENICA se non possono al sabato...e se non sono liberi?...si va sotto casa...ha ha ha!).

Io vado anche da solo se voglio fare una determinata gita,senza guardare se: ci sono gli amici,se vi sono - 28° e se i km. sono tanti,mentre c'è chi prende scuse varie,ma in sostanza è perché non c'è chi mette la propria auto a disposizione ( magari economicamente più vantaggiosa: in questo caso,suggerisco di fare l'impianto a gas e a metano e se proprio siamo con il portafoglio al VERDE,per ridurre ulteriormente i costi...usare l'auto a pedali.

Oppure prendere un bue o un asinello e attaccarvi un carretto...he he he?!) e ad ogni modo il personaggio s'infila,guarda caso,sempre dove vi sono 3 o meglio ancora,4 occupanti.

Sarà per risparmiare?...cerrrrrrrrto che sì,mica per strusciarsi addosso a qualcuno!

I furbetti sono sempre in agguato: ma il bradipone è un grande osservatore e simpaticamente relaziona ciò che sente e vede.

Scrivere belle frasi poetiche per incantare,con me attacca poco,se i fatti,guarda caso,sono completamente differenti.

Al bradipo delle Alpi,non interessano le parole,ma i fatti reali,sul quale do il mio giudizio,positivo o negativo,inerente a tale persona. PUNTO!

Impariamo ad ascoltare,osservare e dare il giusto peso confrontando ciò che viene detto (o scritto) con quello messo in pratica: se la persona è onesta e sincera nei confronti della vostra amicizia,metterà in pratica il tutto,altrimenti è solo un'opportunista. Mi sembra CHIARO,no? Lo spero: abbiamo già al governo chi da tale esempio poco gradevole!

Bene,chiamo Mauro e gli propongo tre possibilità; lo Spitzhornli,la capanna Cristallina e la Rotondo hutte.

Da casa mia il passo del Sempione dista ben 172 km. e vi sono andato da solo,mentre per andare a Realp vi sono ben 185 km. e pure anche qui vi sono andato da solo...ma ho fatto anche molto di più...sempre da solo,giusto per confermare ciò che scrivo e se non bastasse...ho molto altro che potrei aggiungere!

Sceglie la Rotondo...che non è robetta da poco,intendiamoci (il cartello da ben 4 ore di marcia...in estate!...e senza includere le soste: sapete,un altro personaggio di nostra conoscenza mi ha detto che i cartelli includono... le soste?...probabilmente il suo cervello era in letargo in quel momento che interagiva con me,sicuramente rinnegherebbe di aver detto una cosa simile...ne va della sua fama!).

Gli spiego il tempo che ci vuole e l'orario di ritrovo...ed ecco che tende alla rinunci,allora gli chiedo se andava bene per le 6,30 a Saronno: accetta e ne sono contento.

Piero si presenta da solo: non è la prima volta che succede,quindi in 3 si parte per il canton Uri...

Non serve andare in quota per trovare tanta neve,neppure per trovarla portante o battuta: bisogna saper conoscere la zona,averla frequentata più volte e in varie situazioni e questo permette di aver più probabilità di azzeccare la giusta scelta...ciò che faccio io,bradipo e poco pratico di montagna (non ho ancora al mio attivo cime di grande importanza...ma in compenso ho la conoscenza di luoghi,che molti altri non hanno...un vantaggio non da poco!).

Ho già spiegato che la regione del Gottardo è quella con maggior probabilità di nevicate...ma intense nevicate: chi viene qui per la prima volta,ne rimane estasiato. Quanti sono i paesi di montagna situati tra la quota dei 1400/1500 m. che in data odierna hanno quasi 2 metri di neve alla partenza...in Italia?

In val D'Aosta ne conosco qualcuno come in Valtellina...ma attualmente le condizioni nevose sono scarse e non poco!

Quindi ci dirigiamo ad Andermatt dove muraglie di neve sulla strada danno già l'idea che troveremo molto "oro" bianco: qui gli impianti per la gioia degli sciatori,funzionano già alle 8.00 del mattino e il movimento di auto non manca.

In fondo,dove l'orizzonte spazia verso il Furka pass,ecco che si nota il bianco manto nevoso che abbonda e la mia soddisfazione di aver avuto ragione nella scelta mi fa sorridere...pensando al GURU delle Alpi he he he!

Giunti a Realp,noto che l'altezza neve è ulteriormente aumentata rispetto il 5 febbraio (dove sono stato all'AlbertHeim hutte) e la strada che traversa il paese era vietata al transito per il pericolo cadute di neve dai tetti. Il parcheggio prima del paese non era stato sgomberato dalla neve,

bisognava raggiungere il solito,al di là del paese,quindi ci dirigiamo verso la stazione,poi prendiamo una vietta a destra e poi la via principale,pervenendo al classico parcheggio.

La temperatura è decisamente mite,sopra la norma,ma non come quella di sabato scorso.

Alle 8,46 partiamo,un'ora dopo la "normale " partenza,visto che alle 7,00 è già chiaro e la camminata è assai lunga (solo la strada,sono 8 km.) e prendo la stradina appena fuori dal parcheggio,che costeggia la ferrovia,ma,giunti in fondo,notiamo che anche uno sci alpinista fa dietro front: io vedo delle tracce e so bene che si può proseguire anche da qui,ma per evitare sorprese,preferisco riprendere il percorso che ho sempre fatto.

Così ritorniamo al ponte vicino al parcheggio e sono le 9,00,quando riprendiamo il percorso classico.

La neve è stata fresata...che muraglia di neve ai lati!

Giunti nei pressi dove si incrocia la ferrovia turistica del Furka...una muraglia davanti a noi: si nota benissimo lo spessore di neve che hanno tolto dalla strada. Io mi rampono,pure Mauro e prima di arrivare al ponte "blu",alcune valanghe (mai viste così tante su questo tracciato e prima del ponte che traversa il torrente) mi sorprendono,probabilmente la causa sarà stata l'aria calda del sabato precedente che ha fatto "smollare" la neve,appesantitasi è scivolata a valle.

Percorriamo la strada che in breve conduce al bivio per salire allo Stotzigen Firsten (cartello per il Furka),poi arriviamo al primo palo che segnala il percorso invernale che seguiamo,visto che altre valanghe avevano invaso la strada,anche se alcuni sci alpinisti ne avevano seguito l'itinerario.

Quindi scendiamo al ponte e poi cominciamo a risalire il pendio,cercando di risalirlo seguendo le tracce che,con moderata pendenza portavano alla strada,dalla quale oramai il sole la illuminava.

Notando che oramai i ramponi non erano più consoli alla tipologia di neve,calziamo le ciaspole,percorrendo la lunga valle,che fino all'alpe vi giunge con moderata pendenza e in alcuni tratti in piano,dove arriviamo alle 12,00.

Per fortuna qualche nuvola ostruiva i raggi del sole che ci stavano sciogliendo: notavamo che pure gli sci alpinisti che salivano effettuavano soste e il loro andare era lento...bradipesco oserei dire.

A quota 2300 circa,Mauro cercava di defilarsi,rinunciando a giungere alla capanna: lo incoraggio,dimostrandogli che pure io stavo soffrendo e di adottare un passo più lento in modo tale da rallentare il battito cardiaco.

Gli sto vicino come un amico dovrebbe saper fare,senza mai abbandonare i più deboli: sembrerà strano,ma anche Mauro in un certo modo aiutava me nel proseguire.

Mi chiede se la capanna si vede,gli confermo che la vedo: oramai siamo pochi metri sotto la quota della capanna,lo attendo e insieme arriviamo alla Rotondo hutte alle 13,00,dove Piero si è già sparato qualche panino.

Ci congratuliamo con la stretta di mano e,nonostante la stanchezza,vedo sul volto degli amici il piacere di essere lì,immersi in questa natura vasta e immensa...sarebbe stato spiacevole rinunciarvi e Mauro lo confermerà al ritorno!

Alle 14,30 ripartiamo,mentre alcuni gruppi stavano salendo per la 2 giorni.

Mentre scendiamo noto che la neve è ancora portante e giunti al ponte "blu" notiamo alcune valanghe fresche di giornata,poi alle 17,15 siamo all'auto,con una discesa senza frenesia e con grande soddisfazione per aver fatto una vera ciaspolata invernale,nonostante la temperatura primaverile e la poca neve che altrove non soddisfa.

Ciao a tutti e...alla prossima!


Tourengänger: Alberto


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