Grigna Meridionale per il canalone Porta
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In questo splendido autunno, in cui la voglia di fare è tanta ma il tempo poco, ho deciso di portare avanti il progetto di approfondire la mia conoscenza delle Grigne; per cui stavolta decido di arrivare al Bivacco Ferrario passando per il Canalone Porta; in merito trovo parecchia documentazione e come al solito pareri discordanti sulla difficoltà e sui tempi di percorrenza, per cui metto in preventivo anche di fermarmi alla Bocchetta dei venti.Sapevo che Gbal doveva essere da quelle parti e così lo chiamo e dopo aver fatto per un pò la misteriosa gli chiedo di rallentare il passo ed aspettarmi in vetta; lo trovo alla fine del sentiero che armato di macchina fotografica, documenta il mio arrivo. Mangiamo velocemente qualcosa (grazie per il mezzo panino al salame!) e prendiamo la via del ritorno...Optiamo ancora per il porta che Giulio era curioso di percorrere in discesa. A passo piuttosto veloce arriviamo quasi al termine del canalone quando Giulio ha un piccolo incidente e si ritrova letteralmente ai miei piedi!!! Diamo un'occhiata veloce alle ferite...bene, non si è fatto niente di grave, per cui senza nessuna pietà per l'incidentato, mi rimetto in marcia (tenendolo però sempre d'occhio...ha fatto un gran capitombolo).
Da vero uomo di montagna e con la corteccia da Iron man non rallenta neanche il passo...Arriviamo all'auto, devo scappare...ci salutiamo velocemente, in serata ci sentiamo con calma e per fortuna le escoriazioni erano solo superficiali.
ll percorso di per sé non impone grosse difficoltà ma richiede (per la presenza di numerose paretine da superare e per il tipo d'’ambiente) una adeguata preparazione ed una minima dimestichezza con le ascensioni di tipo alpinistico. Non è necessario proseguire con sistema di assicurazione, l’orientamento risulta sempre facile per l’ottima visibilità dei segnavia frequentemente collocati lungo il percorso. Difficoltà complessiva in arrampicata libera: I-II°.
Lasciata l’auto nel parcheggio lungo la sterrata dopo il rif. Soldanella si segue il sentiero che prima in leggera salita poi in falsopiano si inoltra nel bosco fino al canalone Porta (15’), qui non si devono seguire le indicazioni per il sentiero n.1 (Cresta Sinigaglia), ma discendere nel suo fondo Per oltrepassare alcuni detriti di frana tenere la destra e oltrepassare un enorme masso incastrato in alternativa si potrebbe risalire un breve (3 metri circa) ma ripido scivolo calcareo a sinistra (II°+).
A questo punto il vallone diventa sempre più stretto, ripido e selvaggio. Poco più sopra si incrocia il sentiero n. 3 (Raccordo Cermenati – Sinigaglia) che conduce a destra verso la Bocchetta dei Prati e la Cresta Sinigaglia , mentre verso sinistra (per un ripido passaggio su roccette) alla Cresta Cermenati.
Qui ha termine la parte inferiore del Canalone Porta (1 ora e 15’, 1810 m. circa).
Se si vuole proseguire per il Canalone Porta, che diviene sempre più suggestivo per la presenza ormai vicinissima dei Torrioni Magnaghi e del Sigaro Dones, proseguire diritto (anche in questo tratto il sentiero è segnato), dopo un tratto tra roccette e tracce di sentiero si arriva ad una paretina appoggiata (I-II°) da superare in arrampicata alla fine della quale si è ad una cengia erbosa dalla quale è possibile ammirare il bellissimo Sigaro Dones. A questo punto seguire le indicazioni ci conducono verso sinistra, alla Bocchetta dei Venti (2065 m.).
La cima dell a Grignetta è visibile in alto a sinistra contraddistinta dal Bivacco Ferrario, da qui in poi il sentiero è attrezzato e in circa 40 minuti si raggiunge la vetta.
Bella escursione, faticosa e in un ambiente veramente selvaggio...ma la visuale che si gode da questo lato sia sulla vetta Cermenati che sui Magnaghi ripaga ampiamente della fatica.
Da vero uomo di montagna e con la corteccia da Iron man non rallenta neanche il passo...Arriviamo all'auto, devo scappare...ci salutiamo velocemente, in serata ci sentiamo con calma e per fortuna le escoriazioni erano solo superficiali.
ll percorso di per sé non impone grosse difficoltà ma richiede (per la presenza di numerose paretine da superare e per il tipo d'’ambiente) una adeguata preparazione ed una minima dimestichezza con le ascensioni di tipo alpinistico. Non è necessario proseguire con sistema di assicurazione, l’orientamento risulta sempre facile per l’ottima visibilità dei segnavia frequentemente collocati lungo il percorso. Difficoltà complessiva in arrampicata libera: I-II°.
Lasciata l’auto nel parcheggio lungo la sterrata dopo il rif. Soldanella si segue il sentiero che prima in leggera salita poi in falsopiano si inoltra nel bosco fino al canalone Porta (15’), qui non si devono seguire le indicazioni per il sentiero n.1 (Cresta Sinigaglia), ma discendere nel suo fondo Per oltrepassare alcuni detriti di frana tenere la destra e oltrepassare un enorme masso incastrato in alternativa si potrebbe risalire un breve (3 metri circa) ma ripido scivolo calcareo a sinistra (II°+).
A questo punto il vallone diventa sempre più stretto, ripido e selvaggio. Poco più sopra si incrocia il sentiero n. 3 (Raccordo Cermenati – Sinigaglia) che conduce a destra verso la Bocchetta dei Prati e la Cresta Sinigaglia , mentre verso sinistra (per un ripido passaggio su roccette) alla Cresta Cermenati.
Qui ha termine la parte inferiore del Canalone Porta (1 ora e 15’, 1810 m. circa).
Se si vuole proseguire per il Canalone Porta, che diviene sempre più suggestivo per la presenza ormai vicinissima dei Torrioni Magnaghi e del Sigaro Dones, proseguire diritto (anche in questo tratto il sentiero è segnato), dopo un tratto tra roccette e tracce di sentiero si arriva ad una paretina appoggiata (I-II°) da superare in arrampicata alla fine della quale si è ad una cengia erbosa dalla quale è possibile ammirare il bellissimo Sigaro Dones. A questo punto seguire le indicazioni ci conducono verso sinistra, alla Bocchetta dei Venti (2065 m.).
La cima dell a Grignetta è visibile in alto a sinistra contraddistinta dal Bivacco Ferrario, da qui in poi il sentiero è attrezzato e in circa 40 minuti si raggiunge la vetta.
Bella escursione, faticosa e in un ambiente veramente selvaggio...ma la visuale che si gode da questo lato sia sulla vetta Cermenati che sui Magnaghi ripaga ampiamente della fatica.
Tourengänger:
Laura.

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Kommentare (3)