Grignone (invernale dal Cainallo, via della Ganda)


Publiziert von Matteo81 , 16. Februar 2011 um 21:09.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:12 Februar 2011
Wandern Schwierigkeit: T4- - Alpinwandern
Hochtouren Schwierigkeit: L
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 4:00
Aufstieg: 1200 m
Abstieg: 1200 m
Strecke:Cainallo, Vò di Moncodeno, Rif. Bogani, via della Ganda, Grignone e Rif. Brioschi
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Lungo la SS36 (superstrada Milano-Lecco), uscire a Lecco seguendo le indicazioni per la Valsassina; proseguire per Esino Lario e allo svincolo Esino Cainallo seguire per Cainallo e parcheggiare l'auto ove possibile. Possibilità di parcheggio al Cainallo o più in su, ma sempre in funzione dello stato dell'innevamento.
Zufahrt zum Ankunftspunkt:Dal Cainallo, seguire la strada innevata fino ad imboccare il sentiero n°25 (palina segnaletica presente) fino al Rif. Bogani, passando per il Vò di Monconedo; dalla Bogani, proseguire fino alla cima sulla via della Ganda seguendo i paletti segnaletici permanenti lungo il percorso per evitare le doline.
Unterkunftmöglichkeiten:Albergo Cainallo, Rif. Bogani, Rif. Brioschi.

Oh Grignone ... sei proprio un bel bestione (per alcuni un bel parco giochi invernale): solido e imponente te ne stai lì a squadrare tutti dall'alto verso il basso, facendoti desiderare tanto che riversare una goccia di sudore dopo l'altra trova sempre un certo appagamento nella tua stessa indomita natura, quasi a rendere l'arrivo sulla tua vetta tutto tranne che un momento di trascurabile contentezza ... però cavolo se ce le fai sudare queste conquiste!

Tri don, fan al mercà da Saronn ... tre donne, riescono a fare  il mercato di Saronno ... eh, sì perchè oggi a salire alla vetta del Grignone eravamo quattro anime pie: tre sante (Sibilla, Angeletta e Lella) ... mah si dai son brave alpiniste maritate e un santissimo (Io), si si promosso sul campo solo per essere finito in balia di quelle tre lì ... ma si, ma si meno male che c'erano anche loro a rendere speciale questa giornata!!

Il viaggio ha inizio macinando i lunghi e barbosi km di strada fino a Esino Lario e poi Cainallo, tra una chiacchiera e l'altra ... fossero state solo quelle ... grazie Grignone per i tratti taglia fiato che ogni tanto facevano "spegnere la radio" ... ora basta se no vengo accusato di parlar male delle donne!!

Giunti all'Albergo del Cainallo (chiuso), dopo aver pregustato tutti i segnali indicatori di una meteo più che favorevole, siamo già pronti a ramponare la strada innevata che ci porta alla deviazione per il Rif. Bogani (http://www.rifugiobogani.com/).
Siamo sul versante Settentrionale del Grignone che si presenta tortuoso e alquanto austero; in un suggestivo paesaggio boschivo si arriva alla baita in pietra del Vò di Monconedo (o Alpe di Monconedo) a circa 1.625mt con in vista, ma sempre in lontananza, la nostra meta: il Grignone.
 Questa che si percorre è la Valle dei Molini, che attraversiamo ... "ciarlando" ... a mezza costa nel bosco, che lascia intravvedere affascinanti scorci sui panorami circostanti; si affrontano numerosi saliscendi con diversi e stretti traversi da fare con attenzione poichè le ripide e incombenti pareti rocciose scaricano sempre accumuli di neve e pezzi di roccia (al ritorno, attraversando uno di questi traversi ci siam visti passare davanti agli occhi una piccola scarica di sassi che ci ha fatto affrettare il passo).
Dalla baita si percorrono gli ultimi 200mt circa di dislivello, ma lunghetti in fatto di sviluppo, che ci fatto guadagnare quota e raggiungere il Rifugio Bogani, che era chiuso (1.811 slm).
Qui sappiamo di essere a metà dell'opera (il non breve tragitto si fà già sentire) e ne approfittiamo per un'altra sosta di recupero .

Poco dopo la Bogani, dopo aver rimontato un primo ripido pendio, ci ritroviamo in un vasto territorio aperto che ci offre un imponente vista sul fronte settentrionale del Grignone con, alla nostra destra, lo sviluppo della cresta di Piancaformia (di cui abbiamo incrociato il bivio per il suo attacco lungo l'avvicinamento alla Bogani). Siamo sulla "Via della Ganda" ed ora ci aspetta un lungo (lungo, lungo) tortuoso e tormentato percorso sui vari dossi presenti nella vallata; in questo modo, sulla bella traccia presente, evitiamo le numerose doline (segnate anche da delle palette permamenti), arriviamo ai piedi delle ripide balze della seconda metà della cresta di Piancaformia, da cui si ha già una prima sconsolante (per lo sviluppo ancora rimanente) vista sull'ultimo tratto di via rimanente. Si traversa verso sinistra, giusto per andare a posizionarsi  (nella fredda ombra che il Grignone getta sul suo versante settentrionale) di fronte all'ultimo ripido tratto molto faticoso che ci porta a sbucare in cresta, appena pochi metri prima della "cappelletta" del Brioschi ... sembrava gradinato da Gulliver e ci ha fatto sentire un poco le ginocchia in bocca, la rampa merita rispetto e attenzione e va "vissuta" fino in fondo.

Cima, sorrisi, un poco di vento freddo, tante persone, panorama a dir poco gratificante (soprattutto sulla cresta Piancaformia), foto di rito ... abbiamo anche la possibilità di accaparrarci un bel posto a sedere sulla panchina verde del Rif. Brioschi, col sole che ci ristora accompagnando il nostro lavoro di mandibole!!

Dopo altre chiacchere ci si prepare per ridiscendere riprendendo la ripide salita precedente che, anche se gradinata dai passaggi precedenti, si presenta pur sempre bella irta; come per l'ascesa anche la riconquista della macchina si fa desiderare, facendoci comprendere bene il lungo sviluppo di tutto il percorso ... alla Bogani recuperiamo anche la nostra amica Lella, che ha rinunciato (per imprevista stanchezza) a metà della Via Ganda.

Macchina (guida del mezzo in riserva affidata alla gentile Lella - Oh mio Dio - fino al primo bar disponibile), riprendo il controllo dell'auto fino alla vicina Al.Va. ... merenda pizzoccheri e salamella (degna conclusione di una soddisfacente giornata), poi dritti filati a casa.


Note:
- Nonostante l'itinerario non presenti pendenze senbili (tranne il ripido e lungo canalone finale), per la compresenza di alcuni tratti esposti, l'ambiente severo (e le difficoltà di orientamento in caso di cattivo tempo) e per il pericolo dato dalla presenza delle doline (inghiottitoi) lungo il tracciato, la salita è senz'altro da considerarsi alpinistica (F) e da affrontarsi con condizioni di neve sicura.
- Le gande sono i dossoni o gobbe che caratterizzano la valle successiva alla Bogani.


Tourengänger: Matteo81
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (1)


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Barbacan hat gesagt: Complimenti!
Gesendet am 17. Februar 2011 um 13:18
Bravi! Un bel giro. Io aspetto che la neve si consolidi un po' per salire al Grignone dal versante sud, per capirci dal rif. Pialeral. Però mi avete dato un'idea del giro da fare passando dal Bogani, grazie :-)


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