Monte Generoso (1701 m)
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Escursione pomeridiana, prima dell’arrivo della perturbazione che condizionerà pesantemente il fine settimana: sabato e domenica la “Sonnenstube” sarà chiusa!
Inizio dell’escursione: ore 13:42
Fine dell’escursione: ore 16:58
Temperatura alla partenza: 5°C
Temperatura alla Stazione Monte Generoso: 5°C
Temperatura al rientro: 6°C
Parcheggio l’auto all’Alpe di Mendrisio, a pochi metri dall’Osteria La Peonia.
Il Monte Generoso questa mattina appariva completamente ammantato di neve; mi porto le racchette, non si sa mai. Dal segnavia in località “Magazzino”, 1172 m, una barriera impedisce ai non autorizzati di proseguire con l’auto. Il cielo ancora sereno e la splendida faggeta promettono una rilassante passeggiata. Percorro la strada sterrata che sale dolcemente in direzione della Stazione Bellavista (1223 m). Fino a pochi anni fa questa strada era asfaltata.
Dopo 270 m giungo ad un curvone che mi ricorda un importante avvenimento sportivo: 30 anni fa, il 18.6.1980, il Tour de Suisse passava da qui con una memorabile cronoscalata “Mendrisio – Monte Generoso”. Seguii la gara proprio su questa curva, scattando numerose foto ai famosi ciclisti di allora: Joop Zoetemelk, Lucien Van Impe, Mario Beccia, Albert Zweifel, Godi Schmutz, Ueli Sutter, Roland Salm, Serge Demierre, Guido Amrhein, Georges Lüthy, Gilles Blaser, Marcel Summermatter, Meinrad Voegele ed il vincitore della cronoscalata, Josef Fuchs.
Dopo il curvone si presenta la spianata che ospitava il famoso Albergo Monte Generoso Bellavista. Fu eretto per volontà del Dottor Carlo Pasta di Mendrisio nell’anno 1867, nella radura di questo magnifico faggeto. Per la costruzione si dovettero sistemare le mulattiere esistenti e tracciare strade nella zona. La calce veniva lavorata in località Magazzino, al punto di partenza della gita odierna.
Dopo anni di abbandono l’edificio è stato abbattuto una decina di anni fa. I resti sono stati interrati sul posto creando un pianoro.
A quota 1320 m, dopo l’attraversamento della cremagliera, inizia la copertura nevosa. Mi trovo sul cosiddetto “Sentiero della natura”. Dei pannelli didattici illustrano le emergenze naturalistiche del Monte Generoso. Una mi interessa particolarmente; si tratta di una “pianta trappola” che fotografai qualche anno fa: il gigaro (Arum italicum).
Lo spessore della neve aumenta gradualmente, ciò nonostante rinuncio a calzare le ciaspole. Purtroppo il tempo si sta guastando prima del previsto. Dei banconi di nebbia riducono sempre di più il tanto decantato panorama del Monte Generoso.
Raggiunto l’alpeggio - agriturismo alla Stazione Vetta decido di proseguire per la cima seguendo la cresta orientale, su 20 cm di neve polverosa e vergine.
È il tratto più bello dell’escursione; sono solo soletto, sul crinale, in un paesaggio maestoso, con dei nuvoloni che si alzano da tutte le parti.
Il versante occidentale del Monte Generoso precipita ripidissimo formando inaccessibili pareti verso le selvagge foreste di Rovio.
I pochi escursionisti, saliti lungo il sentiero lastricato vicino alla cappella, sono già scesi a valle. Raramente mi sono trovato sulla vetta del Generoso da solo. Normalmente si è immersi in un nugolo di turisti poliglotti che commentano lo spettacolo con le consuete frasi di stupore e incredulità.
Inizio la discesa alle 15:30.
Inevitabile la foto all’Albergo Ristorante Vetta del Monte Generoso, che da sabato 9 ottobre scorso è stato evacuato e chiuso per motivi di sicurezza.
Il provvedimento, che riguarda anche la terrazza sul versante nord - est, è stato deciso a causa di un cedimento di una decina di centimetri della roccia sottostante, che ha causato danni importanti alla struttura. All'orizzonte potrebbe esserci la costruzione di un nuovo edificio.
Tempo di salita: 1 h 45 min
Tempo totale: 3 h 20 min
Dislivello teorico: 529 m
Sviluppo complessivo: 8 km
Difficoltà: T2
Coordinate Monte Generoso: 722.655 / 87.790
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