Monte Gregorio Mt. 1955
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....con questo meteo così inaffidabile…. un maggio che si è divertito a scambiarsi di ruolo con marzo….decidiamo di prenderci un giorno di ferie, dato che le previsioni non sono male… sulla carta….. non è piovuto … ma certo poteva decisamente andare meglio, se si pensa che arrivati in cima siamo stati avvolti dalla foschia e non abbiamo visto niente…
“Ecco vedi se fossi rimasto a casa avrei almeno visto il passaggio del giro d’Italia”, dice Graziano, grande appassionato di ciclismo……proprio il 22 maggio il Giro passava a Stradella, a qualche kilometro da casa nostra… ma comunque la vista del Cervino…. in una giornata non meteorologicamente perfetta come sperato, ha placato gli animi……
La meta di oggi è il Monte Gregorio, in Valchiusella, un imponente massiccio, già ben visibile dall’uscita dell’autostrada.
La partenza è dal comune di Brosso .
Raggiunto il comune, lo si attraversa imboccando poi una stradina, via Acquarossa, che si percorre per un paio di chilometri, sino ad un ponte sul torrente dove negli slarghi adiacenti si lascia l’auto.
Attraversato il ponte l'inizio del sentiero lo si trova alla sinistra di uno slargo con indicazioni sentiero 722 Monte Cavallaria e Pian dei Muli.
Fin da subito facciamo confusione sul sentiero, o meglio non vediamo che c’ è un primo bivio sulla sinistra, procediamo dritto, ad un certo punto ci accorgiamo che non ci sono più bolli e che abbiamo perso il sentiero…siamo in piena boscaglia….perdiamo un po’ di tempo, alla fine ci ritroviamo su una strada asfaltata, siamo un po’ preoccupati perché non vediamo nessuna palina , però ci sono i bolli lungo la strada.
Finalmente arriviamo all’alpe Marletto, dove dal nulla spunta una casa di una scultrice, con tanto di cavalli, galline, gallo e laghetto per le anatre…e in bella vista naturalmente le sue sculture.
Da qui il percorso avviene su comoda mulattiera, delimitata da muretti a secco e immersa in un boschetto di faggi e betulle.
Giungiamo nei pressi dell’alpe Bardanzone e da qui su ripido sentiero arriviamo alla strada che porta a Pian dei Muli.
Questo tratto è uno dei pochi ripidi che troviamo lungo il percorso, quasi sempre caratterizzato da tratti pianeggianti o in falsopiano… purtroppo non si fa dislivello e ci si impiega più tempo….
Giunti a Pian dei Muli si gira a sinistra passando vicino ad una cappelletta, qui il sentiero prosegue inizialmente in piano fino all' Alpeggio Alpuccio.
Da qui inizia la salita su sentiero inizialmente non ben segnato, poi si fa un lungo traverso attraversando alcune pietraie e si giunge alla Grange Reali.
Ora procediamo aiutandoci con strisce rosse e bianche sui sassi che non sono sempre visibili mentre il sentiero quasi sparisce fra l' erba e i cespugli di rododendri.
Giunti nella parte alta il sentiero passa accanto ad una evidente roccia isolata oltre la quale, in pochi minuti, si arriva al Colle Naverano.
Giunti al colle ci troviamo un po’ in difficoltà… scorgiamo un ometto sopra un cucuzzolo e pensiamo che la cima sia quella…e invece no… perché sappiamo che dobbiamo trovare una targhetta del Cai di Rivarolo, che indica la nostra cima.
Siamo avvolti da una fitta nebbia che certo non ci aiuta.. seguiamo una traccia deviando
un po’ a destra e raggiungiamo in breve la cima sormontata da un ometto di pietre dove si trova anche la targhetta del CAI Rivarolo sopra un sasso adiacente…. scattiamo due foto nella nebbia e via giù a cercare un po’ di sole, che troveremo a Pian dei Muli. Dopo una breve sosta decidiamo di salire anche la vicina Punta Cavallaria.
La nebbia ci ha impedito la visione delle vette Canavesane e del Rosa, in compenso salendo verso l’alpe Alpuccio abbiamo scorto sua Maestà, il Cervino… non è mancata inoltre l'ampia e suggestiva vista sulla pianura……. E per concludere la giornata non ci resta che andare alla ricerca di formaggi della Valchiusella…....!!!!!!!
Nadia e Graziano
“Ecco vedi se fossi rimasto a casa avrei almeno visto il passaggio del giro d’Italia”, dice Graziano, grande appassionato di ciclismo……proprio il 22 maggio il Giro passava a Stradella, a qualche kilometro da casa nostra… ma comunque la vista del Cervino…. in una giornata non meteorologicamente perfetta come sperato, ha placato gli animi……
La meta di oggi è il Monte Gregorio, in Valchiusella, un imponente massiccio, già ben visibile dall’uscita dell’autostrada.
La partenza è dal comune di Brosso .
Raggiunto il comune, lo si attraversa imboccando poi una stradina, via Acquarossa, che si percorre per un paio di chilometri, sino ad un ponte sul torrente dove negli slarghi adiacenti si lascia l’auto.
Attraversato il ponte l'inizio del sentiero lo si trova alla sinistra di uno slargo con indicazioni sentiero 722 Monte Cavallaria e Pian dei Muli.
Fin da subito facciamo confusione sul sentiero, o meglio non vediamo che c’ è un primo bivio sulla sinistra, procediamo dritto, ad un certo punto ci accorgiamo che non ci sono più bolli e che abbiamo perso il sentiero…siamo in piena boscaglia….perdiamo un po’ di tempo, alla fine ci ritroviamo su una strada asfaltata, siamo un po’ preoccupati perché non vediamo nessuna palina , però ci sono i bolli lungo la strada.
Finalmente arriviamo all’alpe Marletto, dove dal nulla spunta una casa di una scultrice, con tanto di cavalli, galline, gallo e laghetto per le anatre…e in bella vista naturalmente le sue sculture.
Da qui il percorso avviene su comoda mulattiera, delimitata da muretti a secco e immersa in un boschetto di faggi e betulle.
Giungiamo nei pressi dell’alpe Bardanzone e da qui su ripido sentiero arriviamo alla strada che porta a Pian dei Muli.
Questo tratto è uno dei pochi ripidi che troviamo lungo il percorso, quasi sempre caratterizzato da tratti pianeggianti o in falsopiano… purtroppo non si fa dislivello e ci si impiega più tempo….
Giunti a Pian dei Muli si gira a sinistra passando vicino ad una cappelletta, qui il sentiero prosegue inizialmente in piano fino all' Alpeggio Alpuccio.
Da qui inizia la salita su sentiero inizialmente non ben segnato, poi si fa un lungo traverso attraversando alcune pietraie e si giunge alla Grange Reali.
Ora procediamo aiutandoci con strisce rosse e bianche sui sassi che non sono sempre visibili mentre il sentiero quasi sparisce fra l' erba e i cespugli di rododendri.
Giunti nella parte alta il sentiero passa accanto ad una evidente roccia isolata oltre la quale, in pochi minuti, si arriva al Colle Naverano.
Giunti al colle ci troviamo un po’ in difficoltà… scorgiamo un ometto sopra un cucuzzolo e pensiamo che la cima sia quella…e invece no… perché sappiamo che dobbiamo trovare una targhetta del Cai di Rivarolo, che indica la nostra cima.
Siamo avvolti da una fitta nebbia che certo non ci aiuta.. seguiamo una traccia deviando
un po’ a destra e raggiungiamo in breve la cima sormontata da un ometto di pietre dove si trova anche la targhetta del CAI Rivarolo sopra un sasso adiacente…. scattiamo due foto nella nebbia e via giù a cercare un po’ di sole, che troveremo a Pian dei Muli. Dopo una breve sosta decidiamo di salire anche la vicina Punta Cavallaria.
La nebbia ci ha impedito la visione delle vette Canavesane e del Rosa, in compenso salendo verso l’alpe Alpuccio abbiamo scorto sua Maestà, il Cervino… non è mancata inoltre l'ampia e suggestiva vista sulla pianura……. E per concludere la giornata non ci resta che andare alla ricerca di formaggi della Valchiusella…....!!!!!!!
Nadia e Graziano
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