Monte Gregorio (1955 m) - anello da Pra' di Vico


Publiziert von peter86 , 20. Januar 2019 um 17:34.

Region: Welt » Italien » Piemont
Tour Datum:11 Januar 2019
Wandern Schwierigkeit: T3+ - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 5:45
Aufstieg: 1000 m
Abstieg: 1000 m
Strecke:11,4 km come da traccia gps
Zufahrt zum Ausgangspunkt:A5 uscita Ivrea, seguire per la Valchiusella, quindi per Vico Canavese. A Vico seguire per le Cave di Vico. Spiazzo a bordo strada (5/6 auto) in corrispondenza del tornante dove finisce la strada asfaltata

Un pò di escursioni arretrate, partiamo dalla più recente.
Alla ricerca di un bel giro in luoghi nuovi e possibilmente lontano dal ghiaccio, scovo questa bella cima nel Canavese.

Insieme all'amico Gilberto, ci incamminiamo qualche minuto prima dell'alba. Dal tornante dove abbiamo parcheggiato proseguiamo sulla sterrata di sinistra, mentre al ritorno sbucheremo da quella di destra.
Superiamo l'area picnic di Pian Campiglia e poco oltre, sulla destra, notiamo il sentiero che si stacca per portarsi sulla dorsale di salita che in pratica si seguirà integralmente.
Non vi sono cartelli (e così sarà per tutta l'escursione), nè segnavia, nè il sentiero è particolarmente evidente, per cui occorre prestare attenzione al piccolo ometto di sassi posto all'inizio della traccia.
Una volta individuato il sentiero, la traccia rimarrà comunque abbastanza visibile per quasi tutta la salita.
La salita parte con una pendenza importante, ma con lo spettacolo del sole che sorge aldilà della pianura, quasi non sentiamo la fatica.
Dopo un primo tratto boscoso, si alternano brevi e divertenti pietraie a radi boschetti, quindi, con un'ultima rampa erbosa, raggiungiamo la prima cimetta, la Torretta delle Cime, dove ci fermiamo per una tazzina di the caldo.

La giornata è stupenda, ed il panorama già notevole! 
In pochissimi minuti ci portiamo quindi sul successivo Monto Bitogno, dopo il quale perdiamo qualche metro di quota e attacchiamo la rampa finale verso il Gregorio.
La pendenza, inizialmente non impegnativa, va via via aumentando, e la traccia di sentiero diventa sempre meno evidente, fino a sparire del tutto.
Gli ultimi 200 metri circa di dislivello si risalgono quindi liberamente lungo la ripida dorsale di erba e massi, senza comunque particolari difficoltà, a parte un pò di fatica.
Dopo 2h40 dalla partenza raggiungiamo quindi la vetta del Monte Gregorio.
La vetta di per sè non è delle più entusiasmanti, essendo un ampissima spianata erbosa, ma la soddisfazione per la bella salita e la stupenda vista fanno passare questo particolare decisamente in secondo piano.

Dopo una buona mezzora di pausa, proseguiamo nel nostro anello, di cui sappiamo aver fatto solo la parte più facile.
Ci incamminiamo sulla comoda dorsale erbosa che scende verso sud est, che scende larghissima e con dolce pendenza per un centinaio di metri di dislivello.
Quindi raggiungiamo il punto in cui a destra dovrebbe staccarsi il sentierino "ufficiale", che non segue il crinale ma scende nei ripidi prati, per poi traversare sotto la dorsale.
Noi però abbiamo intenzione di seguire integralmente il crinale, anche perchè da quello che ho letto in rete, entrambe le soluzioni (sentierino o crinale) sono estremamente ravanose, quindi tanto vale fare la più bella e panoramica.
A conferma di ciò non vediamo traccia del presunto sentiero, quindi senza alcun dubbio proseguiamo sul crinale.
Inizialmente ci illudiamo di poter scendere senza troppo difficoltà, ma ben presto la pendenza aumenta, la cresta si fa ricca di rocce e grossi massi, da aggirare scendendo su ciuffoni di erba olina scivolosa e pungente. Il passaggio migliore spesso non è così evidente, richiede un certo "studio" e va un pò a libera interpretazione personale.
Nel complesso direi niente di tecnicamente difficile, ma tutto molto, molto scomodo e da fare con grande attenzione!
Terminato il tratto ripido (200 metri circa di dislivello), ritroviamo una traccia di sentiero (con l'ausilio del gps, altrimenti dubito che l'avremmo trovata) e ci illudiamo di essere alla fine del ravano, ma non sarà così.
La traccia aggira in piano alcune grosse formazioni rocciose, tenendosi sul versante sinistro, per poi sparire nel nulla ai piedi del cucuzzolo de Le Colme.
Seguendo il gps raggiungiamo la cimetta, e poco oltre vediamo il primo segnavia della giornata! 

Appena sotto incontriamo anche una palina (che indica la cimetta da cui siamo appena scesi), ma del sentiero nessuna traccia... ci troviamo così di nuovo a ravanare tra prati e cespugli.
Dopo un bel tratto di discesa a naso, con l'ausilio del gps recuperiamo di nuovo il corretto percorso, entrando in un boschetto di abeti, e finalmente troviamo un sentiero, seppur esile, degno di questo nome!
Sbuchiamo quindi sulla stradina asfaltata nei pressi di Pian del Lupo, che prendiamo in discesa verso destra. 
Dopo un lungo tratto di asfalto, in corrispondenza di un tornante a sinistra, si stacca a destra della strada la sterrata (tanto per cambiare senza alcuna indicazione), che, trasformandosi per un breve tratto in sentiero ed infine nuovamente in un'ampia sterrata, ci riporta alla macchina (5h45).

Davvero un bel giro, divertente ed appagante! Sapevamo che ci sarebbe stato da ravanare, e così è stato! Molto più facile del previsto la salita (T2), decisamente più impegnativa la discesa (T3+).
Qualche segnavia e qualche cartello non guasterebbero di certo, ma anche così è un'escursione che merita davvero!

Tourengänger: peter86
Communities: Hikr in italiano


Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden

Galerie


In einem neuen Fenster öffnen · Im gleichen Fenster öffnen

T3
T2
22 Mai 19
Monte Gregorio Mt. 1955 · ralphmalph

Kommentare (2)


Kommentar hinzufügen

andrea62 hat gesagt:
Gesendet am 21. Januar 2019 um 09:13
Visto innumerevoli volte andando in Valle d'Aosta, alcune volte ho pensato di salirlo, nelle cosiddette mezze stagioni. Non ricordo però di aver preso in considerazione la vostra via di discesa. Grazie per il resoconto.
Ciao
Andrea

peter86 hat gesagt: RE:
Gesendet am 21. Januar 2019 um 15:59
Ciao Andrea,
la nostra via di discesa, almeno fino a Pian del Lupo, è spesso utilizzata da chi sale da Brosso.
Ne avevo trovati diversi report in rete, tutti concordi sulla "scomodità" del percorso e la mancanza di un sentiero evidente.
Comunque consigliatissimo l'anello!!
Ciao
Pietro


Kommentar hinzufügen»