Pizzo dell’Uomo (2663 m) - Skitour


Publiziert von siso , 6. Mai 2017 um 15:20.

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Bellinzonese
Tour Datum: 5 Mai 2017
Ski Schwierigkeit: WS+
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-TI   Gruppo Pizzo del Sole   Gruppo Scopi   CH-GR 
Zeitbedarf: 5:15
Aufstieg: 754 m
Strecke:Passo del Lucomagno (1915 m) – Rifugio militare (1920 m) – Baracca di legno (1923 m) – Passo dell’Uomo ( 2218 m) – Ovi dell’Uomo – Laghetto del Pizzo dell’Uomo (2560 m) – Pizzo dell’Uomo (2662,9 m).
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Autostrada A2, uscita Biasca – Valle di Blenio – Passo del Lucomagno.
Unterkunftmöglichkeiten:Albergo Centro Pro Natura Lucomagno in località Acquacalda; campeggio e yurte presso l’albergo.
Kartennummer:C.N.S. No. 1232 – Oberalppass - 1:25000; C.N.S. No. 1252 – Ambrì-Piotta - 1:25000; C.N.S. No. 266 S – Valle Leventina - 1:50000

Meravigliosa salita, su neve finalmente abbondante, ad una cima che non avevo ancora raggiunto.

Dopo una decina di giorni d’attesa è arrivata infine la giornata giusta, malgrado il pericolo marcato di valanghe.

 

Inizio dell’escursione: ore 7:50

Fine dell’escursione: ore 13:00

Pressione atmosferica, ore 9.00: 1019 hPa

Temperatura alla partenza: -1,5°C

Isoterma di 0°C alle 9.00: 2500 m

Temperatura al rientro: 6,5°C

Velocità media del vento: 3 km/h

Sorgere del sole: 6.04

Tramonto del sole: 20.39

 

La recente nevicata, che ha interessato anche cime relativamente basse, ha ulteriormente abbellito le montagne della Valle Santa Maria. La strada del Passo del Lucomagno mi regala come sempre delle visioni incantevoli; questa volta non solo le bellissime vette, ma anche l’Alpe Casaccia è completamente innevata, come se fossimo in pieno inverno.

Parcheggiata l’auto sul piazzale dell’ospizio, mi avvio con gli sci ai piedi lungo la stradina militare, pure innevata, che costeggia il lago a sud. Sono circa due chilometri, più o meno pianeggianti, che non mi pesano: la neve è soffice e dopo circa 20 minuti arriva la prima occhiata di sole che riscalda i muscoli e l’animo.

Raggiungo e supero Mario, un altro sci escursionista, pure intenzionato a conquistare il Pizzo dell’Uomo.

A 2000 m di quota mi porto sul versante sinistro della Valle Termine e continuo in linea retta fino al Passo dell’Uomo (2218 m), dove mi concedo una pausa all’interno della sostra, invasa dalla neve. Il bancone di nebbia non mi scoraggia: le previsioni meteo hanno dato bel tempo, è solo una questione di minuti. L’unica preoccupazione è casomai la scelta corretta del percorso. Benché oggi debba battere la traccia, la fatica supplementare è limitata: stranamente non sprofondo molto nella neve. Alle 9:30 riprendo il cammino dal Passo dell’Uomo. Aggiro le stalle sul lato occidentale e mi immetto in una valletta che si sviluppa in direzione est. Dopo circa 200 m decido di abbandonarla e di risalire il versante orografico sinistro. Non ho la certezza che il percorso scelto sia il migliore, mi faccio guidare dall’intuito. Finalmente la nebbia svanisce: il sole esalta il paesaggio; è un magnifico pendio innevato denominato Ovi dell’Uomo. Il toponimo “ovi” è attualmente improprio. Il termine significa “a bacìo”: pur essendo sul versante nord del monte, è perfettamente illuminato dal sole già all’inizio di maggio. Poco dopo il Laghetto del Pizzo dell’Uomo (2560 m), ancora completamente coperto dalla neve, pervengo ad un anfiteatro, o più semplicemente ad un catino, i cui versanti sono ripidissimi. È il punto chiave dell’ascensione. Mi ricordo che il pericolo di valanghe è al grado 3 e non ci sono altri escursionisti in zona; Mario si è fermato infatti al Lago di Scai (2300 m).

Ho l’impressione che la neve tenga, inoltre non ci sono lastre di ghiaccio. Osservo attentamente il pendio e con la mente disegno il percorso, dopo di ché parto deciso.


                                            Il punto chiave dell'escursione

Dopo una cinquantina di metri mi ricordo di non aver montato i coltelli; morale della favola: nuova sosta sul pendio per rimediare alla dimenticanza. Riprendo il cammino con maggior sicurezza; supero senza problemi il punto chiave della salita, a circa 2620 m di quota, e mi ritrovo su una sella tra la vetta sud (2655 m) e la cima principale. Continuo in direzione NE, per circa 150 m, lungo un cornicione di neve che non desta particolari preoccupazioni. Poco prima della croce di vetta deposito gli sci, per il timore che nel cambio d’assetto uno mi possa scivolare a valle, e raggiungo a piedi la meta prevista: Pizzo dell’Uomo (2663 m) geschafft!

Che panorama spettacolare!

La lunga attesa di una decina di giorni mi ripaga con delle buone condizioni d’innevamento e con una temperatura mite. Il fatto mi induce a riprendere velocemente la discesa, prima che la neve si appesantisca troppo. Supero senza cadute e senza essere investito da slavine il traverso più insidioso: meno male! Dal laghetto in giù la discesa non è così piacevole come quella della settimana scorsa, a causa della neve diventata nel frattempo un po’ fradicia. Mi devo accontentare di curve ad ampio raggio. Persino nei tratti rettilinei, la neve bagnata frena sensibilmente la discesa.

Allo sbocco della Val Termine rimonto le pelli e mi alleggerisco prima di percorrere gli ultimi chilometri sulla strada costiera.

Poco prima dell’ospizio raggiungo di nuovo Mario e ne approfitto per brindare con lui alla bellissima giornata trascorsa sulle nevi del Lucomagno.

 

Per la prima volta al Pizzo dell’Uomo, cima principale: è amore a prima vista! I dolci pendii rivolti a nord, in località Ovi dell’Uomo, sembrano fatti apposta per gli amanti del fuori pista. Una possibile piacevole discesa da questa cima potrebbe svolgersi in direzione delle Foppe di Scai, sul versante est, ma solo con condizioni di neve sicure.

 

Tempo di salita: 3 h 20 min (soste comprese)

Tempo totale: 5 h 10 min

Tempi parziali:

Passo del Lucomagno (1915 m) – Passo dell’Uomo (2218 m): 1 h 30 min

Passo dell’Uomo (2218 m) – Pizzo dell’Uomo: 1 h 40 min

Pizzo dell’Uomo – Passo del Lucomagno (1915 m): 1 h 30 min

Dislivello in salita: 754 m

Sviluppo complessivo: 12,6 km

Difficoltà: PD+ (pendio sommitale)

Buona copertura della rete cellulare su tutto il percorso

SLF: 3 (marcato) 

Tourengänger: siso


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Kommentare (8)


Kommentar hinzufügen

Daniele66 hat gesagt:
Gesendet am 6. Mai 2017 um 20:58
Il pensiero l'avevi e ci sei andato.....bella li Daniele66

siso hat gesagt: RE:
Gesendet am 6. Mai 2017 um 21:03
Carpe diem! :-)

danicomo hat gesagt:
Gesendet am 7. Mai 2017 um 20:07
Caspita, pare Gennaio.
Da non amante della neve spero (per me..) si sciolga in fretta....
Ciao, bella luce nelle foto....
Daniele

siso hat gesagt: RE:
Gesendet am 7. Mai 2017 um 20:35
Ciao Daniele,
speriamo che per almeno un mese si possa ancora sciare o ciaspolare: è troppo bello!!!

Poncione hat gesagt:
Gesendet am 7. Mai 2017 um 23:22
Mi sa che quest'anno desolante a livello invernale, ha conosciuto un suo piccolo paradiso in zona Lucomagno...
Splendida salita.
Ciao

siso hat gesagt: RE:
Gesendet am 8. Mai 2017 um 09:10
Ciao Poncione,
è arrivata tardi, ma è arrivata!
Speriamo di godercela ancora per alcune settimane.
A presto,
siso.

gbal hat gesagt:
Gesendet am 17. Mai 2017 um 19:18
Neve, a vederla....bella da mangiare!

siso hat gesagt: RE:
Gesendet am 17. Mai 2017 um 20:27
Vero! Nel frattempo, in soli 10 giorni le condizioni sono mutate...
Ciao Giulio, grazie per l'attenzione!


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